'Petrolio, prendiamo atto che Pittella ed il cs non saranno al fianco dei Lucani'

POTENZA - Possiamo essere soddisfatti. Pittella ha ottenuto tutto quello che aveva chiesto. Dieci giorni fa, però, il Governatore rispondeva piccato che “né al sottosegretario Vicari, né ad alcun altro è concesso affermare che la Basilicata abbia ottenuto molto e che gli accordi con la Regione siano stati rispettati.”. Oggi, il Governatore si allinea alla politica di Renzi, nei modi e nei contenuti, “condivisione totale”, “non c’è primazia del Premier né del Governatore in quella che è una battaglia comune”. Non poteva essere differente. Nel mondo del ‘fare, saper fare, saper far fare…’ (e altre cose vacue) renziano non c’è possibilità di dissenso. Si adottano, per giunta, anche gli stessi mezzi di comunicazione: le slides. Gliele avrà fornite il Premier nell’incontro di ieri? Ma soprattutto: si dice tutto per non dire niente. Lo svincolo delle royalties per i prossimi quattro anni, la card benzina che diventa social card: li abbiamo chiesti e li abbiamo ottenuti. Si, ma lo aveva detto anche la Vicari. Allora? Cosa è cambiato dallo “gli accordi con la Regione non sono stati rispettati?”. Per acquietare “le ire” dei Presidente pare bastino solo: i 50 milioni in più nel 2014 fuori dal patto di stabilità e il titolo concessorio unico per le estrazioni petrolifere, rilasciato d’intesa con la Regione. Quanto alla ‘intesa’ con la Regione per il rilascio delle nuove concessioni, sappia Pittella che la materia energetica è, ancora, materia concorrente; il Governo, riservando a sé il rilascio delle concessioni, avrebbe approvato un provvedimento palesemente anticostituzionale. Troppo. Il ‘successo’ dei 50 milioni sbloccati nel 2014 dovrebbe servire, secondo il Governatore, alla Basilicata per ‘respirare ossigeno’ e riprendere la strada dello sviluppo per poi forzare la mano per ottenere qualcosa dal Governo. In altre parole, la Pittella-filosofia è: prendiamo i soldi, facciamo un po’ di sviluppo perché solo da Regione sviluppata potremo, un domani, battere i pugni sul tavolo nazionale. Come a dire, ora non siamo in grado, perché siamo sottosviluppati, poi un domani si vede. E poi, ci chiediamo, lo sviluppo della Basilicata consiste nel finanziare con questi 50 milioni: pagamento mutui, fondazione città della pace, copes, forestazione, Consorzi di bonifica e Associazione regionale allevatori? Bene. Che successo, Presidente, e che sviluppo! Prendiamo atto che i soldi pubblici, anche questa volta, non serviranno per creare infrastrutture e posti di lavoro, per garantire la tutela ambientale ma per fare un po’ di assistenzialismo. Prendiamo atto, ma lo avevamo già denunciato nei giorni scorsi, che per il Governatore tutto si riduce ad una questione di soldi. Delle nuove estrazioni, pur sollecitato, non ha voluto parlare: “ancora il Governo non ci ha chiesto niente”. Dell’autodeterminazione di un popolo schiacciata dal dispotismo di provvedimenti adottati unilateralmente: tutto assolutamente condiviso. Del mancato sviluppo, dell’inquinamento, della disoccupazione, neanche una parola. Prendiamo atto che il Presidente della Regione e l’intero centro sinistra non saranno al fianco dei Lucani in questa battaglia. Prendiamo atto che per Renzi valiamo una manciata di voti e per Pittella contiamo 50 milioni di euro. E tanti saluti alla nuova “Scanzano”. “Gli interessi delle comunità sono al di sopra dei partiti”. Per noi.
A riferirlo in una nota Gianni Rosa (Fdi-An).