Petrolio, 'Lucani sempre più sfruttati'

“L’Ugl si aspetta dal Governatore della Basilicata, Marcello Pittella, un atteggiamento coerente a quanto dichiarato negli incontri pubblici di quest’estate sull’intenzione di chiamare i cittadini alla mobilitazione popolare contro il Governo ‘suo amico’ che sempre nello ‘sblocca energia’ con l’introduzione di un titolo concessorio unico, comprensivo delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, ha avocato a sé ogni competenza e potere, anticipando l’attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione. Ai Lucani sia chiaro: con il Memorandum e il decreto ‘Sblocca Italia’ vogliono trasformare la Basilicata nella ‘Libia d’Italia. Ma la domanda è sempre quella: chi mai sognerebbe di ‘petrolizzare’ la Toscana come la Basilicata?”. Lo denunciano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “l’Ugl Basilicata dice ancora NO a scelte imposte dall’alto. Con un vero e proprio scellerato atto criminale dei nostri senatori che hanno votato favorevolmente in Senato, hanno probabilmente dimenticato che la Basilicata rappresenta per i lucani valori identitari prim’ancora che straordinarie risorse ambientali e di importanti strumenti per la valorizzazione della nostra economia. Il Governo Renzi con il cosiddetto ‘sblocca energia’ umilia le popolazioni lucane pendendole in giro, contrabbandando per atto di generosità l’elemosina della deroga al Patto di Stabilità per le royalties, solo per i prossimi tre anni ed esclusivamente per le risorse derivanti dalla parte di incremento dell’estrazione. Renzi sta’ applicando una politica gentile ricattandoci, promettendo maggiori risorse che dovrebbero aiutare lo sviluppo della nostra Regione ma a condizione di sacrificare i lucani sempre di più nel mentre la Regione muore. Nessun giovamento ha portato il petrolio in vent'anni di estrazioni e né tanto meno ci illudano nel far credere che potrà farlo nei prossimi venti. Caro Pittella, cari amici che avete avvallato le scelte sul memorandum, sappiate che al popolo lucano state mentono sapendo di mentire, prendendolo in giro, chiedendo anche di essere contenti. Quale sviluppo, quale benessere? Quali posti di lavoro? Per gli altri forse, ma non per i Lucani! Diciamo basta, non è pensabile che - concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano – si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale”.