'Le sorti della Basilicata e di Matera decise dalla direzione regionale del Pd'

MATERA - È scandaloso che il Consiglio comunale di Matera si sia piegato alle ragioni del Partito Democratico abbandonando la difesa del Popolo lucano e dei Materani e bocciando l’ordine del giorno che chiedeva alla Regione di impugnare l’articolo 38 dello Sblocca Italia.

Quello che si è consumato ieri è l’ennesimo atto di sottomissione alle politiche renziane: Adduce, come Pittella, si nasconde dietro improbabili trattative con il Governo.

In una Lucania che chiede ascolto, loro si tappano le orecchie e subiscono passivamente: “aspettiamo che il Governo nazionale ci ripensi, aspettiamo che le altre Regioni impugnino”. Per il Pd lucano, schiavo di logiche partitiche, il Popolo deve sedersi ed aspettare che altri decidano di che morte farlo morire. Non sia mai detto che anche Noi possiamo avere autonomia di decisione!

A questo punto ci chiediamo: se l’Europa spinge per l’energia da fonti rinnovabili e la Capitale europea della Cultura risponde con maggiori estrazioni di petrolio non è forse il fallimento anticipato della politica materana dei prossimi anni?

Ecco che la nomina a Capitale europea viene svilita: non più un progetto per uno sviluppo sostenibile della cultura e dell’economia materana e lucana, ma una stelletta, un contentino in cambio dell’ubbidienza alla linea del partito. Noi non permetteremo che la nomina di Matera a Capitale europea della Cultura vanga sporcata dagli interessi politici del Pd. Matera merita di essere rappresentata da chi fa i suoi interessi e non quelli del partito di appartenenza.
A riferirlo in una nota Corrado Arfò, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Città di Matera.