Pensioni, duro attacco della Fnp Cisl al governo: offensive le parole di Renzi

Potenza, 22 maggio 2015 - La Fnp Cisl Basilicata interviene sulla questione della perequazione delle pensioni a seguito della nota sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco delle indicizzazioni delle pensioni lorde superiori a tre volte il minimo previsto dalla legge di stabilità del 2011. Il sindacato dei pensionati Cisl considera il decreto approvato dal governo “assolutamente non rispettoso della sentenza della Corte e dei diritti dei pensionati che non chiedono un regalo ma una giusta ed equa restituzione di quanto illecitamente trattenuto nel biennio 2012-2013 a danno delle loro pensioni, il cui minore valore si trascina per tutta la durata della loro vita, riducendone sensibilmente il potere d’acquisto”. Per la Fnp Cisl sono “immorali e inaccettabili” le dichiarazioni del presidente del consiglio, Matteo Renzi, “in quanto non fanno altro che contrapporre il problema della povertà ai giusti diritti dei pensionati, diritti costituzionalmente garantiti, caricando le difficoltà derivanti dalla crisi solo su una parte della popolazione e non già, come sarebbe corretto fare, sulla fiscalità generale”. La Fnp Cisl ribadisce che “prima ancora di affrontare la questione del rimborso degli arretrati, è necessario procedere alla ricostituzione dei reali importi delle pensioni sulla base della legge Prodi per gli anni 2012-2013 e applicare poi la legge Letta sugli importi così determinati per il 2014- 2015”. “Il governo convochi i sindacati per una confronto serio che porti alla giusta definizione del problema in essere nel rispetto della sentenza della Consulta e dei diritti dei pensionati. Se ciò non avverrà - minaccia la Fnp Cisl - saremo costretti, come già anticipato, a dare il via a varie mobilitazioni in tutta Italia al fine di vedere riconosciuti i diritti di quanti oggi si sentono offesi dalle parole e dalle decisioni del presidente del consiglio”.