Sinisgalli e Sebaste, insieme per il libro ''Il racconto di un'amicizia''

POTENZA - «Se Leonardo fosse vissuto più a lungo, avremmo certamente realizzato insieme cose straordinarie» (da "La critica sulla scia di Kairos", Edizioni La Spiga d'oro, 2014, pag.143). In queste parole è ben condensato il forte legame intercorso fra il poeta delle due Muse e l’artista Salvatore Sebaste, ospite della Fondazione Leonardo Sinisgalli venerdì 3 luglio 2015 alle 18:30 presso l’Ex Convento di San Domenico a Montemurro, per una testimonianza dal titolo “Con Leonardo Sinisgalli. Il racconto di un’amicizia”. Un’amicizia nata nel 1978, durante un viaggio verso Matera, dove il circolo culturale “La Scaletta” – di cui Sebaste è stato presidente dal 1975 al 1977- inaugurava la mostra dedicata allo scultore Pietro Consagra. In questa occasione Sebaste e sua moglie Jolanda conobbero il poeta Leonardo Sinisgalli e Giorgia De Cousandier, cominciando con loro una frequentazione reciproca a Bernalda, Montemurro e Roma, fra discorsi di arte e poesia, riposo in campagna, cene a casa o in trattoria. Proprio in un pomeriggio trascorso in spiaggia tutti e quattro insieme, nacque l’idea di realizzare il libro d’arte Come un ladro, per le edizioni La Spiga d’Oro, curato da Salvatore e Jolanda Sebaste e stampato a Bernalda dalla tipografia Torraco nel 1979 in cinquanta copie, contenenti versi inediti e tre acqueforti di Sinisgalli. Un testo prezioso, presentato dal poeta stesso nella scuola media di Bernalda dove Sebaste insegnava. Davanti a seicento ragazzi entusiasti di fare la sua conoscenza, Sinisgalli fece un bellissimo discorso sull’utilità del libro, da lui considerato uno strumento di lavoro come “la cazzuola per il muratore, il pennello per l’imbianchino, la falce per il mietitore, il martello per il fabbro”. Di quel discorso, Sebaste riuscì a farsi dare il manoscritto che, oggi, ha deciso di donare alla Fondazione Leonardo Sinisgalli, insieme ad altro materiale sinisgalliano come lettere, foto, ritagli di giornali, la prima tesi scritta su di lui e le lastre delle acqueforti che accompagnavano Come un ladro. Nel corso della cerimonia di donazione, introdotta dai saluti del Sindaco di Montemurro, Senatro Di Leo, verranno lette alcune poesie contenute nel prezioso libro d’arte, accompagnate da intermezzi musicali a cura del trio “Barabash”, con Rocco Lobosco all’organetto, Leonardo Laurita alle percussioni e Manuel Zito all’arpa. Dopo le conclusioni affidate al Presidente della Fondazione Sinisgalli, Mario Di Sanzo, ci si sposterà nella Casa delle Muse per una visita e un buffet conviviale. *** Pittore, scultore e incisore originario di Novoli (Lecce), Salvatore Sebaste è un lucano d’adozione sia per aver stabilito la propria dimora a Bernalda, ma anche per essere stato, dal 1975 al 1977, Presidente del circolo culturale “La Scaletta” di Matera, dove ha fondato la “Scuola libera di grafica”, nonché Direttore Artistico della “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto” nel 1989. I suoi libri d’arte sono stati esposti nel “Museum of Modern Art” di New York (1992) e nel “Museo Guggenheim” di Venezia (1994); negli stessi anni è stato, inoltre, inserito in prestigiosi cataloghi dedicati ai libri d’artista italiani del Novecento. Ha pubblicato diversi testi, fra cui le monografie Necessaria Poiesi (1982), Sebaste (1999), Salvatore Sebaste - Grafica (2006), Il Demone della forma (2010). Nel catalogo della mostra Archetipo in piega rossa del 1977, il critico Leonardo Sinisgalli, dopo aver suggerito al suo amico Sebaste alcune stelle del firmamento come Carrà, Prampolini, Kandinskij, Burri, Ernest e Dubuffet con i quali confrontare la sua opera, ne esalta il nuovo approccio di scoperta del colore, interpretato come una vera e propria rinascita, e conclude così: «Bisogna capire e aiutare a capire Sebaste (come altri suoi coetanei): poche scoperte sono state così sconvolgenti come L’Ermetismo in poesia e l’Informale in pittura».