A Maratea il Festival della Storia: domani e Domenica la 5a Edizione dedicata a Costabile Carducci e Francesco Saverio Nitti

MARATEA - Si aprirà Sabato 4 Luglio alle ore 16.30 con una passeggiata sui luoghi dell’eccidio del carbonaro cilentano Costabile Carducci e con l’inaugurazione di una lapide dedicata all’eroe ucciso nel 1848 nella pineta di Acquafredda, la quinta edizione del Festival della Storia di Maratea.

E da quest’anno tra i partner del Festival, organizzato dall’Associazione Scuola & Vita con il patrocinio del Comune di Maratea, ci sarà anche l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la più antica università libera italiana, che rappresenta da oltre un secolo una delle grandi eccellenze del Paese nel settore degli studi umanistici.

La quinta edizione del Festival sarà incentrata sulla riscoperta di due figure strettamente legate alla storia di Acquafredda di Maratea, Costabile Carducci e Francesco Saverio Nitti : il primo, è l’Eroe del Risorgimento sbarcato il 4 Luglio 1848 sulla spiaggia di Porticello, morto tragicamente per mano del prete filo-borbonico Vincenzo Peluso ed il secondo è il grande statista liberale che dopo la marcia su Roma si trasferì ad Acquafredda “esule in Patria”, gettando le basi per la resistenza antifascista.

L’appuntamento clou del Festival si svolgerà domenica 5 Luglio alle ore 19 presso l’ex Scuola Elementare di Acquafredda con un incontro dedicato al tema “Quando da Acquafredda passò la Storia. Tracce di pedagogia civile da Costabile Carducci a Francesco Saverio Nitti” che, sarà aperto da Claudio Fiorenzano, presidente dell’Associazione Scuola & Vita. Sul tema dell’incontro ci saranno prima la lectio magistralis di Fabrizio Manuel Sirignano, professore di Pedagogia generale e sociale e direttore del Centro di Lifelong Learning dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e poi l’intervento conclusivo di Isabella Di Deco, Assessore alla Cultura del Comune di Maratea.

 “Costabile Carducci e Francesco Saverio Nitti, seppur in epoche differenti - anticipa Fabrizio Manuel Sirignano - con il loro impegno e con la loro passione civile si sono battuti in questa terra per la libertà e per la democrazia, contro ogni forma di tirannide ed è importante che questa memoria storica non venga solo custodita ma anche valorizzata attraverso l’implementazione di iniziative di così alto profilo anche in collaborazione con le Università, che siano in grado di restituire a questo territorio il ruolo che la storia gli ha assegnato. E penso non solo al ripristino dei sentieri storici e agli incontri culturali, ma anche a nuove iniziative di alta formazione a beneficio dei giovani del territorio per contribuire a raccontare sempre meglio Maratea non solo come un territorio ricco di bellezze naturali ma anche ricco di storia, di impegno culturale e di passione civile”.

E domenica sera dopo il dibattito culturale spazio anche alle sonorità musicali lucane e cilentane della storia di Maratea e ad una ricca degustazione di prodotti enogastronomici del territorio.