“Scarico a mare Porto Cesareo, il sindaco eviti falsi proclami"

PORTO CESAREO - Sulle voci apparse su alcuni organi di informazione riguardanti un presunto accordo tra Comune di Nardò, Porto Cesareo, Regione Puglia e AQP sulla questione dello scarico a mare dei reflui di Porto Cesareo, interviene il consigliere salentino del M5S Cristian Casili: “Preoccupato dalle notizie apprese dagli organi di informazione ho contattato stamattina di buon’ora il capo di gabinetto del presidente Emiliano, Claudio Stefanazzi, per chiedere lumi sulla sottoscrizione. Ebbene - prosegue - la versione dei fatti comunicatami è ben differente dagli annunci fatti a mezzo stampa dal Sindaco e dal suo staff in queste ore. Vorrei, pertanto, rassicurare i cittadini neretini che non hanno mai voluto la condotta, e sono in tanti, come dimostrato dalla sottoscrizione da parte di 3.500 cittadini di un referendum consultivo promosso da noi ed altre forze politiche locali, che la Regione sta profondendo in queste ore ogni sforzo per impedire il commissariamento delle opere al fine di non subire il progetto iniziale riservandoci di rimodularlo ulteriormente in una fase successiva. Questo serve esclusivamente per non perdere i 17 milioni di euro di finanziamento”.

L’indizione di un referendum secondo il consigliere pentastellato resta quindi la via maestra per dirimere la situazione andando incontro a quelli che sono i voleri della gente di Nardò. “Uno strumento, quello del referendum - prosegue Casili - di cui il sindaco si dovrebbe servire per battere i pugni sui tavoli più importanti”.

Il consigliere salentino fa successivamente riferimento al tavolo tecnico che si è tenuto pochi giorni fa in Regione insieme ad AQP, nel corso del quale è stata affrontata la questione ed è emersa la volontà chiara da parte dei consiglieri e dei tecnici regionali di trovare soluzioni alternative allo scarico a mare del depuratore consortile di Manduria – Sava.

“La volontà è quella di recuperare le acque in tabella 4, al maggior grado di affinamento, per non sprecarle inutilmente a mare" dichiara Casili. Che prosegue: "Attendiamo le notizie che giungeranno in queste ore dal Ministero e una volta scongiurato il commissariamento chiederò con urgenza un tavolo tecnico in V commissione con tutti gli attori interessati e AQP per fare definitivamente chiarezza sullo scarico a mare di Nardò. Nel frattempo - conclude - chiedo al Sindaco Risi di non lasciarsi prendere la mano sui suoi arditi proclami e di comprendere, se ancora non lo avesse capito, che le condotte sottomarine non le vuole nessuno. A riprova di ciò che dico lasci per una volta che ad esprimersi sia la nostra gente con lo strumento del referendum per rispetto dei 3.500 sottoscrittori e del popolo sovrano”.