POTENZA - E' stato tratto in arresto un altro soggetto indagato per il sequestro di persona
consumato a Potenza lo scorso 09 settembre 2015 ai danni
dell’amministratore della SLURP srl.
La notte scorsa, in occasione del suo rientro dalla Romania, ove si
trovava per ragioni di lavoro, personale della Squadra
Mobile ha sottoposto agli arresti domiciliari un 41enne di Ruoti,
ritenuto responsabile unitamente ad altri complici – già tratti in arresto lo
scorso 27 gennaio del 2016 – della creazione di una società di comodo, attraverso
la quale veniva predisposta la falsa assunzione di soggetti pregiudicati
gravati da provvedimenti cautelari restrittivi della libertà personale (ciò per
agevolarne la concessione di benefici da parte dell’A.G.), nonché del
sequestro di persona ai danni dell’amministratore unico della predetta
società, a seguito delle dichiarazioni “confessorie” da quest’ultimo rese
agli investigatori.
La misura cautelare, richiesta dalla locale Procura della Repubblica, Sost. Proc. Natale Antonio, e disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari Palma Amerigo, è stata emessa nei confronti del predetto soggetto in quanto ritenuto l’artefice della precostituita società di comodo, gestore di fatto degli interessi societari, ovvero come colui che si è interessato dell’assunzione di un pregiudicato locale in particolare (all’epoca dei fatti già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa), al fine di agevolarlo nell’ottenere l’autorizzazione ad allontanarsi liberamente dalla propria abitazione.
L’uomo ha anche partecipato alle fase organizzativa del sequestro della vittima (mettendola in contatto con i sequestratori), e tentando di indurre la stessa a ritrattare le dichiarazioni già rese; proposito dal quale non desisteva neppure allorquando veniva messo al corrente delle indagini in corso.
La misura cautelare, richiesta dalla locale Procura della Repubblica, Sost. Proc. Natale Antonio, e disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari Palma Amerigo, è stata emessa nei confronti del predetto soggetto in quanto ritenuto l’artefice della precostituita società di comodo, gestore di fatto degli interessi societari, ovvero come colui che si è interessato dell’assunzione di un pregiudicato locale in particolare (all’epoca dei fatti già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa), al fine di agevolarlo nell’ottenere l’autorizzazione ad allontanarsi liberamente dalla propria abitazione.
L’uomo ha anche partecipato alle fase organizzativa del sequestro della vittima (mettendola in contatto con i sequestratori), e tentando di indurre la stessa a ritrattare le dichiarazioni già rese; proposito dal quale non desisteva neppure allorquando veniva messo al corrente delle indagini in corso.