Paesaggi e flora in Lucania

di DONATO FORENZA — Recentemente è stato presentato a Forenza (PZ), in Basilicata, uno straordinario libro “Flora di Basilicata” di Vittoria Castelli e Adriano Sciandra. Vittoria Castelli, docente di scienze e pregevole studiosa di Botanica presso l’Istituto comprensivo Vincenzo Solimena di Forenza (Pz), nel ventennale corso delle sue oculate ricerche in notevole sinergia con Adriano Sciandra, coautore di “Flora di Basilicata”, ha saputo meritoriamente contribuire alla conoscenza scientifica ed ha analizzato e formulato sistematicamente oltre il 50% delle specie esistenti nel paesaggio della Basilicata.

Gli organizzatori dell’evento, in omaggio alla memoria della prof.ssa Vittoria Castelli hanno ritenuto di devolvere parte del ricavato dalla vendita del libro all’Associazione onlus di Potenza ‘Sefora Cardone operante nel volontariato in Italia e all’estero a  persone disagiate.
Il volume è un valido strumento di analisi della vegetazione della Basilicata; esso può risultare utile per la conoscenza dei sistemi paesaggistici agro-forestali e per la Progettazione integrata a valenza interdisciplinare indifferibile per l’implementazione in Programmi di valorizzazione integrata nelle attività regionali e scientifiche nel contesto della Tutela del paesaggio, nella Conservazione della natura e nella Protezione dell’alimentazione dei prodotti tipici della lucanità. Potrebbe fornire strumenti per la didattica a vari livelli.

La poliedrica ricchezza del libro enuclea ben 1236 specie descritte con articolazione scientifica; inoltre il testo è brillantemente corredato da circa 1.200 immagini a colori che coronano il volume per oltre quattrocento eleganti pagine. L’opera “Flora di Basilicata”, edita da  “Il mondo della luna” (2016), curata dai due illustri Vittoria Castelli ed Adriano Sciandra è tutta da scoprire. Ogni pianta è descritta sotto forma di breve scheda, sussidiata da foto a colori. Il testo è strutturato dalla descrizione di: piante lucane, fiori spontanei, erbe officinali, alimurgiche, mellifere, tintorie, ornamentali o destinate ad altri usi, che sono presenti nei paesaggi ed ecosistemi boschivi, prati e pascoli, e nei territori dell’Alto Bradano, Vulture,  Melfese, Val d’Agri ed altre zone. L’evento ha riscosso notevole successo di pubblico e degli importanti relatori che hanno sancito la validità della manifestazione.