Rosa, "Presentata mozione per i precari GAE delle Province di Potenza e Matera"

POTENZA - Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale Fdi Gianni Rosa. Raccogliendo le istanze di una delegazione di docenti inseriti nelle graduatorie GAE (graduatorie ad esaurimento) delle province di Potenza e Matera, abbiamo presentato, nell’ultimo Consiglio regionale, una mozione che impegna la Giunta regionale ad intervenire prontamente in loro tutela.

In seguito ad un emendamento proposto dall’on.le Senatrice Puglisi (PD), i docenti inseriti in queste graduatorie paventano il rischio di vedersi ridurre le loro possibilità lavorative. L’emendamento in questione prevede la possibilità di poter chiedere l'assegnazione provvisoria interprovinciale su organico di fatto non vincolando quest'ultima ai soli casi particolari previsti dalla legge 124/99. In pratica una nuova deroga alla legge 124/99 anche per il 2016/2017.

In sostanza, con l’approvazione di questo emendamento, i docenti ancora inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento (GAE), che l’anno scorso non hanno aderito al piano assunzionale straordinario, vedono ridursi fattivamente le loro possibilità lavorative.

Parliamo di un cospicuo numero di docenti che hanno superato prove selettive e concorsi, in possesso di più titoli ed abilitazioni, ma che non hanno presentato la domanda di assunzione su scala nazionale confidando nella certezza della legge. Purtroppo siamo in Italia e tale certezza viene, oggi, messa in discussione dalle nuove condizioni, previste dall’emendamento, che determineranno la perdita del loro posto di lavoro.

La mozione presentata impegna la Giunta regionale a cercare ogni strada percorribile per tutelare questa categoria di docenti che rischiano di non vedersi più riassegnare il proprio posto di lavoro. Il Consiglio ha scelto di non discuterla nella scorsa seduta ma di rinviarla al prossimo..

Confidiamo nel buonsenso dei Colleghi, affinchè si tutelino i lavoratori lucani che hanno deciso di rinunciare all’assunzione definitiva pur di non essere costretti ad ‘emigrare’.