Potenza, Polizia arresta 2 body packers spagnoli

POTENZA - Nell’ambito delle attività di contrasto al mercato illegale degli stupefacenti, personale della Polizia di Stato della Questura di Potenza (Squadra Mobile, Sezione Antidroga) ha individuato e tratto in arresto due “ovulatori”, cittadini spagnoli, di 38 e 40 anni, residenti a Siviglia, intenti a “trasportare” 200 “capsule”contenenti sostanza del tipo hashish dall’elevato principio attivo. Appresa la notizia della presenza in questo centro dei due soggetti (indicati quali probabili trafficanti di stupefacente), i quali avevano preso alloggio per una notte in un albergo del centro, veniva predisposto un servizio di osservazione e pedinamento nei loro confronti, al fine di annotare eventuali loro spostamenti ed incontri.

Una volta individuati dal personale della Squadra Mobile, i due non davano una giustificazione credibile circa la loro presenza in questo centro, mostrandosi peraltro molto agitati. Gli operatori procedevano pertanto ad un primo controllo ed ispezione nei loro confronti. Le operazioni venivano successivamente estese anche all’interno della camera di albergo ove gli stessi alloggiavano. All’interno di essa, custoditi in un borsello ed una valigia riconducibili ad entrambi i soggetti venivano rinvenuti un totale di 66 capsule termosigillate con all’interno sostanza solida di marrone del tipo hashish, 50 dei quali avvolti in un asciugamano (ogni singolo ovulo aveva una circonferenza di appena qualche centimetro ed una lunghezza di 5 cm.). Sulla base di quanto accertato sino a quel momento, i due soggetti venivano accompagnati negli uffici della Questura, per procedere alle ulteriori operazioni di identificazione.

Proprio in queste ulteriori fasi, il personale operante notava che entrambi i soggetti presentavano ancora l’addome dilatato e lamentavano forti dolori. Appariva pertanto evidente che i due custodivano altro stupefacente all’interno dell’addome, e per tale ragione venivano sottoposti a cure mediche. I successivi esami radiologici effettuati presso il locale Ospedale “San Carlo di Potenza” consentivano di rilevare ancora multiple immagini ovaloidi riferibili a corpi estranei. Sotto l’osservazione del personale medico, i due soggetti hanno continuato ad espellere ulteriori ovuli con all’interno la medesima sostanza (hashish), per un totale di ulteriori 134 circa, dello stesso tipo rinvenuta all’interno della stanza d’albergo.

 L’intera sostanza stupefacente, contenuta nei circa 200 ovuli, per un totale di circa 2000 gr., è stata sottoposta a sequestro, ed avviata ad analisi di laboratorio, da cui è stato possibile accertare che se ne sarebbero potute ricavare all’incirca 20.000 dosi singole. I due soggetti venivano tratti in arresto, e, cessate le esigenze di cure mediche, condotti in carcere a disposizione dell’A.G., in attesa del giudizio di convalida.

Quella appena descritta rappresenta una tecnica ormai nota, utilizzata dai narcotrafficanti stranieri per immettere nel territorio nazionale sostanze stupefacenti di diverso tipo. Con tale sistema si arriva a trasporti singoli anche di oltre un chilo e mezzo di droga, tenendo presente che ciascun corriere può ingoiare un numero di ovuli (di una decina di grammi ciascuno) che, mediamente, oscilla tra i settanta ed i cento. La retribuzione varia in relazione agli ovuli ingoiati.

Per un centinaio, equivalenti a circa un chilogrammo di droga, si può guadagnare da due ad un massimo di 4 mila euro a viaggio.