Gioventù nazionale Potenza: "Siamo la generazione tradita da De Luca"

POTENZA - Di seguito una nota di Gioventù Nazionale Potenza. Quando in una notte di giugno, il centro destra per la prima volta nella sua storia, vinse le elezioni, avemmo il sentore che qualcosa stava cambiando. A Distanza di due anni da quella notte, abbiamo la certezza che il cambiamento è stato in peggio. Una generazione di giovani potentini, fu la spinta propulsiva di quel sogno. Amministrare la città, in piena conformità ad una delle regole che rendono meravigliosamente unica la democrazia: l’alternanza. Ebbene, alternanza non c’è stata, le stesse persone che De Luca prometteva di combattere, oggi siedono sulle poltrone del governo cittadino al suo fianco. Le domande, che vorremmo porre al sindaco sono molteplici: Perché dichiarare il dissesto e poi lasciarsi sedurre da chi, quel dissesto ha cagionato fattivamente? Perché abbandonare con una giravolta gli autori del successo di quella notte di giugno? Perché aprire le porte della città al partito democratico, che spudoratamente utilizza Potenza per equilibrare le beghe di correnti di pensiero corsare? E soprattutto, perché schermarsi dietro la retorica di una frase vuota di significato“per il bene della città”? Con amara schiettezza, non rileviamo nella giunta comunale la presenza di grandi statisti, tali da amministrare in maniera migliorativa, il capoluogo. La verità è che, nel via vai della corsa alle poltrone di assessore, è proprio il “bene della città” a non essere minimamente considerato. Allora, oggi, in memoria di quella magnifica notte di giugno, chiediamo a Dario De Luca, di prendere il coraggio a due mani e compiere un atto d’orgoglio, verso la generazione di giovani a cui ha voltato le spalle. Chiediamo al sindaco di Potenza, di tenere fede alle parole che lui stesso pronunciava in campagna elettorale: si dimetta! Questo sì! significherebbe avere a cuore il bene della città.