Centrodestra in provincia di Potenza, prove tecniche d’intesa per le elezioni amministrative di giugno

POTENZA - Si è riunito a Potenza, presso il consiglio regionale, lunedì 10 aprile ultimo scorso, un coordinamento unitario delle segreterie provinciali di centro destra. Presenti le delegazioni di Noi con Salvini, del Movimento Nazionale per la Sovranità, di Rivolta Italia, Direzione Italia, Forza Italia e Fratelli d’Italia – An, composte da Rocco Sarli, Erberto Frieri, Graziano Mignoli, Antonio Maggio, Antonio Tisci, Nicola Pagliuca, Antonio Musciacchio e Gianfranco Blasi. All’ordine del giorno le prossime elezioni amministrative di Giugno, che vedranno gli elettori chiamati a rinnovare 19 sindaci e consigli comunali della provincia di Potenza.

Il dato politico che è emerso riguarda il superamento di ogni possibile difficoltà per promuovere una forte azione unitaria, proprio a cominciare dai comuni chiamati al voto. Ma non è sfuggito un occhio attento ai prossimi e più significativi appuntamenti elettorali: elezioni politiche e regionali.

L’incontro e gli interventi hanno spaziato dalla situazione politica complessiva, dalle difficoltà amministrative che il Pd sta manifestando a tutti i livelli, fino alla inconcludenza del voto indiretto per le Provinciali che esclude gli elettori e rende monco il processo democratico. Si è parlato, in particolare, dell’abbandono in cui versa la viabilità provinciale, della mancata manutenzione del patrimonio scolastico. Ma anche dell’assenza di vigilanza ambientale (emblematica tutta la vicenda “petrolio” in Val d’Agri) e di difesa, prevenzione e salvaguardia del territorio. Non sono mancati accenni alla cattiva politica di integrazione degli immigrati, alla legalità nella Pubblica Amministrazione, spesso, in Basilicata opaca e scarsa in trasparenza; oltre che alla necessità di presidiare e tutelare tutti i centri lucani da fenomeni malavitosi, garantendo la sicurezza ai cittadini.

Sul piano squisitamente politico il centro destra provinciale ha deciso un percorso di sintesi per le prossime amministrative. Partecipare e implementare liste civiche alternative alla sinistra. Costruire alleanze omogenee ed in discontinuità con i precedenti modelli gestionali. Aprire a candidature capaci di produrre fratture generazionali e culturali.

E’ stato istituito un tavolo permanente di lavoro coordinato dai segretari provinciali dei rispettivi partiti. Nelle prossime settimane il lavoro, corredato da un documento unitario programmatico, sarà trasferito ai vertici regionali. Con una forte attenzione anche al dibattito che si sta aprendo sulla prossima legge elettorale regionale che dovrà essere approvata dalla massima assise lucana di Via Anzio. Intanto va registrato il dato di una sostanziale ripresa del processo unitario del centro- destra, anche in risposta alle scissioni e alle divisioni della sinistra ed in forte alternativa al movimento Cinque Stelle che resta collocato in uno spazio di propaganda e protesta, incapace di mostrare cultura di governo.

La decisione è quella di giungere alla sottoscrizione di un nuovo patto politico che contenga le aspirazioni di quanti credono nella ripresa di un processo identitario, comunitario e regionalista dei moderati, dei riformisti di centro e della destra liberale e sociale.
Si tratta di offrire una proposta autorevole agli elettori lucani. L’intenzione è di allargare il tavolo anche alle associazioni, ai movimenti, alle liste civiche che dal basso hanno partecipato e contribuito ai voti referendari contro la trivellazione in mare e di modifica centralista della Costituzione.

Un patto arricchito anche dalle diverse sfumature culturali e di rappresentanza, che superi i personalismi per candidarsi ad essere forza vincente di governo e di cambiamento in Basilicata.