Assunzioni Fca Melfi: l’Ugl ne discute in Regione

POTENZA - "L’Ugl Basilicata è stata ricevuta dal Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella per discutere su l’oramai noto caso delle presunte tangenti in aziende dell'indotto Fca Melfi. Poniamo fiducia nell’operato della Giustizia, vicinanza a Mons. Todisco per il coraggio di denunciare, chiediamo ufficialmente che venga fuori verità, chiarezza e se ci saranno  responsabili, puniti per il bene del territorio e di tante persone oneste lontane da queste ‘losche’ pratiche ‘vergognose’.

Lo hanno dichiarato il segretario confederale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il segretario generale lucano comparto industria, Pino Giordano a fine incontro in Regione dove si è ampiamente discusso sul grave fatto.

“La fabbrica, le aziende satelliti e i circa 12mila addetti del polo industriale di Melfi rappresentano, con tutte le sfaccettature, un'eccellenza del panorama italiano e nel mondo. Pittella come ben ha fatto nel incontrare l’Ugl insieme a Cgil, Cisl e Uil, giusto è che politica, istituzioni, parti sociali e imprese della Basilicata difendano il mondo Fca che rappresenta un’opportunità fondamentale per un comparto, quell’automotive, che è stato, è e sarà determinate per l’economia lucana e non solo. Non possiamo dare giudizi affrettati su episodi che non conosciamo, spetta alla Magistratura indagare a 360° e fare chiarezza se potrebbe essere un singolo caso circoscritto o se è l’inizio di un iceberg dove per l’Ugl, è giusto che si faccia piena luce. Non vogliamo che il sacrificio fatto da uomini e donne per bene, per circa 25 anni, vada messo al bando per cui, i loro sudati sacrifici non possono e non devono salire alla ribalta mediatica nazionale per casi come questi. Su quanto dichiarato dal Vescovo di Melfi, s’individuino subito i responsabili, qualora ce ne fossero, l’Ugl – aggiungono Tancredi e Giordano -  condanna vivamente i fatti denunciati, qualora fossero appurati, rimanendo dubbiosa e impensabile che qualcuno abbia pagato una tangente di 5mila euro pur di poter lavorare travisando condotte illecite. Tutti dobbiamo sforzarci perché non possano incunearsi comportamenti di speculazione odiosa, noi in primis dobbiamo essere d’esempio a contrastare senza esitazione. Il ruolo che ci investe oggi da sindacalisti – concludono Giordano e Tancredi – è quanto mai necessario e deve essere garante per incrementare occasioni di sviluppo e accrescere occasioni di lavoro con progetti concretamente realizzabili in un territorio sano, puro, eticamente e moralmente pulito: oggi in Basilicata si registra desertificazione industriale, impedire che il lavoro, primario diritto costituzionale, possa essere terreno di scambio economico o politico è di una gravità estrema”.