Gaetano Ambrico: un “santo minore” della nostra terra

POTENZA - Due iniziative per ricordare Gaetano Ambrico a 100 anni dalla nascita ed a 10 dalla sua scomparsa: è così che le Acli regionali della Basilicata si apprestano a celebrare la figura del fondatore e primo presidente dell’associazione a livello locale, parlamentare del dopoguerra, uomo di cultura.

Le iniziative si terranno, nel mese di settembre, in un primo momento a Grassano, paese natale di Ambrico, con lo scoprimento di una targa che ricorderà l’impegno sociale e la passione civile del fondatore delle Acli Lucane. Successivamente la figura di Ambrico verrà ricordata a Potenza in un incontro pubblico, soprattutto in riferimento all’impegno che il parlamentare profuse sul tema della lotta alla povertà.

“Forse pochi sanno – ricorda la presidente delle Acli della Basilicata Rachele Campagna – che, quando nel 1952 fu istituita la Commissione parlamentare sulla miseria, Gaetano Ambrico ottenne che Grassano fosse studiato come paese pilota della realtà agricola del Mezzogiorno. Il gruppo di lavoro rimase sul posto per un anno e mezzo, svolgendo un lavoro davvero unico, testimoniato da straordinarie immagini dell’Istituto Luce”.

“La nostra storia lucana e aclista – spiega il presidente provinciale delle Acli di Potenza Emanuele Abbruzzese - ci riserva un cruccio nelle incomprensioni tra le due grandi figure di Gaetano Ambrico ed Emilio Colombo, che pure erano animati da uguale spirito di servizio ma che diversamente si muovevano sulla scena politica. Quella di Ambrico è una figura di “santo minore” che va recuperata e conosciuta, soprattutto oggi che il tema della povertà è sempre più attuale e stringente”.

Gaetano Ambrico, nato il 12 ottobre 1917 e scomparso il 14 ottobre 2007, fu una presenza viva ed voce critica del cattolicesimo democratico italiano. La dimensione dell’impegno sociale segnò marcatamente tutta la sua vita, dai suoi esordi giovanili nella Fuci di Andreotti e Moro alla sua militanza fondativa nelle Acli, nella Cisl e nella Coldiretti; dall’impegno parlamentare nella prima legislatura repubblicana fino alla amministrazione del Comune di Grassano; dal lavoro di preside fino agli studi sul meridionalismo e sulle lotte contadine.