"Fondovalle Canonica: al vento altri 21mila euro"

POTENZA - Dopo i proclami dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, il quale - mediante una lettera inviata circa un mese fa al presidente della Provincia di Matera, De Giacomo - “minacciava” di adire all’autorità giudiziaria qualora non fossero ripristinate le normali condizioni di percorribilità della fondovalle Cavonica, ci accorgiamo che alle parole non sono seguiti i fatti.

Da una verifica di alcuni provvedimenti dirigenziali provinciali abbiamo verificato che, con determinazione n. 1078 del 19 luglio scorso, la Provincia di Matera - tramite il suo dirigente di area tecnica - ha approvato perizia, impegno di spesa e presa d’atto del verbale di “somma urgenza” per la messa in sicurezza della SP4 Cavonica, per un totale di 21.100,85€.

Fondi utili - a detta del funzionario - ad evitare la chiusura al traffico in seguito al movimento franoso che ha interessato la scarpata e la relativa sede stradale al Km 7+900, nonché a segnalare il pericolo per il transito in quel tratto con apposita segnaletica verticale ed orizzontale.

I lavori svolti in ottemperanza a tale provvedimento, purtroppo, si sono dimostrati un vero fallimento, in quanto il fenomeno di rilassamento e franamento della scarpata su cui si è deciso (vanamente) di agire richiedono ben altre forme di intervento. Nella fattispecie, l’appesantimento del terreno con del materiale di riporto, ha generato l’inevitabile collasso del declivio in questione, riportando la strada ai livelli di pericolo iniziali.

Come più volte evidenziato, la questione idrogeologica, la mancata regimentazione delle acque di scolo, la scarsa manutenzione del corpo stradale da parte del personale preposto o l’inosservanza della progettazione iniziale in fase di realizzazione delle opere, finiscono per costernare la sicurezza dei viaggiatori. L’assenza di progetti di rinnovamento o consolidamento strutturale, invece, contribuisce ad alimentare un utilizzo poco oculato della c.d. somma urgenza, minando il principio di buon andamento della P.A. sancito dall’art. 97 della Costituzione, proprio come in questo caso.

Dall’assessore Benedetto, dunque, solo “chiacchiere e distintivo”; dalla Provincia di Matera, invece, uno degli esempi peggiori di come impiegare le risorse pubbliche. Ricordando ai soggetti appena richiamati che il dissesto stradale non è isolato, ma riguarda gran parte delle strade dell’entroterra materano, e che i cittadini sono tediati dall’affrontare percorsi così rischiosi, invitiamo le istituzioni ad agire in maniera celere e risolutiva, poiché a chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria, questa volta, saremo noi.
Così in una nota Giuseppangelo Canterino, direttivo regionale Fratelli d’Italia-AN Basilicata.