"Tentato stupro a Potenza, solidarietà alla signora e razionalità ci impongono di rivedere la sostituzione etnica voluta da Pittella"

POTENZA - "Esprimiamo piena solidarietà alla Signora di Potenza vittima, questa mattina, di un tentato stupro da parte di un migrante. A chi pensa che questa sentita partecipazione al dolore di un atto di violenza così brutale sia razzista, rispondiamo semplicemente che non ci importa. Saremo razzisti ma siamo anche realisti. Questi episodi si stanno ripetendo con una costanza che fa paura. Molta paura.

Fonti informali ci hanno riferito che il migrante continuasse a ripetere che aveva bisogno di fare sesso. Sarà vero? Non ne siamo sicuri. Ma è plausibile.

La verità che tutti conoscono ma che nessuno dice è che per loro le donne non sono persone. Chiedete a qualche dottoressa o infermiera. Chiedete a qualche avvocato donna. Chiedete a qualche agente di polizia donna.

Certo, lo stupro è stupro. Non è la questione della pelle che rende più o meno deplorevole l'atto. E' uno stupro. E' violenza. E' reato. E su questo penso che siamo tutti d'accordo.

Ma il fatto che il ragazzo che ha tentato lo stupro a Potenza proviene dall’Africa subsahariana e molto probabilmente non ha diritto di stare in Italia, fa rabbia. Molta rabbia. Se il Governo nazionale non fosse stato abbacinato dal profitto della nuova tratta degli schiavi, dal buonismo eccessivo e da uno strano senso di solidarietà che gli ha fatto preferire accogliere indiscriminatamente chiunque, magari non sarebbe successo. Se Pittella non si fosse intestardito a voler rimpinzare la Basilicata con il doppio del numero di migranti che ci sarebbero spettati, forse non sarebbe accaduto nulla. Se si fosse rispettata la legge, questo episodio, come molti altri in Italia, non sarebbe accaduto.

È questo che fa rabbia. Non il colore della pelle ma il fatto è che, nel pensiero comune, accogliendo tutte queste persone che hanno una sensibilità così diversa, una cultura così lontana dalla nostra e che non si può cambiare con qualche corso di italiano o con qualche lavoro utile, sembra che ce la siamo andata a cercare.

Perché, se è vero quello che la sinistra radical chic, quella delle villone a Capalbio dove gli immigrati non li hanno voluti o quella dei ‘possedimenti’ a Lauria dove sono accolti solo ‘veri’ (e sottolineiamo veri) profughi, il cui esempio più noto è rappresentato dal nostro Governatore, se, dunque, è che anche gli italiani stuprano, la delinquenza non giustifica la delinquenza.

E poi noi ci chiediamo che senso ha ‘importare’ altri delinquenti. Ci bastano i nostri. Dunque, ribadiamo la nostra solidarietà alla Signora potentina. E a tutte le donne vittime di tali aberrazioni. E ribadiamo anche che se Pittella vuole ‘fare il buonista’, lo faccia a casa propria senza mettere a rischio la serenità dei Lucani".
Così in una nota Gianni Rosa, Portavoce regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.