Pensioni: mobilitazione Cgil, Cisl e Uil

POTENZA – Cgil Cisl Uil lanciano la fase due del confronto con il governo nazionale sui temi previdenziali e avviano una campagna di sensibilizzazione e informazione in tutta Italia sulla piattaforma unitaria. I dettagli della mobilitazione sono stati illustrati stamane in conferenza stampa, a Potenza, dai segretari generali Angelo Summa, Enrico Gambardella e Carmine Vaccaro. Per ottobre i sindacati hanno annunciato un fitto programma di iniziative che culminerà con due manifestazioni davanti alle prefetture di Potenza e Matera in occasione della manifestazione nazionale del 14 ottobre. Già in corso da alcuni giorni assemblee e volantinaggi nei luoghi di lavoro e nei territori per garantire il massimo coinvolgimento e una capillare informazione su un tema delicato e sentito come quello delle pensioni. L’obiettivo della mobilitazione lanciata da Cgil Cisl Uil in tutto il paese nella cosiddetta “fase due” è consolidare il percorso avviato con la firma, un anno fa, del protocollo sulle pensioni tra governo e sindacati, accordo che ha introdotto importanti elementi di flessibilità nel sistema pensionistico come la pensione anticipata per i lavoratori precoci e la cosiddetta ape sociale, il cumulo contributivo gratuito e la semplificazione della normativa per i lavoratori usuranti, nonché l’estensione della quattordicesima e della no-tax area ai pensionati.

Ora Cgil Cisl Uil spingono per il blocco del capitolo più controverso del sistema previdenziale, ovvero l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, previsto dal 1° gennaio 2019, rivendicando la revisione dell’attuale meccanismo. Un capitolo della piattaforma è dedicato al futuro previdenziale dei giovani, per i quali Cgil Cisl Uil propongono la pensione contributiva di garanzia, e alle donne con il riconoscimento di un anno di anticipo per ogni figlio, fino a un massimo di tre, e il riconoscimento di un bonus contributivo per i lavori di cura. Per i sindacati confederali è inoltre fondamentale incentivare le adesioni alla previdenza complementare estendendo al settore pubblico le agevolazioni fiscali già previste per il settore privato. Cgil Cisl Uil chiedono, infine, il ripristino della piena indicizzazione delle pensioni, la separazione contabile della spesa previdenziale da quella assistenziale al fine di dimostrare che la spesa per pensioni, in Italia, è sotto la media europea, e la riforma della governance di Inps e Inail per realizzare un sistema efficiente, trasparente e partecipato.

Nel corso della conferenza stampa Summa, Gambardella e Vaccaro hanno anticipato anche alcuni dei contenuti che saranno al centro del piano unitario per il rilancio del confronto con la giunta regionale sui temi dello sviluppo e del lavoro. Il documento, che riprende e sviluppa alcuni dei temi già affrontati nel Manifesto per il lavoro – Basilicata 2020, è articolato in sette capitoli: industria 4.0, petrolio e automotive, forestazione, infrastrutture, Matera 2019, legalità e appalti, welfare, precariato. La prima bozza del documento è stata sottoposta alle federazioni di categoria e nelle prossime settimane si dovrebbe arrivare alla definizione della proposta definitiva da inviare alla giunta regionale. Per Cgil Cisl Uil “il mondo sindacale non può che affrontare con analisi e proposte le questioni ritenute essenziali allo sviluppo della nostra regione; questioni da porre alla base di un confronto istituzioni–sindacati, che si traduca in scelte che incidono sulla ripresa dell’economia, del reddito e del lavoro in Basilicata. Occorre una energica manovra di politica economica regionale, coerente, proiettata in avanti e governata socialmente. Per aprire una fase nuova nel tempo della grande trasformazione e delle sfide globali che investono il Paese e il Mezzogiorno”.