M5S Venosa: dopo la nostra interrogazione si riapre il discorso sul futuro dell’Ospedale di Venosa



POTENZA - A seguito dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle Venosa sulla situazione dell’Oculistica e, più in generale, sulle prospettive future del nosocomio venosino, ieri sera si è tenuto un consiglio comunale aperto che ha visto la partecipazione del Presidente della Giunta Regionale – Marcello Pittella – del Direttore del San Carlo di Potenza – dott. Maglietta – e del Direttore della Asp – dott. Bochicchio.

Purtroppo, nonostante l’importanza del tema, grandi assenti sono stati i cittadini di Venosa, i quali appaiono sempre più rassegnati e distanti dalla vita politica di questo Comune.

Al dibattito hanno preso parte, oltre naturalmente al Presidente del Consiglio comunale e al Sindaco di Venosa, anche il Presidente del Consiglio Regionale – Mollica – ed il Consigliere Regionale del M5S – Gianni Leggieri.

Alle rassicurazioni provenienti dalla maggioranza e dai responsabili politici ed amministrativi della sanità lucana, si sono contrapposte le preoccupazioni palesate dai consiglieri del Movimento 5 Stelle e da alcuni cittadini che hanno preso la parola.

Se per un verso si è voluto far passare l’idea che tutto va bene e che il Presidio ospedaliero di Venosa non ha subito nessun depotenziamento, dall’altro lato, i pentastellati hanno ricordato quanto accaduto negli ultimi venti anni alla struttura venosina.

Con riferimento specifico alla situazione dell’Oculistica, indirettamente i diretti interessati hanno ammesso che ormai le attività operatorie più importanti non saranno più eseguite presso la struttura di Venosa ma saranno eseguite presso il San Carlo di Potenza. La colpa di questa decisione è tutta del D.M. n. 70 del 2015 che non consente più di eseguire determinate prestazioni presso l’Ospedale di Venosa. Come sottolineato da qualcuno, si tratta di un’azione necessaria per garantire la sicurezza dei pazienti, perché non ci sono le condizioni per compiere operazioni delicate nel rispetto anche di quanto previsto del D.M. n. 70 del 2015 presso la struttura venosina. Resta un dubbio, circa la tempistica di questa decisione Con due anni di ritardo infatti qualcuno si ricorda che occorre pensare in primis alla sicurezza dei pazienti, dal 2015 al 2017 questa non era la priorità, forse perché le condizioni politiche erano differenti e qualcuno aveva interesse a fare numeri.

Al di là di questi aspetti, che pure riteniamo importanti, perché vorremmo capire come mai si applica una disposizione normativa dello Stato italiano con 2 anni di ritardo, resta il fatto che nel corso del consiglio comunale sono stati assunti impegni precisi, in primis, quello di istituire immediatamente un tavolo di concertazione per discutere le priorità dell’ospedale di Venosa e capire come poter migliorare la struttura.

Come Movimento 5 Stelle abbiamo già una serie di proposte che intendiamo sottoporre all’attenzione del tavolo quando verrà convocato e intendiamo avviare una serie di consultazioni con i cittadini e gli operatori del settore per raccogliere le istanze del territorio.

A questo punto, nonostante i tanti dubbi che nutriamo rispetto alle promesse fatte, non ci resta che vigilare perché vengano rispettati gli impegni e mettere in campo le nostre proposte per rimettere la struttura ospedaliera di Venosa al centro di un processo di rilancio. Così in una nota M5S Venosa.