"Pittella commissaria Maglietta con Maglietta, la riforma sanitaria sta sfuggendo di mano"

POTENZA - La conferma dell’ennesimo fallimento delle riforme di Pittella è rappresentata dalla nomina dei commissari della Sanità lucana. Non ci sfugge come questo sia un escamotage per aggirare la normativa che impedirebbe una riconferma dell’oramai ex D.G. Maglietta. Tuttavia, ancor di più, non sfugge ad una attenta valutazione come quest’ultima operazione pittelliana sia illegittima.

Il commissario è una figura nominata in casi eccezionali. Può essere un caso eccezionale l’attuazione della riforma sanitaria iniziata già da un anno?

Al di là di questo, può Maglietta, che in un anno non è riuscito ad attuare la riforma in qualità di Direttore generale, farlo come commissario? Si tratta, in questo caso, di un commissariamento di se stesso, Maglietta che commissaria Maglietta. È una situazione paradossale e pericolosissima, di cui Pittella non ha reso conto neanche oggi in Consiglio.

Il commissario, inoltre, non risponde alla Regione come fa un Direttore generale. La libertà di attuazione della riforma, lasciata in mano ai Direttori generali, con pessimi risultati fino ad ora, adesso sarà amplificata. In pratica, i commissari nominati, da oggi, non dovranno rendere conto a nessuno delle decisioni prese.

Se consideriamo che la riforma sanitaria di Pittella è una riforma vuota, una riforma che già non prevede limiti ai poteri dei direttori generali, figuriamoci adesso che ci sarà un commissario.

L’evidenza di quanto diciamo si rinviene nella moltiplicazione delle posizioni apicali del San Carlo di Potenza. In questo ultimo anno, pare che l’ex D.G. Maglietta si sia prodigato nel moltiplicare seggiole. Con quali costi per il servizio sanitario regionale? Ce ne stiamo occupando e denunceremo presto. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.