Ss106, Latronico scrive a Gentiloni

ROMA - “Ho appreso con rammarico che lo scorso 22 dicembre il Cipe non ha deliberato l’approvazione del secondo lotto del progetto del 3° megalotto di ammodernamento della strada statale 106 nel tratto tra Roseto Capo Spulico e Sibari, nel Cosentino, al confine con la Basilicata, perché non sono pervenuti i pareri della direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e quelli della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale Via e Vas del ministero dell'Ambiente”. E’ quanto scrive l’on. Cosimo Latronico (Noi con l’Italia) in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
“L’approvazione della delibera Cipe n. 41 del 2016 è il risultato di oltre 10 di anni di lavoro a cui hanno contribuito i comuni interessati del territorio, la Regione, lo Stato centrale e il blocco dell’iter amministrativo di approvazione della seconda tratta, o addirittura la revoca della delibera di approvazione della prima tratta del 3° megalotto sarebbero un danno gravissimo per i cittadini segnando, con ogni probabilità, uno stop all’opera per un tempo indefinito, lì dove il progetto attuale è contraddistinto da tempi e risorse certi pari ad 1 miliardo e 234 milioni di euro investimenti. L’opera rappresenta un’occasione imperdibile per il Mezzogiorno – scrive il deputato lucano - sia perché è un’infrastruttura di trasporto che ne migliorerebbe in modo considerevole l’accessibilità essendo l’unica arteria stradale presente sulla costa ionica che collega la Puglia alla Calabria e sia perché i lavori di realizzazione avranno ricadute estremamente rilevanti per lo sviluppo dei territori interessati. Le chiedo pertanto di assumere tutte le iniziative possibili per sbloccare questa opera strategica che connette i corridoi stradali dello Ionio, dell'Adriatico e del Tirreno – conclude il parlamentare - ed evitare che ogni giorno continuino a verificarsi incidenti stradali anche mortali in questo tratto stradale di 38 chilometri ad alta intensità di traffico percorribile solo a 2 corsie senza spartitraffico rimasta tale e quale a quando fu costruita negli anni 30 – 40”.