"Quali sarebbero ‘i motivi in più’ per votare Gianni Pittella?"

POTENZA - Le dichiarazioni di Gianni Pittella, candidato alle elezioni politiche del 4 marzo, rappresentano il culmine dell’egotismo. L’europarlamentare ha dichiarato che, probabilmente rispetto ad altri candidati, ha qualche motivo in più per chiedere il voto ai Lucani e che il suo partito è in vantaggio. Ci chiediamo in quale posto viva. Sicuramente non in Basilicata.

Pittella deve essersi distratto nei suoi vent’anni da europarlamentare e non si è accorto che la nostra Regione che vede sempre più giovani andare via dalla Basilicata (4 mila all’anno), che ha un mercato del lavoro ai minimi termini (nella media dei primi tre trimestri del 2017 gli occupati in Basilicata sono stati circa 3.300 in meno rispetto ai primi tre trimestri del 2016), è ridotta in uno stato di tale degrado grazie all’attività del fratello Marcello e alla sua inattività. Cosa ha fatto Gianni Pittella per la Basilicata, in questi 4 mandati? Nulla. Eppure sono 38 anni che i Lucani e gli Italiani lo mantengono.

Anzi, il suo partito, che Pittella senior definisce “unica forza grande che può proporre un progetto serio all’Italia” è stato complice, in Europa, delle peggiori norme anti-italiane.

Dov’era la serietà quando Pittella ha votato, nel 2016, a favore dell’importazione dell’olio tunisino eliminando i dazi, a scapito delle nostre produzioni olivicole di qualità. Pittella probabilmente non sa che la Basilicata produce oggi l’1,4% dell’olio nazionale con una previsione per la campagna 2017 di circa 5000 tonnellate su 28 mila ettari e 30 mila aziende e 145 frantoi attivi. La Basilicata è, per Ismea, tra le poche regioni in ripresa per la produzione di olio di qualità. Favorire l’importazione dell’odio tunisino è il motivo in più per il quale i Lucani dovrebbero votarlo?

O forse i cittadini dovrebbero ringraziarlo per aver votato a favore dell’accordo di libero scambio Ue-Canada, meglio conosciuto come CETA che elimina il 98% dei dazi su tutte le merci e le nostre eccellenze alimentari. Un regalo alle lobby che il Presidente Pittella e soci del Pd hanno avallato.

Magari Pittella ritiene di aver fatto un favore ai nostri balneari votando, contro gli interessi dell’Italia e degli italiani, la direttiva Bolkestein che liberalizza in maniera indiscriminata tutti i servizi.

Non capiamo quali interessi abbia fatto Pittella che è europarlamentare dal 1999 con 4 Legislature all’attivo. Non quelli degli Italiani nè tantomeno quelli dei Lucani. Piuttosto si è fatto ‘i fatti suoi’.

La candidatura serve solo a tutelare i propri interessi e gli affari della ‘cricca Pittella&Renzi’ mantenendo rendite di posizione.

Noi non possiamo prendere certamente lezioni di politica da questi personaggi. Così in una nota di Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.