L’Unibas apre il Contamination Lab (Clab): quinta su 25 atenei ottiene 300 mila euro dal ministero

POTENZA - L’Università della Basilicata ha ottenuto un finanziamento di 300 mila euro dal Miur per la realizzazione e lo sviluppo di un Contamination Lab (Clab), ovvero un “luogo di contaminazione tra studenti e dottorandi di discipline diverse che puntano alla promozione di nuovi modelli di apprendimento e allo sviluppo di progetti d’innovazione a vocazione imprenditoriale e sociale”: il progetto rientra nell’ambito del bando ministeriale “Creazione e Sviluppo dei Contamination Lab e del Clab Network”, in base al quale l’Unibas si è classificata quinta tra 25 atenei del Sud Italia (isole comprese), ottenendo così i fondi.

E’ quanto hanno reso noto la Rettrice dell’Ateneo lucano, Aurelia Sole, e il docente dell’Unibas, e direttore del Clab Unibas, Giovanni Schiuma. Le attività formative del Clab Unibas inizieranno domani, 2 marzo, nell’aula magna del Campus universitario di Potenza (dalle ore 9.30), e proseguiranno il 3 marzo a Matera nella sede in via Riscatto (ore 9.30). L’Unibas “ha partecipato con successo – hanno spiegato di organizzatori - al bando con un progetto che punta a realizzare all’interno dell’Ateneo lucano un laboratorio che mira a essere un centro di competenze aperto di natura fisica, virtuale e relazionale che adottando un approccio interdisciplinare e modelli innovativi di coinvolgimento, partecipazione, apprendimento, sperimentazione e comunicazione, assolve una funzione di catalizzatore, allevatore e promotore della cultura e delle conoscenze per l’imprenditorialità e l’innovazione”. Sono previste delle attività di sviluppo dei processi di innovazione “e dello spirito e capacità di intrapresa degli studenti universitari”, così da ampliare l’offerta formativa dell’università. Ai percorsi formativi accederanno gli studenti dei vari corsi di studio dell’Unibas, con un numero riservato di posti per gli studenti diversamente abili, e “tutti i soggetti territoriali che influenzano lo sviluppo della cultura per l’imprenditorialità e l’innovazione”.

“Siamo orgogliosi del risultato ottenuto – ha detto la Rettrice – il progetto è stato valutato positivamente per la qualità della proposta e per il contributo dei numerosi partner, anche internazionali, che parteciperanno alle nostre attività. Questo risultato dimostra l’attitudine del nostro ateneo nel proporre attività formative innovative per i nostri studenti e nel fornire loro gli strumenti opportuni a realizzare le proprie idee, nonché l’ambizione di trasformare il laboratorio in un ‘hub’ regionale per la promozione, sviluppo e apprendimento della cultura per l’imprenditorialità e l’innovazione”. I due percorsi di apprendimento extracurriculari (denominati “E-Catalyst” e “E-Challenge”) avranno una durata di nove mesi: la frequenza al “E-Catalyst” e il superamento di una prova di accertamento delle conoscenze riconoscerà da 6 a 8 cfu (crediti formativi universitari); la frequenza del percorso “E-Challenge” riconoscerà da 6 a 8 cfu in funzione del superamento di una prova finale. Si prevede un ulteriore riconoscimento, fino a 18 cfu, per gli studenti che finalizzeranno il loro progetto con attività di tirocinio e/o tesi collegate alle attività del Clab Unibas.
In linea con l'obiettivo del progetto, l'associazione Learing Communities, in collaborazione con l'associazione “Comunitazione”, proporrà due giornate in cui il tema "dell'intraprendere", sarà declinato attraverso attività di gruppo allo scopo di creare un  patrimonio di risorse utili allo sviluppo del singolo. La prima giornata avrà come obiettivo il “Talento”, la seconda giornata i “Valori”.