tag:blogger.com,1999:blog-84610514524663414972024-03-18T17:09:25.032+01:00Giornale di BasilicataIl quotidiano online di cronaca lucanaGiornale di Pugliahttp://www.blogger.com/profile/11937348189730555432noreply@blogger.comBlogger2842125tag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-74515325340651664212024-03-18T17:08:00.003+01:002024-03-18T17:08:23.959+01:00Matera, maltrattamenti in famiglia: la Polizia notifica la conclusione delle indagini nei confronti di un uomo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhKgAVKqceJxvaWJbKCw7pQtIq7ouOPjfYENc9yt2IGJFupsFZAmKpVlW6i3Kakwn7tvVttza8qsi1y7_XkXiUFtV_IUUDKKFcmXLNuMiRDGcNSqCV1UCXLrdQMRKRZDJxxE5D6ER17aCFYdJJCthMTX1QMJRzKdo1u3R4N6BPF1q37-f5QXvyWYSpoPo/s1800/foto%20repertorio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhKgAVKqceJxvaWJbKCw7pQtIq7ouOPjfYENc9yt2IGJFupsFZAmKpVlW6i3Kakwn7tvVttza8qsi1y7_XkXiUFtV_IUUDKKFcmXLNuMiRDGcNSqCV1UCXLrdQMRKRZDJxxE5D6ER17aCFYdJJCthMTX1QMJRzKdo1u3R4N6BPF1q37-f5QXvyWYSpoPo/s16000/foto%20repertorio.jpg" /></a></div><br /><p>MATERA - La Polizia di Stato ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di un 51enne, residente nel Capoluogo. Nei confronti di quest’ultimo è ipotizzato il reato di maltrattamenti in famiglia.</p><p>Dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Matera, è emerso che l’uomo avrebbe tenuto un comportamento vessatorio nei confronti della compagna convivente.</p><p>Risalirebbe al 2016 un episodio in cui l’uomo avrebbe aggredito anche fisicamente la compagna, colpendola al volto. Negli anni, la donna sarebbe stata abitualmente minacciata e offesa dall’uomo, che la apostrofava con epiteti irripetibili, minacciandola anche di farle perdere la loro figlia, una bambina di 9 anni.</p><p>Tali comportamenti hanno sottoposto la vittima ad un regime di vita intollerabilmente vessatorio, ingenerando nella persona offesa un fondato timore per la sua incolumità che, ad ogni modo, non ne ha scalfito il coraggio di denunciare e rivolgersi alla Polizia di Stato.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-84827256444922796952024-03-15T16:55:00.002+01:002024-03-15T16:55:21.187+01:00Matera, in manette 40enne: viaggiava con 50 grammi di cocaina<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoirE2n4WE4ygN3but7PqUIFSt-x1QNHWXI3sPjrqbWixTI_FF61phDnLTWjN7XLzI3jdOpFLyieaz027oJV08GjApX3rCnBQSxKVnA82qp4UxSrA0E425ULKSuJVt3kVRJ2xVYxrOpnbKJfpOCirlGUKei336QjYa3Pym4ivvuYDsdW6_Pui_w6edsts/s1179/droga%20e%20altro%20materiale%20sequestrati%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="769" data-original-width="1179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoirE2n4WE4ygN3but7PqUIFSt-x1QNHWXI3sPjrqbWixTI_FF61phDnLTWjN7XLzI3jdOpFLyieaz027oJV08GjApX3rCnBQSxKVnA82qp4UxSrA0E425ULKSuJVt3kVRJ2xVYxrOpnbKJfpOCirlGUKei336QjYa3Pym4ivvuYDsdW6_Pui_w6edsts/s16000/droga%20e%20altro%20materiale%20sequestrati%20(1).jpg" /></a></div><br /><p>MATERA - Nella tarda serata di sabato 9 marzo, la Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza un 40enne originario del Ghana, per il reato ipotizzato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il quantitativo di droga sequestrata è di 50 gr di cocaina in pietra solida, 170 gr di marijuana e 20 gr di hashish.</p><p>L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta dalla Squadra Mobile, con l’ausilio del personale del Commissariato di P.S. di Pisticci, nell’ambito di specifici servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di droga, condotti in questo territorio provinciale. Gli agenti hanno intimato l’alt a un veicolo che viaggiava lungo la S.S. 106 Jonica per procedere a un controllo. L’autista del mezzo, però, anziché fermarsi, ha deciso di proseguire la sua marcia, ma, in breve tempo, è stato raggiunto e costretto a fermarsi. </p><p>Sin da subito, l’uomo si è mostrato insofferente all’attività di controllo, generando il sospetto negli operatori della Polizia, che decidevano di procedere alla perquisizione veicolare, rinvenendo l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare anche sostanza da taglio.</p><p>Pertanto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere. All’esito del giudizio di convalida, il GIP ha disposto gli obblighi di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-83008564758851535422024-03-13T11:22:00.002+01:002024-03-13T11:22:42.911+01:00Aggredisce la madre dopo un litigio, arrestato in flagranza 31enne materano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzbeagfo0yGdkpSXSnzksRg2CRGtm4uue1gTgGYJCyfI_fnngQeWXyUgITV8LKpYYOzbpkK-m1JXUKhAcg8AeGKw_gLCXz3k1eDuAMbtsrLRy8EFUhlj4povDYa-nhgYGjI0DzmGkscIxMwmDzh9E6On28jROU4ycAKIkbX_j0s_wD-CFbxNPlP4PDFx0/s1024/polizia%20matera1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="878" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzbeagfo0yGdkpSXSnzksRg2CRGtm4uue1gTgGYJCyfI_fnngQeWXyUgITV8LKpYYOzbpkK-m1JXUKhAcg8AeGKw_gLCXz3k1eDuAMbtsrLRy8EFUhlj4povDYa-nhgYGjI0DzmGkscIxMwmDzh9E6On28jROU4ycAKIkbX_j0s_wD-CFbxNPlP4PDFx0/s16000/polizia%20matera1.jpg" /></a></div><br />MATERA - La Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza di reato un 31enne materano, incensurato, per maltrattamenti in famiglia aggravati. Gli operatori sono intervenuti presso l’abitazione del giovane, dove si sarebbe consumata un’accesa lite conclusasi con l’aggressione della madre, frenata dall’intervento del padre, che avrebbe scongiurato peggiori conseguenze. Anche alla presenza dei poliziotti, il ragazzo si mostrava particolarmente insofferente e fortemente risentito nei confronti della madre.<br /><br />Il rapporto avrebbe visto un crescendo di aggressività e violenza da parte del giovane, fino all’epilogo sopra accennato. In preda a una forte collera, non solo avrebbe cercato di colpire la madre, con un violento pugno, non andato a segno poiché veniva bloccato dal padre, ma le avrebbe rivolto ingiurie e minacce.<br />L’attività, svolta dalla Squadra Mobile, con il supporto operativo degli agenti della Sezione Volanti, porterebbe a ritenere che l’episodio non sia isolato. Già da qualche anno il giovane avrebbe iniziato a inveire contro la madre e in altre due circostanze sarebbe passato dalle aggressioni verbali a quelle fisiche, costringendola a fare ricorso alle cure dei sanitari.<div> <br />Dopo aver informato l’Autorità giudiziaria, l’uomo è stato condotto in carcere, in attesa del giudizio di convalida. All’esito di quest’ultimo, il GIP ha convalidato l’arresto, confermando il carcere.</div><div><br />Si rappresenta che gli accertamenti vanno intesi, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale.<br /></div>Giornale di Pugliahttp://www.blogger.com/profile/11937348189730555432noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-1073230584708790502024-03-11T14:14:00.010+01:002024-03-11T14:14:59.994+01:00 Matera, in manette coppia indagata per 8 episodi di truffa tentata<p><br /></p><p><br /></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP9Fw5D4YdEd8MBxs_1hPZjrv_fnngZmczngF5lJEnVYv2mb6y_AAGZUSSwhDFP7wucnaUKOodMGcH83JcpD6wZoCxs7CEwe-FZwm0CE09XLc6u0WUHrUFNkyKCT4SrEalj0sc8F4ZsMePMej60B08KmTE2SGrUGDkD18TOkZ6ZxJCofpByeboYWIKDOo/s1365/tentata%20truffa%20agrravata%202.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1365" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP9Fw5D4YdEd8MBxs_1hPZjrv_fnngZmczngF5lJEnVYv2mb6y_AAGZUSSwhDFP7wucnaUKOodMGcH83JcpD6wZoCxs7CEwe-FZwm0CE09XLc6u0WUHrUFNkyKCT4SrEalj0sc8F4ZsMePMej60B08KmTE2SGrUGDkD18TOkZ6ZxJCofpByeboYWIKDOo/s16000/tentata%20truffa%20agrravata%202.png" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>MATERA - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.</p><p>La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Matera, a carico di due persone: un uomo di 47 anni, condotto in carcere, e una donna, 45enne, agli arresti domiciliari. Entrambi di Napoli, sono indagati per tentata truffa aggravata ai danni di sette donne e di un uomo, tutti anziani residenti a Matera.</p><p>Al 113 giungevano numerose segnalazioni di tentativi di truffa in danno di persone anziane, residenti in diversi quartieri della città. Nella tarda mattinata dello stesso giorno, nei pressi delle abitazioni di tre vittime, gli agenti della Squadra Mobile di Matera individuavano un’autovettura a noleggio, al cui interno vi erano i due indagati. All’atto del controllo, la donna, asserendo di avere dei dolori al ventre, si piegava e cercava di liberarsi di un telefono cellulare, buttandolo sotto l’auto. Il gesto, però, non sfuggiva agli agenti, che procedevano ad una più approfondita perquisizione, rinvenendo in totale tre cellulari, sottoposti a sequestro.</p><p>Dalle indagini svolte sui tre dispostivi, sui tabulati telefonici e sui tracciati del GPS installato sulla vettura, venivano ricostruiti i movimenti della coppia, che dalle ore 9 del 19 gennaio si spostavano in varie zone della città, per raggiungere gli indirizzi indicatigli da alcuni complici, che operavano da remoto con il ruolo di “telefonisti”. Questi ultimi, rimasti al momento ignoti, contattavano la vittima prescelta al numero fisso di casa, invitandola al pagamento di una somma di danaro, che si aggirava tra i 5 e i 7 mila euro, per aiutare un prossimo congiunto in gravi difficoltà, in genere il figlio o il nipote della vittima. Il modus operandi di tale tipologia di truffa prevedrebbe poi che, mentre il telefonista tiene impegnato l’anziano al telefono, in modo da impedirgli di contattare i propri congiunti, il “corriere” passa dalla sua abitazione a ritirare la somma richiesta. Nel caso di specie, però, gli otto tentativi di truffa sono andati tutti a vuoto perché le vittime si sono insospettite, rivolgendosi subito alla Polizia.</p><p>Nel corso di uno dei tentativi di truffa, una 77enne veniva contattata sul telefono fisso da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, che la informava che sua figlia aveva provocato un incidente stradale e si trovava in caserma. Alla vittima veniva chiesta poi l’utenza cellulare, per poter essere contattata da un avvocato. Così, mentre era impegnata sull’utenza fissa, veniva chiamata anche al cellulare da un complice, sedicente avvocato, che le spiegava che per non mettere nei guai sua figlia era necessario pagare la somma di 5.600 euro. La donna rispondeva che il denaro non era un problema ma voleva parlare con sua figlia e, pertanto, l’avvocato le passava una donna che, piangendo, chiedeva aiuto. La signora, però, nonostante gli artifizi, capendo che non si trattava della figlia, chiudeva la conversazione e contattava la Polizia.</p><p>A seguito delle indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Matera, con l’ausilio tecnico degli operatori della Polizia Scientifica di Matera e con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Matera, ha disposto gli arresti domiciliari per la donna e la custodia in carcere per l’uomo, tenuto conto che si tratta di un recidivo specifico per gravi reati contro il patrimonio.</p><p>Si coglie l’occasione per ricordare ancora una volta di fare la massima attenzione quando si è contattati da sconosciuti che si spacciano per familiari o parenti, chiedendo denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113, non aprendo la porta agli sconosciuti. Rispondere con un deciso “mi scusi, non ho tempo” allo sconosciuto che ti ferma per strada o ti contatta per telefono, spacciandosi per un professionista, un parente o per un amico di quest’ultimo, chiedendo denaro o altre utilità, sono solo alcuni dei suggerimenti per prevenire le truffe, che si trovano nella brochure, realizzata dalla Questura di Matera e distribuita alla cittadinanza, a partire dallo scorso mese di dicembre.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-19842045189498190632024-03-05T11:05:00.004+01:002024-03-05T11:05:53.106+01:00 Rionero in Vulture: uomo aggredisce parente e si scaglia contro i Carabinieri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_GSrgBI_PtkGfv8F5e_SijGSqVSEDG0eNmCfL5kH0HQGbDjmJNtNZfIajQGJPqHvx8M9yqW9RCEfgiIUSB68ARpL-Y4bB6RDcJ1OWKEgJuNOsh4lE0qE3R3DxBemKg_c6jF2sIOUjuBLM64YvUHihzI5ZF-RIoOBOPdY4zMiZ-2eoY8ziYF-YEUnL_4g/s786/carabinieri-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="786" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_GSrgBI_PtkGfv8F5e_SijGSqVSEDG0eNmCfL5kH0HQGbDjmJNtNZfIajQGJPqHvx8M9yqW9RCEfgiIUSB68ARpL-Y4bB6RDcJ1OWKEgJuNOsh4lE0qE3R3DxBemKg_c6jF2sIOUjuBLM64YvUHihzI5ZF-RIoOBOPdY4zMiZ-2eoY8ziYF-YEUnL_4g/s16000/carabinieri-3.jpg" /></a></div><br /><p>Una giovane di Rionero in Vulture è stata costretta chiamare i Carabinieri per sottrarsi all’aggressione di un suo stretto parente che, nel corso di una lite, ha pensato bene di passare alle vie di fatto per avere la meglio.</p><p>Accolta la richiesta di aiuto, i Carabinieri della Stazione di Rionero in Vulture hanno raggiunto in pochi minuti la casa dove si stava portando a termine l’aggressione.</p><p>Non pago e ancora in preda all’ira, l’uomo, quarantenne,, insofferente e infastidito per la presenza dei militari dell’Arma, dapprima ha inveito con rabbia nei loro confronti e poi si è scagliato contro di loro. E’ stato subito bloccato dai Carabinieri impedendo che potesse nuocere ulteriormente.</p><p>Le successive dichiarazioni della giovane ragazza hanno permesso di ricostruire l’accaduto e risalire a precedenti maltrattamenti, fino a quel momento tenuti celati. Per questo motivo sono state attivate le procedure del codice rosso con l’arresto in flagranza dell’uomo e il suo accompagnamento alla Casa Circondariale di Potenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina.</p><p>A seguito della convalida dell’arresto, il GIP del Tribunale di Potenza ha disposto che il 40enne rimanesse rinchiuso in carcere.</p><p>Un intervento risolutivo quello dei Carabinieri di Rionero in Vulture che narra, ancora una volta, una storia a lieto fine grazie anche alla tempestività dei militari dell’Arma nell’intervenire. Una rapidità, ricordano i vertici del Comando Provinciale di Potenza, che necessita di una richiesta di aiuto immediata da parte delle vittime ricorrendo, senza alcun indugio, al numero unico di emergenza 112 o ai presidi dell’Arma presenti sul territorio.</p><p>Si ricorda che la vicenda si trova nella fase delle indagini preliminari per cui nei confronti dell’indagato vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-57510998753489173352024-03-01T16:28:00.003+01:002024-03-01T16:28:38.526+01:00Verona-Potenza, chiesti due rinvii a giudizio per la morte di Cristian Zanolla<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_66u-1uFyCRCLVoNqWvC7wMoSUUBvCSo-rHb0vCYVDBFxIceYiyz18If8nL7nb2MdxaXYeq-nwk7wZ2uh561zkXm1R5rWtJ5ldFz-ZldtIEz3oOfKxLaRy3NMgN9kRIfIP0LgXTVLHhYvFmgqZYUGIOSIRXiH79qEKwn0cYcXmxzyirwnPSZOjacc1hw/s692/cristian%20zanolla.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="692" data-original-width="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_66u-1uFyCRCLVoNqWvC7wMoSUUBvCSo-rHb0vCYVDBFxIceYiyz18If8nL7nb2MdxaXYeq-nwk7wZ2uh561zkXm1R5rWtJ5ldFz-ZldtIEz3oOfKxLaRy3NMgN9kRIfIP0LgXTVLHhYvFmgqZYUGIOSIRXiH79qEKwn0cYcXmxzyirwnPSZOjacc1hw/s16000/cristian%20zanolla.png" /></a></div><br /><p>POTENZA - Due richieste di rinvio a giudizio per la tragica morte, a soli 22 anni, dell’incolpevole Cristian Zanolla. A conclusione delle indagini preliminari sul terribile incidente stradale successo il 20 luglio 2023, alle 19.30, a San Bonifacio (Vr) e costato la vita al giovane di Arcole, il Pubblico Ministero della Procura di Verona titolare del relativo procedimento penale, il dott. Carlo Boranga, ha chiesto il processo per omicidio stradale per entrambi i conducenti dei mezzi coinvolti nel sinistro, iscritti fin da subito nel registro degli indagati: L. F., 38 anni, di Lauria, in Provincia di Potenza, alla guida del furgone che ha tagliato la strada alla moto dove la vittima era trasportata, il principale responsabile, e R. P., 31anni, veronese, che guidava la due ruote: al primo il Sostituto Procuratore contesta anche l’ulteriore reato di lesioni personali stradali gravi nei confronti del trentunenne, che è sopravvissuto allo schianto ma ha riportato traumi pesanti per una prognosi superiore ai quaranta giorni.</p><p>Riscontrando l’istanza, il Gup del Tribunale scaligero, dott.ssa Maria Cecilia Vitolla, ha fissato per il 12 settembre 2024, alle 11.40, l’udienza preliminare di un processo dal quale i familiari di Zanolla, che si sono affidati a Studio3A e all’avvocato Davide Picco, del Foro di Vicenza, si aspettano giustizia.</p><p>Il sinistro è accaduto lungo la Regionale 38 “Porcilana” nei pressi del cantiere della Tav che insisteva su quella strada, è stato rilevato dai carabinieri di San Bonifacio e ricostruito nei dettagli dall’ingegner Luigi Cipriani, il consulente tecnico appositamente incaricato dal magistrato inquirente. Il quale, anche sulla scorta delle conclusioni della perizia, imputa al conducente del furgone di aver causato la morte di Zanolla e lesioni gravi a R. P., “per colpa consistita nell’essere uscito dall’area di cantiere Tav alla guida di un furgone Ford Transit immettendosi nella strada SR38 Porcilana eseguendo una manovra di svolta a sinistra in contrasto con la segnaletica orizzontale di obbligo di svolta a destra, e senza concedere la precedenza al motociclo, a cui, quindi, tagliava la strada, nonostante la presenza del segnale di Stop” per citare la richiesta di rinvio a giudizio; una serie di violazioni fatali che hanno determinato il tremendo impatto tra la moto e l’autocarro a seguito del quale Zanolla, sbalzato dal mezzo in cui era trasportato e rovinato sull’asfalto, ha riportato politraumi gravissimi, in particolare un trauma cranico, ed è deceduto praticamente sul colpo, neanche il casco, che indossava regolarmente, è bastato a salvarlo.</p><p>Ferma la schiacciante e maggioritaria responsabilità del trentottenne lucano nella causazione del sinistro, il dott. Boranga ha ritenuto di ascrivere anche al trentunenne che guidava la motocicletta, una Brutale MV Augusta, una corresponsabilità, sia pure minoritaria, nella morte del passeggero che trasportava, “per colpa consistita nel non aver rispettato il limite di velocità di 40 km/h, così impattando ad elevata velocità, a 88 km/h, contro il veicolo Ford Transit che si era immesso sulla strada provenendo dall’area di cantiere Tav alla sua destra” sempre per riportare l’atto del magistrato.</p><p>I congiunti di Cristian Zanolla per essere assistiti si sono affidati, attraverso l’Area Manager per Vicenza e Verona Alessio Rossato, a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Davide Picco, e ora si aspettano una risposta dalla giustizia penale e una condanna congrua, con particolare riferimento al conducente del furgone principale responsabile della tragedia che ha strappato loro il giovane.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-36992714895596562302024-02-26T13:35:00.005+01:002024-02-26T13:35:50.686+01:00Cocaina in viaggio verso la Basilicata: 43enne in manette<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm_BUiRF18-BnOWh7uFCZRXH2oblaneBM1mKU8Mw6PI9U9TvsvJgEqFYpY8j-0L5sGqYKWs7QF0Caxbh9SAnOpr-EEaKvlEyncFvV2lG4AVjzIZqjahkH22F4aH56sSsfUs2W7_7vLpAHEHKh6AFvj2PX9x1udpTEgaWVFWGFJngrxxRhomK0rEyi175Q/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm_BUiRF18-BnOWh7uFCZRXH2oblaneBM1mKU8Mw6PI9U9TvsvJgEqFYpY8j-0L5sGqYKWs7QF0Caxbh9SAnOpr-EEaKvlEyncFvV2lG4AVjzIZqjahkH22F4aH56sSsfUs2W7_7vLpAHEHKh6AFvj2PX9x1udpTEgaWVFWGFJngrxxRhomK0rEyi175Q/s16000/1.jpg" /></a></div><br /><p>Controllo del territorio e sicurezza sempre al centro dell’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, impegnati, grazie alla capillare presenza dei reparti dipendenti, nel delicato compito di presidio delle vie di comunicazione specie nelle zone di frontiera che delimitano i confini del potentino.</p><p>Nell’ambito di mirati servizi di contrasto anche ai reati in materia di stupefacenti svolti lo scorso fine settimana, i militari della Stazione di Muro Lucano hanno intimato l’alt al conducente di un’auto risultata provenire dalla vicina regione Campania e condotta da un 43enne della provincia di Salerno. </p><p>L’esperienza ha suggerito immediatamente ai militari dell’Arma di approfondire i controlli nei confronti dell’uomo nel corso dei quali gli hanno rinvenuto ben sei involucri confezionati artigianalmente, risultati contenere un totale di 44 grammi di cocaina allo stato puro.</p><p>Dal citato quantitativo si sarebbero potute ricavare circa 120 dosi da destinare allo spaccio sul territorio lucano.</p><p>I Carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro dello stupefacente e a dichiarare in arresto il 43enne ponendolo a disposizione della Procura della Repubblica di Potenza. In sede di convalida, il GIP del Tribunale potentino ha convalidato l’arresto dell’uomo disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua città di provenienza. </p><p>Un epilogo ben diverso da quello atteso per il 43enne salernitano, che vede i Carabinieri segnare un altro punto a favore della legalità sul territorio.</p><p>Si rammenta che, per l’arrestato, il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.</p><div><br /></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-54494054001611695612024-02-21T15:23:00.003+01:002024-02-21T15:23:29.620+01:00Matera, la Polizia di Stato conclude le indagini nei confronti di una donna indagata per furto<p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB9KNGWh1i1CSf6D926ZcvkVv_6QKNuUPofEdj1w2aRfYULUl5GifGQr00fdB-jGDt_T6DHJs04eGwE5HXj2wdnCfnbNQxlpKlI6ufq99UcsEObEgg9cXx00mo08nU0P4pXlUC0LwxJV94qInzUCHM8Gw7l3Oq8917TeE_-pp1vZduzjhib5a49kKiPfA/s1799/mini_3.%20REPERTORIO.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1799" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB9KNGWh1i1CSf6D926ZcvkVv_6QKNuUPofEdj1w2aRfYULUl5GifGQr00fdB-jGDt_T6DHJs04eGwE5HXj2wdnCfnbNQxlpKlI6ufq99UcsEObEgg9cXx00mo08nU0P4pXlUC0LwxJV94qInzUCHM8Gw7l3Oq8917TeE_-pp1vZduzjhib5a49kKiPfA/s16000/mini_3.%20REPERTORIO.jpg" /></a></div><br /><p>La Polizia di Stato di Matera ha notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di una 35enne di Altamura, indagata per furto.</p><p>I fatti risalgono al 21 ottobre dello scorso anno e dall’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, è emerso che la donna, dopo essere entrata in un negozio del centro commerciale di Borgo Venusio, si sarebbe impossessata di alcuni capi di abbigliamento, occultandoli nella sua borsa, per poi uscire senza pagare.</p><p>Il personale dell’esercizio commerciale aveva notato la donna, vestita in modo appariscente, entrare nel camerino di prova con alcuni capi di abbigliamento, per poi uscirne a mani vuote.</p><p>Avviatasi velocemente verso l’scita dal negozio, al passaggio dalla barriera antitaccheggio, questa si attivava, attirando l’attenzione della responsabile dell’esercizio commerciale. Quest’ultima invitava allora “la cliente” a fermarsi, ma poiché questa non le dava retta, cercava di fermarla, inseguendola fino al parcheggio.</p><p>La donna riusciva però a montare rapidamente sulla propria auto, una FIAT Panda bianca, e a dileguarsi.</p><p>La responsabile dell’esercizio si è allora rivolta alla Polizia di Stato, denunciando l’accaduto. Grazie alla segnalazione della donna, potevano essere avviate immediatamente le indagini, individuando la giovane donna, che non sarebbe nuova ad episodi del genere. La stessa sarebbe stata poi riconosciuta sia attraverso le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza installate all’interno del negozio, sia direttamente dalla responsabile dell’esercizio.</p><p>Il valore della merce sottratta ammonta a € 114,88.</p><p>Si rappresenta che gli accertamenti compiuti nei confronti della donna necessitano della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.</p><p><br /></p><p><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-76554699143358138052024-02-20T10:13:00.010+01:002024-02-20T10:54:08.528+01:00Incidente sulla Potenza-Melfi: 74enne si scontra il guardrail<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEybH5nbRerhFCOj9_IH8gADWycG0Skng-h-jLdOpEGaeBNhXG7UazPACE-7dSqDAwJ_EbSotcMNSU9dnVyzI7ohf9F0Wa5WaoGQwPMuXaSDSAJVXuVEZ3qVeiv2v2YDPcqdD7TF23mZqpm0kfBdR5k0UdVvc90Twr2FSutTVOHKAKmNZhJC7yVZf6_Ec/s602/incidente-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEybH5nbRerhFCOj9_IH8gADWycG0Skng-h-jLdOpEGaeBNhXG7UazPACE-7dSqDAwJ_EbSotcMNSU9dnVyzI7ohf9F0Wa5WaoGQwPMuXaSDSAJVXuVEZ3qVeiv2v2YDPcqdD7TF23mZqpm0kfBdR5k0UdVvc90Twr2FSutTVOHKAKmNZhJC7yVZf6_Ec/s16000/incidente-1.jpg" /></a></div><p>POTENZA - Un morto nella serata di lunedì 19 febbraio, in seguito ad un incidente della strava verificatosi sulla Potenza.Melfi all’altezza dell’uscita per Avigliano Scalo. Il conducente, 74 anni di Pietragalla, probabilmente colto da improvviso malore, ha perso il controllo dell’auto, una Fiat Panda, incastrandosi tra il guardrail e un muro di sostegno.</p><p>Sull’auto c’era anche la moglie che, estratta dall’abitacolo dai Vigili del Fuoco, è stata soccorsa da personale del 118. Non è in pericolo di vita. Sul posto è intervenuta la Polizia per i rilievi del caso.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-59943392668488119192024-01-29T10:51:00.005+01:002024-01-29T19:45:26.507+01:00Addio a Sandra Milo, si è spenta nella sua casa di Roma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcc-3fwHZCn1SfoQDEy5hXXGvQvDGyRQ5OZQjcQ8tliBfN2nP8iZ77iLiqRUqnvCi1Ili3ljRNuRirDSGyaSKdOhUK5zJGqNAq0n0B_D_JJRR8X0eJ3QsvRrTFGxjfSVJa5gwG5MrvQ3J6TpJrEfdtxy_ujl_8h409UM__yANh2tp9ZJAjhX5hgpMhFwY/s1200/sandra%20milo.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcc-3fwHZCn1SfoQDEy5hXXGvQvDGyRQ5OZQjcQ8tliBfN2nP8iZ77iLiqRUqnvCi1Ili3ljRNuRirDSGyaSKdOhUK5zJGqNAq0n0B_D_JJRR8X0eJ3QsvRrTFGxjfSVJa5gwG5MrvQ3J6TpJrEfdtxy_ujl_8h409UM__yANh2tp9ZJAjhX5hgpMhFwY/s16000/sandra%20milo.webp" /></a></div><p>ROMA - Il mondo dello spettacolo e del cinema piange la scomparsa di Sandra Milo, avvenuta oggi, lunedì 29 gennaio alle 08.25 del mattino, nella sua residenza romana, come desiderato dalla stessa attrice. A rendere nota la triste notizia è stata la famiglia della leggendaria interprete, che ha segnato il cinema italiano per oltre sei decenni.</p><p>Nata a Tunisi l'11 marzo 1933 con il nome di Salvatrice Elena Greco, Sandra Milo trascorse l'infanzia a Vicopisano, vicino a Pisa, per poi trasferirsi a Viareggio con la famiglia durante l'adolescenza. Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1955, affiancando Alberto Sordi nel film "Lo scapolo" di Antonio Pietrangeli. Da quel momento, la sua carriera fu un susseguirsi di successi.</p><p>Il 1959 segnò un punto di svolta con il ruolo nel film "Il generale Della Rovere" di Roberto Rossellini, dove interpretò una prostituta accanto a Vittorio De Sica. L'anno successivo, ebbe un ruolo simile in "Adua e le compagne" di Antonio Pietrangeli, e nello stesso periodo recitò in "Asfalto che scotta" di Claude Sautet, condividendo il set con Lino Ventura e Jean-Paul Belmondo. Questi film non solo consolidarono la sua carriera, ma contribuirono a definirla come una delle grandi icone del cinema italiano.</p><p>Sandra Milo ha lasciato un'eredità indelebile nell'arte cinematografica, e il suo talento e la sua presenza sul grande schermo saranno ricordati con affetto da generazioni di spettatori.</p><div><br /></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-3330023333642396412024-01-24T15:35:00.006+01:002024-01-24T19:13:58.530+01:00Matera: in manette 57enne per spaccio di droga e detenzione illegale di un fucile<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJsMqkoKrDlwfUMc8bMkUkE1WrYBZ_SaWh8PxeH1IHtfI2kRKovTDqUNdnaZKcmUfX90oxteLAMJO7OlAchU1Z0u8z1xMHVsV7VVa2IL_z6LEyz7lt4fmjQym8ooHQN5FBWkdlpgSuSuuQGrfEx983OWytrAKgRV575bj8WKnDOf5FC9W5grv1HKP5AOg/s3520/droga%20e%20fucile%20sequestrati.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1866" data-original-width="3520" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJsMqkoKrDlwfUMc8bMkUkE1WrYBZ_SaWh8PxeH1IHtfI2kRKovTDqUNdnaZKcmUfX90oxteLAMJO7OlAchU1Z0u8z1xMHVsV7VVa2IL_z6LEyz7lt4fmjQym8ooHQN5FBWkdlpgSuSuuQGrfEx983OWytrAKgRV575bj8WKnDOf5FC9W5grv1HKP5AOg/s16000/droga%20e%20fucile%20sequestrati.jpg" /></a></div>MATERA - La Polizia di Stato di Matera ha arrestato in flagranza un 57enne residente nel Capoluogo, già noto agli investigatori, per il reato ipotizzato di spaccio di sostanze stupefacenti e per detenzione illegale di arma da sparo.<p></p><p>L’abitazione dell’uomo è stata monitorata dagli agenti della Squadra Mobile nel corso di specifici servizi di osservazione, finalizzati alla repressione dei reati inerenti agli stupefacenti.</p><p>Gli operatori hanno così notato entrare nell’abitazione un soggetto, noto ai poliziotti quale assuntore di eroina. Poco dopo, nel momento in cui l’individuo stava uscendo, gli agenti sono intervenuti, cogliendo l’istante in cui stava avvenendo la cessione di un involucro, risultato contenere 4,5 gr. di eroina.</p><p>È seguita la perquisizione domiciliare, che ha consentito di sequestrare un ulteriore involucro di eroina del peso di 1,5 gr. Sono stati inoltre sequestrati un bilancino elettronico di precisione e 50 euro in contanti, ritenuti provento della cessione di stupefacente.</p><p>L’ulteriore approfondimento investigativo portava altresì al rinvenimento e sequestro di un fucile modello doppietta cal. 12, perfettamente funzionante, con matricola non presente, illegalmente detenuto dal 57enne. L’uomo è stato pertanto arrestato.</p><p>L’Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l’arresto e disposto la sua liberazione. Gli accertamenti compiuti nei confronti dell’uomo sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica nel contraddittorio con la difesa.</p><p>L’acquirente della droga è stato invece segnalato al Prefetto per l’illecito amministrativo previsto dall’articolo 75 del D.P.R. n. 309/90.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-76864163367576051032024-01-21T16:08:00.002+01:002024-01-21T16:08:42.526+01:00Ritrovato sano e salvo Giovanni Visaggi a Policoro: esito positivo nelle operazioni di ricerca<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5e5tacqB0FRW4b4oQ31VYkv2Zc_f4Ou-KZntkByp_HQ5IqfhBDVCAFzYdtdZ8Es_MBnNlaIEPjF_dVberc_Y82RbUFoYVadn_csI0pevAIwhdVOA0OR91jPrUW3sJuLmM5qIy-wuTNXhUYAETP9byLhZQNgFopZChgNrSOghE4I_cJ1mx65RLVtA-cyZj/s1600/visaggi3.PNG" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="622" data-original-width="809" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5e5tacqB0FRW4b4oQ31VYkv2Zc_f4Ou-KZntkByp_HQ5IqfhBDVCAFzYdtdZ8Es_MBnNlaIEPjF_dVberc_Y82RbUFoYVadn_csI0pevAIwhdVOA0OR91jPrUW3sJuLmM5qIy-wuTNXhUYAETP9byLhZQNgFopZChgNrSOghE4I_cJ1mx65RLVtA-cyZj/s1600/visaggi3.PNG"/></a></div>POLICORO - Giovanni Visaggi, il 54enne di Policoro di cui si erano perse le tracce dalla tarda serata di ieri, è stato ritrovato poco prima delle 20 di oggi, 20 gennaio, in una risoluzione positiva delle operazioni di ricerca.
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Le prime informazioni indicano che un cittadino avrebbe avvistato l'uomo nei pressi dei Giardini Murati, consentendo così di individuarne la posizione. Attualmente, Giovanni Visaggi si trova nuovamente nella sua abitazione, da cui era uscito intorno alle 22:30 di ieri in compagnia del suo cane. L'allarme era stato lanciato dalla famiglia poche ore dopo, quando non era rientrato.
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Le forze dell'ordine hanno lavorato diligentemente nelle operazioni di ricerca, impiegando anche le registrazioni delle telecamere presenti in città. Contestualmente, le ricerche dei cani molecolari si sono concentrate principalmente tra il museo e l'ospedale, contribuendo al ritrovamento dell'uomo.
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Il centro ricerche persone scomparse, attivato dalla Prefettura di Matera e coordinato dai carabinieri di Policoro, ha operato in stretto coordinamento con i vigili del fuoco, dimostrando un efficace sforzo congiunto nel garantire il successo delle operazioni di ricerca.
Giornale di Pugliahttp://www.blogger.com/profile/11937348189730555432noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-51689644326850955962024-01-17T11:13:00.002+01:002024-01-17T11:13:20.739+01:00Carceri: 614 aggressioni e 2.877 resistenze e ingiurie a p.u. in 4 mesi<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJTCdCjRUbs3Mgr6Ernafm-sxfjoYVwqxm_REjsw5EwvQoUjH2jDkdhMHCZZ8BnRqPI6NSmI8qpDmYgdq6eeV53qhzdt2M_9hBVV9lyB8hHMCJKiIleE0WW3y3_d1MWihY7LOTXvJZY9b8RVPp9mutfmLt0Q0o1L6r-BHk3oohIwZPdOnkFCk5UPRV5CQ/s259/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="194" data-original-width="259" height="554" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJTCdCjRUbs3Mgr6Ernafm-sxfjoYVwqxm_REjsw5EwvQoUjH2jDkdhMHCZZ8BnRqPI6NSmI8qpDmYgdq6eeV53qhzdt2M_9hBVV9lyB8hHMCJKiIleE0WW3y3_d1MWihY7LOTXvJZY9b8RVPp9mutfmLt0Q0o1L6r-BHk3oohIwZPdOnkFCk5UPRV5CQ/w739-h554/download.jpg" width="739" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(Pixabay)</td></tr></tbody></table><br /><p>''Secondo i dati censiti dall’Ufficio Attività Ispettiva e di Controllo del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nei soli ultimi quattro mesi dell’anno appena trascorso ben 614 sono state le aggressioni dei detenuti nei confronti di appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria. Per esse, 137 sono stati i poliziotti/e che hanno riportato oltre 8 giorni di prognosi e 44 coloro che si sono visti prescrivere periodi di guarigione maggiori di 20 giorni. Negli stessi mesi, 2.877 sono stati i casi di resistenza e ingiuria a pubblico ufficiale nelle carceri. In media, si contano oltre 5 aggressioni e 24 casi di resistenza e ingiuria ogni singolo giorno. In particolare, si sono registrate 82 aggressioni in Lombardia, 75 in Piemonte-Valle d’Aosta-Liguria, 72 in Sicilia, 71 nel Lazio-Abruzzo-Molise, 58 in Veneto-Trentino-Friuli, 53 in Campania, 52 in Emilia R.-Marche, 50 in Toscana-Umbria, 44 in Puglia-Basilicata, 40 in Calabria e 17 in Sardegna. Se si pensa che ciò si perpetra laddove pure attraverso l’esempio e la pratica della legalità si dovrebbe rieducare il reo, secondo il dettato costituzionale, appare evidente il paradosso di luoghi che non assolvono a nessuna della loro funzione e generano altri crimini oltre che degrado, sofferenza e morte”</p><p>Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.</p><p>“A pagare le spese di tutto ciò, oltre ai reclusi e agli operatori penitenziari che scontano le pene dell’inferno per la sola ‘colpa’ di essere al servizio dello Stato, sono la stessa collettività e l’intero Paese la cui civiltà, se va comparata con quella delle sue carceri, si ritrova a livelli davvero poco gratificanti. In altri termini, per le prigioni attuali si pone in dubbio lo stesso presupposto giuridico al loro mantenimento”, argomenta il Segretario della UILPA PP.</p><p>“Difronte a questo quadro, il Governo Meloni prenda compiutamente atto della strisciante emergenza, fatta anche di sovrappopolamento detentivo, con circa il 130 per cento di presenze in più rispetto ai posti effettivamente disponibili, ma con punte di oltre il 200 per cento, e di penuria di operatori, alla sola Polizia penitenziaria servirebbero rinforzi per almeno 18mila unità, e vari un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni straordinarie, con procedure accelerate, e il deflazionamento della densità detentiva pure attraverso una gestione esclusivamente sanitaria dei detenuti malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti. Parallelamente, il Parlamento vari una legge delega per la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria”, conclude De Fazio.</p><p><br /></p><p> </p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-53515662113763503832024-01-12T11:41:00.003+01:002024-01-12T11:41:30.815+01:00Matera, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna: in manette 28enne<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN-5C6yLakzxKSlb0dv_q9iEbT7NFKByOb451epOU2pI9B2-oGXX2lPCMes25OTMPCrIotfO0rxqhKeX_dz2NC9-8dFxS8rCZA9yc9J7ozxc9u1yhZMeIBTlb8qf-8_hRuykrJq6OtJVIiHGjgHMuJtUodNmnozZo_n4ORQ7d4-doogVeUTzZlwl9kJGQ/s3826/Questura%20Matera%201.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2450" data-original-width="3826" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN-5C6yLakzxKSlb0dv_q9iEbT7NFKByOb451epOU2pI9B2-oGXX2lPCMes25OTMPCrIotfO0rxqhKeX_dz2NC9-8dFxS8rCZA9yc9J7ozxc9u1yhZMeIBTlb8qf-8_hRuykrJq6OtJVIiHGjgHMuJtUodNmnozZo_n4ORQ7d4-doogVeUTzZlwl9kJGQ/s16000/Questura%20Matera%201.jpg" /></a></div><br /><p>La Polizia di Stato di Matera ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, disposta dal Gip del Tribunale di Matera nei confronti di una 28enne residente nel brindisino. Atti persecutori e lesioni personali, commessi nei confronti della donna con cui era precedentemente legata sentimentalmente, sono i reati ipotizzati, nelle forme aggravate, nei confronti della donna.</p><p>Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, hanno fatto emergere che la donna avrebbe commesso una serie di plurime e annichilenti condotte persecutorie, attraverso le quali avrebbe fortemente condizionato le abitudini di vita della vittima e dei suoi parenti, sino a giungere a impedirle di effettuare qualunque genere di libera scelta, nel corso delle minimali ed ordinarie abitudini di vita.</p><p>Innumerevoli gli episodi in cui l’indagata avrebbe fatto intendere alla malcapitata di conoscere i luoghi in cui si trovasse, ad esempio inviandole un sms con cui le faceva capire che la stesse osservando e tenendo d’occhio.</p><p>Ma non è tutto. Oltre ad inviarle numerosi messaggi dai contenuti dispregiativi e minatori, avrebbe anche effettuato diverse telefonate. In un’occasione, dopo aver atteso l’uscita da casa dell’ex compagna, avrebbe iniziato a pedinarla, per poi afferrarla alle spalle, strattonandole il braccio per provare a convincerla ad affrontare il fatto che l’avesse denunciata alla Polizia di Stato. In quella circostanza, la vittima rimediò lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.</p><p>Le successive indagini, condotte dagli operatori della Squadra Mobile specializzati nei reati contro la persona ed in danno di minori, hanno confermato quanto dichiarato dalla donna.</p><p>A seguito del provvedimento del Giudice, la 28enne dovrà mantenere una distanza di 500 metri dalla donna, dalla sua abitazione e da quella dei genitori di quest’ultima, ubicate a Matera.</p><p>Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa dell’indagata.</p><p><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-66097930384279247002024-01-04T11:14:00.004+01:002024-01-04T20:04:14.028+01:00Ricettazione e porto abusivo di armi, potentino arrestato dai Carabinieri<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA-ULLmPdtsmPT9eXWG1W0L9be9-YfCc7LJnHTYuejFIa4B0_X1RmDWcVy1y8QPzXJwSMmUYODo7GtICnyjthHr9BsQcXnSm74slpLoN6eBd0Z7eCIBnt5A9bOzGt42_MC9BCfMnqxqOHRh1rvCymUDG71aq_FxBPTl04OhOOgw32rDmjg2nnm7M2_i4A/s622/carabinieri-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="506" data-original-width="622" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA-ULLmPdtsmPT9eXWG1W0L9be9-YfCc7LJnHTYuejFIa4B0_X1RmDWcVy1y8QPzXJwSMmUYODo7GtICnyjthHr9BsQcXnSm74slpLoN6eBd0Z7eCIBnt5A9bOzGt42_MC9BCfMnqxqOHRh1rvCymUDG71aq_FxBPTl04OhOOgw32rDmjg2nnm7M2_i4A/s16000/carabinieri-1.jpg" /></a></div><p></p><p>POTENZA - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, a seguito degli accertamenti scaturiti all’indomani del danneggiamento di un cartello stradale collocato sulla SS407, all’incrocio dell’uscita Basentana direzione Avigliano, attinto da 27 colpi, verosimilmente sparati da un arma ad aria compressa, hanno proceduto a rintracciare e fermare un giovane trentacinquenne del capoluogo che andava in giro, per le vie del capoluogo, armato di coltello da guerriglia tattico, con frangivetro e lama di oltre 7,00 cm.</p><p>Lo stesso, una volta bloccato, è stato sottoposto a perquisizione prima personale e veicolare, successivamente domiciliare.</p><p>L’attività di polizia giudiziaria ha permesso di constatare che l’uomo fosse in possesso di numerosi coltelli da guerra, un tomahawk, dei fucili e delle pistole ad aria compressa, ad alto potenziale lesivo, munizioni per carabina winchester, un porta placca con distintivo ritraente l’emblema dell’Arma dei Carabinieri, un paio di manette, un berretto con la scritta Carabinieri e due fregi originali per copricapo di ordinanza della Polizia Penitenziaria, il tutto illegalmente detenuto perché non di libera vendita.</p><p>Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-47687861941101434652023-12-03T11:11:00.004+01:002023-12-04T00:02:15.256+01:00Truffe a Potenza, cinque arresti in pochi giorni<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6-EA8HgM8leOsoaOUviq0v0OoB1Oo2Rz_fC0af_48BBwQFn5ax7rBp2KMCk5KR6E-pXt9A5rTsp8Hau-oS58CDRmHYvgPyDqVFsm4igT3Kaygx4Ep5QPhYQMslUPxKr-M2_IjRdUcDdf6FwtKH0uwODyZFa71fph4jWrcJRt-aB2PVCK2ZveU2My6v_Q/s660/truffa6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="660" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6-EA8HgM8leOsoaOUviq0v0OoB1Oo2Rz_fC0af_48BBwQFn5ax7rBp2KMCk5KR6E-pXt9A5rTsp8Hau-oS58CDRmHYvgPyDqVFsm4igT3Kaygx4Ep5QPhYQMslUPxKr-M2_IjRdUcDdf6FwtKH0uwODyZFa71fph4jWrcJRt-aB2PVCK2ZveU2My6v_Q/s16000/truffa6.jpg" /></a></div><p></p><p>POTENZA - Per una serie di truffe ai danni di persone, soprattutto anziani, residenti nel capoluogo lucano, nelle ultime settimane la Procura di Potenza, nel contesto delle attività continuamente svolte in collaborazione con la Polizia Giudiziaria per contrastare il grave fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti vulnerabili ed anche al fine di rappresentare all’opinione pubblica sia il grave pericolo rappresentato da tali reati, ha chiesto e ottenuto l’arresto di cinque persone (tra carcere e domiciliari), tutte residenti nel Napoletano.</p><p>Per consentire a tutte le famiglie lucane di prendere le opportune misure precauzionali, si comunica quanto segue.</p><p>Che lo scorso 9 novembre 2023, su disposizione di questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Potenza ha tratto in arresto, a Napoli, Massimiliano D’Ascia (52enne) e Raffaele Criscuolo (35enne), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio in quanto gravemente indiziati di essere gli autori di diversi furti perpetrati con 1 utilizzo della tecnica della “gomma bucata” e dei successivi prelievi fraudolenti con riutiltzzo delle carte bancomat delle vittime. I fatti risalgono a marzo ed a luglio e si sono verificati nei pressi di un noto supermercato di Potenza.</p><p>In particolare, gli arrestati, dopo aver forato uno pneumatico di un’auto in sosta nel parcheggio del centro commerciale, attendevano che la stessa ripartisse e la seguivano a breve distanza. Infine, quando la vittima si fermava dopo poche centinaia di metri persostituire la mota o sempHcemente per constatare il danno, gli arrestati riuscivano ad impossessarsi della borsa poggiata sui sedili dalle vittime, sfruttando la loro distrazione. Oltre a impossessarsi del denaro contante presente nella borsa, effettuavano anche dei prelievi con le carte bancomat delle vittime.</p><p>Ai fini dell’individuazione dei soggetti gravemente indiziati (per cui vale comunque la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna) è stata determinante 1 analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e le successive attività svolte con la collaborazione di altre Questure.</p><p>Che lo scorso 22 novembre, su disposizione di questo Ufficio, la Squadra Mobile ha tratto in arresto, a Napoli, il trentaduenne Francesco Basile, in esecuzione di ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio , in quanto ritenuto gravemente indiziato di una tuffa aggravata consumata, lo scorso settembre, in danno di una donna novantenne di Potenza.</p><p>Nell’occasione, l’indagato, sulla base delle risultanze dell’investigazione risultava che is era introdotto nell’abitazione dell’anziana e, prospettandole al falsa circostanza che li nipote stesse per subire una denuncia, l’aveva convinta a consegnargli ben 5500 euro ni contanti. Le immediate indagini, svolte dagli investigatori dela Polizia di Stato, hanno consentito di individuare l’indagato che, tra l’altro, appena due giorni dopo al commissione del delitto, era stato arrestato in flagranza, sempre dalla Squadra Mobile e dalla Volante, per un ulteriore analogo episodio.</p><p>Che li 24 novembre, aMarano di Napoli, su ordine di questa Procura e aseguito dele indagini svolte dall’UPGSP della Questura di Potenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano – Villaricca ha eseguito l’ordinanza emessa dal GIP ni sede, su richiesta di questo Ufficio con cui è stata applicata al misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del diciannovenne Manzo Ciro.</p><p>II giovane è gravemente indiziato delitto di truffa aggravata, poiché, ol scorso 10 novembre, approfittando dell’età della persona offesa – una donna ultranovantenne di Potenza – al convinceva del fatto che al figlia era stata coinvolta in un grave incidente stradale e, quindi, si faceva consegnare al somma di 2265 euro per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima.</p><p>Qualche ora dopo aver commesso il fatto, veniva fermato, abordo di un taxi, da una Volante e, ni considerazione dei precedenti di polizia a suo carico, del fatto che si mostrava particolarmente nervoso e che non riusciva a dare una valida spiegazione circa al propria presenza a Potenza, veniva sottoposto a perquisizione al termine della quale i poliziotti rinvenivano, all’interno di uno zaino, la somma di euro 2.265 contenuta in una busta da lettera bianca, riportante il nome di una donna.</p><p>L’anziana signora riconosceva, senza ombra di dubbio, la busta come quella nella quale aveva riposto li denaro consegnato al truffatore e sulla quale aveva scritto, di suo pugno, li nome dela figlia e riconosceva, inoltre, nell’indagato al persona a cui aveva consegnato li denaro.Il denaro veniva immediatamente restituito alla donna.</p><p>La sera del 9 novembre 2023, in Potenza, personale della Squadra Mobile e dell’UPGSP ha arrestato ni flagranza un ventenne, residente a Napoli, in quanto indiziato di una truffa ni danno di una signora ultraottantenne di Potenza, commessa con al tecnica del “finto nipote”. Nel caso specifico, al vitima era convinta di essere la telefono con suo nipote che si trovava ni difficoltà economiche ed aveva urgente bisogno di denaro.</p><p>L’anziana aveva quindi preso alcuni gioielli e 5.250 euro ni contanti e il aveva consegnati ad un soggetto che si era presentato ala porta come un caro amico di suo nipote. Ai fini dell’individuazione dell’ indagato èstata determinante al tempestività della telefonata fatta al “113” da un parente dell’anziana donna e al testimonianza resa da una persona del quartiere, che aveva visto un giovane ragazzo scendere da un taxi e is era insospettita.</p><p>La conseguente attività svolta dala Squadra Mobile di Potenza – con al stretta collaborazione della Centrale Operativa della Questura – aveva consentito di bloccare l’autore del reato a bordo di un treno che era ormai giunto in provincia di Salerno e di recuperare tutta al refurtiva. Infatti, nella stessa serata, i gioielli e i 5.250 euro in contanti sono stati riconsegnati alla vittima del reato.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-4096457514533481032023-11-27T20:37:00.003+01:002023-11-27T20:37:12.284+01:00Polizia di Stato di Matera: eseguito divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWBpqj84ju-HcEPINei0uvqNypxKNBUMqH5zBhY5LJhKRw-Mr4MBVKOBTYCD_GG-26ZywFseu9HQQC4UXnBw3va9jztcJcBPWSAROOR9UKTWIPekUlqTIND2eDVQquaifa_rf47lOkUfm2LXHiZtFDXTpmPjDhRDHbmysht0xqomkcjiqtRztFnis8hv4/s1719/IMG-4793.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="1719" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWBpqj84ju-HcEPINei0uvqNypxKNBUMqH5zBhY5LJhKRw-Mr4MBVKOBTYCD_GG-26ZywFseu9HQQC4UXnBw3va9jztcJcBPWSAROOR9UKTWIPekUlqTIND2eDVQquaifa_rf47lOkUfm2LXHiZtFDXTpmPjDhRDHbmysht0xqomkcjiqtRztFnis8hv4/s16000/IMG-4793.jpg" /></a></div><br /><p></p><p>La Polizia di Stato di Matera ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, disposta dal Gip del Tribunale di Matera nei confronti di un 32enne residente nel capoluogo. Maltrattamenti in famiglia aggravati e continuati ed atti persecutori, commessi nei confronti della propria moglie alla presenza della figlia neonata, sono i reati ipotizzati nei confronti dell’uomo.</p><p>Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, hanno fatto emergere che l’uomo avrebbe più volte maltrattato sia fisicamente sia psicologicamente la moglie. I maltrattamenti, realizzati sin dal matrimonio, sarebbero proseguiti quando la donna era incinta e anche dopo la nascita della figlia della coppia. Innumerevoli gli episodi, raccontati dalla donna, in cui il marito, nel corso di litigi determinati da futili motivi, l’avrebbe offesa con ingiurie ed epiteti vari, le avrebbe augurato la morte e l’avrebbe minacciata.</p><p>Nel corso di questi litigi, l’uomo avrebbe a volte scagliato oggetti e suppellettili per terra o contro le mura di casa. Durante un litigio, il 32enne avrebbe lanciato un materasso addosso alla donna, per poi lanciarle il cellulare sul volto.</p><p>Ma non è tutto. Le minacce di morte sarebbero state poi estese anche al padre della donna, giunto a Matera da fuori provincia per stare vicino alla figlia, avendo compreso le intollerabili vessazioni che la stessa stava subendo dal marito.</p><p>Nel mese di luglio 2023, durante l’ennesimo litigio, avvenuto mentre i coniugi erano in auto, in preda ad uno scoppio di ira, l’uomo avrebbe staccato lo specchietto retrovisore e lo avrebbe tirato contro il parabrezza della propria autovettura, mentre guidava.</p><p>Secondo quanto denunciato dalla donna, le condotte persecutorie sarebbero proseguite anche dopo la separazione, chiesta dalla donna qualche mese dopo: nonostante la convivenza fosse cessata, il marito le avrebbe chiesto insistentemente di ritornare insieme, con numerose chiamate e messaggi WhatsApp, dicendole di amarla ancora; ai rifiuti della donna, l’indagato avrebbe minacciato di morte lei e suo padre, generando nella vittima un concreto timore per la propria incolumità e per quella del suo genitore.</p><p>Infine, una mattina di ottobre, l’uomo si sarebbe recato presso la ludoteca frequentata dalla figlia della coppia, proferendo nuovamente minacce di morte nei confronti della moglie e del padre di lei. Solo a seguito di quest’ultimo episodio, la donna, che fino ad allora non aveva mai denunciato, ha chiamato il 113, raccontando agli Agenti tutto quanto le era successo nel corso degli anni.</p><p>Le successive indagini, condotte dagli operatori della Squadra Mobile specializzati nei reati contro la persona ed in danno di minori, hanno confermato quanto dichiarato dalla donna.</p><p>A seguito del provvedimento del Giudice, il 32enne dovrà mantenere una distanza dalla donna non inferiore a 100 metri e dovrà astenersi dal comunicare con lei, con qualsiasi mezzo.</p><p>Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa dell’indagato.</p><p>La Questura di Matera invita le vittime a denunciare simili situazioni alle Forze di polizia, che possono intervenire in loro aiuto e porre fine alle violenze subite.</p><p>Si coglie l’occasione, infine, per ricordare che gli episodi di violenza domestica possono essere segnalati anche attraverso l’App della Polizia di Stato YOUPOL, inviando segnalazioni (video, audio, immagini e testo). Di recente, l’applicativo è stato implementato nelle funzionalità, così da permettere una maggiore interazione tra la sala operativa della Questura e il segnalante. Le vittime di violenza di genere possono anche nascondere l’attività svolta con l’App, in modo tale da non rischiare di essere scoperte se qualcuno si impossessa del loro dispositivo elettronico per “curiosare”.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-83158821603508507892023-11-17T20:23:00.003+01:002023-11-17T20:23:29.151+01:00Ragazzi scomparsi: in un video l'aggressione a Giulia<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1nQElsjYs8TDPgLSI4tn10d_s5VdSP4-2UTUqncT78FzLEpOAzxqGDc1j2CirDxYkI00iv5f2UAZu9LSMTPG7r8HDmRa0VCSv-i9wBRc2acEQrn8FUdx43VE8Tnm3Q-l4JuOf80-HoiisqXpBo1IHXSc-7QW9KWu2Vx4WG0Wmfxc8PMgoZ5BlrrWJ5Cg/s900/turetta.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1nQElsjYs8TDPgLSI4tn10d_s5VdSP4-2UTUqncT78FzLEpOAzxqGDc1j2CirDxYkI00iv5f2UAZu9LSMTPG7r8HDmRa0VCSv-i9wBRc2acEQrn8FUdx43VE8Tnm3Q-l4JuOf80-HoiisqXpBo1IHXSc-7QW9KWu2Vx4WG0Wmfxc8PMgoZ5BlrrWJ5Cg/s16000/turetta.jpeg" /></a></div><p></p><p>VENEZIA - Le ricerche per Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati veneti scomparsi il 11 novembre, entrano nel sesto giorno con nuovi sviluppi e interrogativi crescenti. Le forze dell'ordine continuano a scandagliare il territorio, dalla Val Pusteria al lago di Bercis, mentre emergono dettagli inquietanti.</p><p>Filippo Turetta è stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio in seguito alla denuncia di scomparsa dei due giovani. La Procura ha dichiarato che l'iscrizione è avvenuta "al primo esito" degli accertamenti su eventuali responsabilità penalmente rilevanti.</p><p>Oggi è emerso un breve video datato 11 novembre, in cui Turetta sembra aggredire Giulia Cecchettin e successivamente carica la ragazza, ferita, nella sua auto. Le immagini, provenienti da telecamere di sicurezza a Fossò (Venezia), sono state riprese sulla stessa strada dove era stato recuperato materiale biologico nei giorni precedenti.</p><p>I carabinieri hanno perquisito la casa di Turetta a Torreglia (Padova), acquisendo materiale informatico utile per le indagini. Nel frattempo, sono stati ritrovati capelli sull'asfalto nella zona industriale di Fossò, distante sei chilometri dal parcheggio di Vigonovo, dove i due ragazzi sono stati uditi litigare la sera della scomparsa.</p><p>Presunte macchie di sangue erano state repertate in loco il 12 novembre, e il materiale biologico recuperato sarà ora analizzato nei laboratori del Ris dei Carabinieri per confrontarlo con il DNA dei giovani scomparsi.</p><p>La prima immagine dell'auto di Turetta, in movimento fino al 13 novembre, è stata diffusa dal sistema di controllo delle targhe a Zero Branco, nel Trevigiano. La vicenda continua a suscitare preoccupazione e l'attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini che cercheranno di gettare luce su questa misteriosa scomparsa.</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-1608876367483249592023-11-13T20:58:00.001+01:002023-11-13T20:58:01.193+01:00Matera: maltrattamenti e sequestro di persona, in manette 43enne albanese <p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Pzac4huj_diPILA0WojPaiF1e1H-kRq1C2fCMBRKNn8eBG4pehlKP4qNAgjcj1L9XTywEQ4-vf07zSz0twmiOTyUwxvD-CRX0gTEcUEbHvC7ZgJWYk2CQXDQXh44Mw8NtONY9ksWhf30GTYAfULklVfl7UomXr2qNpFKfuhTfWq8dTEOTNNb9cHysGg/s1024/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Pzac4huj_diPILA0WojPaiF1e1H-kRq1C2fCMBRKNn8eBG4pehlKP4qNAgjcj1L9XTywEQ4-vf07zSz0twmiOTyUwxvD-CRX0gTEcUEbHvC7ZgJWYk2CQXDQXh44Mw8NtONY9ksWhf30GTYAfULklVfl7UomXr2qNpFKfuhTfWq8dTEOTNNb9cHysGg/s16000/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO.jpg" /></a></div><br /><p>La Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, disposta dal Giudice delle Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di un 43enne albanese, regolare sul territorio italiano e residente in una frazione di Bernalda. L’ipotesi di reato nei suoi confronti è di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della moglie e di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona nei confronti della figlia, minorenne, della donna.</p><p>Già lo scorso anno, l’uomo era stato denunciato dalla coniuge connazionale per reati contro la persona ed erano state eseguite misure cautelari a suo carico.</p><p>Dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, è emerso che, a distanza di qualche mese, i due coniugi avevano ripreso a convivere, ma ben presto l’uomo avrebbe ricominciato a maltrattare la moglie: tra le mura domestiche, si sarebbero consumate ingiurie, violenze, sia psicologiche sia fisiche, minacce di morte. In una circostanza sarebbe stata anche costretta con violenza a subire atti sessuali non consenzienti.</p><p>Quando lo scorso mese di giugno, a seguito di un altro acceso litigio, la moglie gli avrebbe detto di voler chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, per tutta risposta il marito le avrebbe sottratto il telefono e avrebbe rinchiuso la donna nella stanza da letto insieme alla figlia di otto anni, fino alla mattina successiva.</p><p>Anche la bambina sarebbe stata vittima di offese, ingiurie e percosse; in un caso, sarebbe stata lasciata in lacrime nel garage dell’abitazione, con un piede legato ad uno scaffale.</p><p>Soltanto a fine ottobre, all’esito dell’ennesimo litigio, la donna ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato, dopo che l’uomo ha tentato di scagliarsi contro di lei, minacciandola di portare via la figlia più piccola, nata dalla loro relazione.</p><p>Ricevuta la denuncia, gli agenti della Squadra Mobile hanno immediatamente attuato la procedura del “Codice Rosso” e, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, hanno affidato alla donna entrambe le figlie minori, collocandole in altra abitazione.</p><p>La gravità dei reati che sarebbero stati commessi dall’uomo, come emerso dalle attività d’indagine, unitamente alla necessità di evitare che lo stesso reiterasse le azioni violente nei confronti della moglie, hanno indotto il G.I.P. a emettere il provvedimento restrittivo della libertà personale. Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. </p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-72573381502254592402023-11-12T20:45:00.002+01:002023-11-12T20:45:35.609+01:00 Incidente SS598, Cavallo (Cisl): «Troppi incidenti in itinere, potenziare i trasporti pubblici per i pendolari»<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ucUU1-ZgDaDV8zbpcV8xeNec2BGwps9rzTorwuqO0TWA4L2m-7vBC4mgfLw5un5TVTmRnlaW5zA-Ufy6xGSSss6op-zguW2ZUJFY2lm0mvHVvE_T_9x3j4e01eI_d3KfHJ-5bUlXAtETqSFzwu7grNsIFgjW5KrnSHs-BYoOtHB7a2N9niJEmsXtQTE/s300/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="396" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ucUU1-ZgDaDV8zbpcV8xeNec2BGwps9rzTorwuqO0TWA4L2m-7vBC4mgfLw5un5TVTmRnlaW5zA-Ufy6xGSSss6op-zguW2ZUJFY2lm0mvHVvE_T_9x3j4e01eI_d3KfHJ-5bUlXAtETqSFzwu7grNsIFgjW5KrnSHs-BYoOtHB7a2N9niJEmsXtQTE/w708-h396/download.jpg" width="708" /></a></div><br /><p>POTENZA – «L’ennesimo incidente mortale in itinere deve richiamare tutte le istituzioni locali ad una presa di coscienza e di responsabilità affinché non accadano altri episodi dal tragico epilogo come quello di questa mattina. In attesa di capire l’esatta dinamica e le circostanze dell’incidente, c’è un tema che è quello della carenza dei trasporti al servizio delle aree industriali della regione, specie nei fine settimana, che costringe tanti lavoratori ad utilizzare la propria auto per raggiungere il posto di lavoro. Da tempo come Cisl sosteniamo la necessità di ridisegnare la mappa del trasporto pubblico regionale intensificando le linee al servizio dei pendolari e creando punti di interscambio per facilitare la mobilità dalle aree interne verso le aree industriali. </p><p>Nei prossimi giorni solleciteremo una riflessione in tal senso con l’assessore regionale ai trasporti Dina Sileo e le amministrazioni provinciali». È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo a seguito dell’incidente stradale che questa mattina è costata la vita ad un giovane operaio sulla fondovalle dell’Agri. </p><p><br /></p><p> </p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-37967691013044849792023-11-12T11:40:00.005+01:002023-11-12T11:40:23.658+01:00Sfruttamento dell’immigrazione: operazione “Ghost Work” della Polizia di Stato di Matera<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhngZBxO6TXV0Ts2xLTabW16PCFem1x5EFz6QsXtEwVDq8wDL2EurGTxVMntZO8J3xKFmb7QbrvtymRLvFVFhMERDav8CVwB3x1nHRF6TcTBl0lp4UMj6ByelbXIMzKbPW8o0AZBtShgX-2Bo0Tr6lwAV2Bg-FzeS7lR8OkCBf2bIdEvrnJiSsL4vF8v_o/s1024/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhngZBxO6TXV0Ts2xLTabW16PCFem1x5EFz6QsXtEwVDq8wDL2EurGTxVMntZO8J3xKFmb7QbrvtymRLvFVFhMERDav8CVwB3x1nHRF6TcTBl0lp4UMj6ByelbXIMzKbPW8o0AZBtShgX-2Bo0Tr6lwAV2Bg-FzeS7lR8OkCBf2bIdEvrnJiSsL4vF8v_o/s16000/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO.jpg" /></a></div><br /><p>La Polizia di Stato di Matera ha partecipato all’operazione “Ghost Work”, finalizzata al contrasto del fenomeno dello sfruttamento dell’immigrazione, promossa in ambito nazionale ed eseguita ieri in 8 province. La Provincia di Matera, come le altre interessate dall’operazione, è stata scelta per le peculiarità del settore produttivo, che si presta all’abuso dell’utilizzo di manodopera straniera.</p><p>Gli operatori della Questura di Matera (in servizio presso Squadra Mobile, Commissariati di Policoro e Pisticci, Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed Ufficio Immigrazione), coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Basilicata”, oltre che da personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza – Matera, del Dipartimento Prevenzione Salute Umana, dell’Unità Operativa Medicina e Sicurezza sul Lavoro dell’A.S.M. di Matera e della Vigilanza Regionale I.N.P.S. – Regione Basilicata, hanno proceduto al controllo di 4 aziende, delle quali 3 intestate a cittadini cinesi e situate nella zona artigianale di Matera (salottifici), 1 intestata a cittadini italiani e situata a Policoro (azienda agricola).</p><p>All’interno delle aziende sono stati complessivamente controllati 90 lavoratori, di cui 67 extracomunitari, 10 rumeni e 13 italiani.</p><p>Ai titolari di tutte e 4 le aziende controllate sono state contestate diverse violazioni amministrative, inerenti sia la normativa sul lavoro sia la sicurezza sui luoghi di lavoro, di seguito meglio specificate: art. 22 del d. lgs. 151/2015 (manodopera irregolare), art. 39 del d. l. 112/2008 (infedeli registrazioni a libro unico di più di nr. 5 lavoratori), legge 4/1953 (mancata consegna prospetti paga), art. 18, co. 1, l. B (visite mediche scadute); per alcuni lavoratori, è stato riscontrato l’omesso versamento contributivo (INPS) ed assicurativo (INAIL) da parte delle aziende, ed azionata la procedura di recupero.</p><p>A seguito della constatazione di tali violazioni, nei confronti di 2 aziende è stata disposta la sospensione dell’attività, in quanto la manodopera irregolare era superiore al 10% di quella complessivamente impiegata (art. 14 d.lgs. 81/2008).</p><p>I titolari di due salottifici sono stati denunciati in stato di libertà per la mancanza di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori (art. 18, co. 1, lett. F, d. lgs. 81/2008), inidoneità di macchine utensili (art. 63, co. 1, d. lgs. 81/2008), violazioni inerenti gli ambienti di lavoro (art. 64, d. lgs. 81/2008), mancanza di formazione da parte dei lavoratori (art. 37, d.lgs. 81/2008). </p><p>Inoltre, all’interno dell’azienda agricola di Policoro sono stati rinvenuti dei containers, all’interno dei quali abitavano i dipendenti rumeni senza il rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Pertanto, i due titolari dell’azienda sono stati denunciati in stato di libertà ai sensi dell’art. 64, co. 1, lett. A ed E, d. lgs. 81/2008, con conseguente sequestro penale di parte dell’azienda. </p><p>Due extracomunitari sono stati accompagnati in Questura per accertamenti legati alla verifica della loro regolarità sul territorio nazionale.</p><p>Sempre nel corso della stessa operazione, un italiano ed una nigeriana residenti a Napoli sono stati denunciati in stato di libertà dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, per una truffa on line ai danni di un residente di Matera.</p><p>Infine, sono state identificate 3 donne extracomunitarie, esercenti la prostituzione in abitazioni di Matera: è attualmente al vaglio la posizione dei locatari delle predette abitazioni.</p><p>Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. </p><p><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-22931097963496395262023-11-08T14:04:00.002+01:002023-11-08T14:04:06.608+01:00Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce: arrestato un uomo<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20Zv3LYtnnATrSkVZ7YpaDA3MmcaVa2ulvOtLWrOii7G1KKk8K1r-A7p5qV51pVCg2BKplFkbHLRknSyE0IOI-ulHAkUHErqcIexqZDv6_JFdnbWKsIrrfbt7QbBLrXnhs8KQCzwjNyOO4D9ELPvdrbWjDytjvfaRZV7Zd7zz3tDqqjhH9zQdy_b_t1E/s781/Polizia%20e%20Carabinieri%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="459" data-original-width="781" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20Zv3LYtnnATrSkVZ7YpaDA3MmcaVa2ulvOtLWrOii7G1KKk8K1r-A7p5qV51pVCg2BKplFkbHLRknSyE0IOI-ulHAkUHErqcIexqZDv6_JFdnbWKsIrrfbt7QbBLrXnhs8KQCzwjNyOO4D9ELPvdrbWjDytjvfaRZV7Zd7zz3tDqqjhH9zQdy_b_t1E/s16000/Polizia%20e%20Carabinieri%20(1).jpg" /></a></div><br /><p>MATERA - La Polizia di Stato ed i Carabinieri di Matera, a seguito di un intervento congiunto, hanno arrestato in flagranza un uomo, di nazionalità tunisina e regolare sul territorio italiano. Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce gravi e danneggiamento aggravato sono i reati ipotizzati nei suoi confronti.</p><p>Gli equipaggi della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera, insieme ai militari del Nucleo Operativo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri, sono prontamente intervenuti nei pressi di una struttura di accoglienza di questo capoluogo: era stata segnalata la presenza del marito di una donna, lì ospitata in seguito all’avvio di indagini per maltrattamenti in famiglia, commessi nei confronti della moglie.</p><p>L’uomo non avrebbe dovuto essere a conoscenza del luogo di permanenza della moglie, per motivi di sicurezza di quest’ultima. Tuttavia, si era presentato all’ingresso della struttura, richiedendo insistentemente di vedere la donna. Quando la Centrale Operativa della Questura di Matera ha inviato il personale in servizio di controllo del territorio, l’uomo si era già allontanato. Ciò nonostante, il tempestivo arrivo degli agenti ha consentito di avviare immediatamente le ricerche, intercettandolo nelle vicinanze della struttura.</p><p>Così, una volta che gli operatori lo hanno invitato a recarsi in Questura, per svolgere ulteriori accertamenti, l’uomo ha opposto una strenua resistenza, cercando di colpire gli agenti delle volanti, non riuscendoci solo grazie alla ferma reazione di questi ultimi. A quel punto, l’uomo è riuscito nuovamente a darsi alla fuga, costringendo gli agenti a riprendere le ricerche, con l’ausilio di un equipaggio della Squadra Mobile.</p><p>Dopo essere stato nuovamente individuato ed inseguito a piedi, lo straniero ha iniziato a lanciare delle pietre in direzione delle forze di polizia, attingendo un operatore al volto. La sassaiola è durata poco, in quanto è stato finalmente bloccato ed ammanettato. Ma, come se non bastasse, sono continuate le minacce, gli insulti e i tentativi di colpire gli agenti con calici e pugni. Successivamente, sono state anche danneggiate l’autovettura di servizio dei Carabinieri ed una porta di un locale della Questura.</p><p>L’uomo è stato dichiarato in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, condotto presso la Casa Circondariale di Matera, in attesa del giudizio di convalida.</p><p>Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. </p><p><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-43231285877033013932023-11-07T19:37:00.001+01:002023-11-07T19:37:15.573+01:00Bus fuori strada sulla Matera-Montescaglioso: 28 feriti<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLEeJCaH3ZRpFeVHylF2IRzPS9xunFuEffzd1fpnjXjUC_v6Gjcmepna7sedarDAJ-xVVN9w7XSrT38wMH9ZNVujkZCuhXeXt1E0S0HObEFuyai7mbgsgmGkga_-xebjSI7AgLDdwAXPTaHnjtvv_NsF1eqUplMrA78y7FynKk3NdUWgNMcX78XDyZR4gb/s1600/bus%20matera.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="460" data-original-width="806" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLEeJCaH3ZRpFeVHylF2IRzPS9xunFuEffzd1fpnjXjUC_v6Gjcmepna7sedarDAJ-xVVN9w7XSrT38wMH9ZNVujkZCuhXeXt1E0S0HObEFuyai7mbgsgmGkga_-xebjSI7AgLDdwAXPTaHnjtvv_NsF1eqUplMrA78y7FynKk3NdUWgNMcX78XDyZR4gb/s1600/bus%20matera.png"/></a></div>MATERA - L’azienda Sanitaria Locale di Matera comunica che è di 28 feriti, compreso l’autista, il bilancio dell’incidente in cui è rimasto coinvolto, questo pomeriggio, un autobus uscito di strada sulla provinciale che collega Matera a Montescaglioso. Dei feriti 5 sono stati classificati come codice arancione, 15 codici azzurri e 8 verdi. Tutti i feriti, in maggioranza contusi, sono stati ricoverati all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera dove sono arrivati con le ambulanze del 118.<br><br> Sul luogo dell'incidente è intervenuto anche l’elisoccorso che ha trasportato al Madonna delle Grazie uno dei feriti. L’azienda Sanitaria Locale ha attivato immediatamente il piano di emergenza per il massiccio afflusso di feriti presso l’ospedale di Matera. <br><br>
“I medici stanno lavorando senza sosta da questo pomeriggio - afferma il commissario straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- per la stabilizzazione dei 5 ragazzi contrassegnati dal codice più grave. L’attivazione del piano di emergenza ha permesso di gestire al meglio l’evento coordinando gli interventi delle varie unità operative. Ringrazio tutto il personale medico ed infermieristico dell’ospedale di Matera e quello del 118, per la professionalità che sta dimostrando in queste ore convulse a seguito dell’incidente. Ovviamente fondamentale è stato anche l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che prontamente sono intervenuti in soccorso dei passeggeri del bus”. Giornale di Pugliahttp://www.blogger.com/profile/11937348189730555432noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-46652589112746051392023-11-06T10:43:00.004+01:002023-11-06T10:43:15.541+01:00Matera, furto con strappo: un arresto della Polizia di Stato<p> </p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtdPN_x9i6FfmJIdg8tr9pj4eRb8j3NJTC1aMPvHBa7r-T0NZrQYa2QEEGBZCODpWRb7TEOI_32bQr2eYhEgyMHMaGk6nA3tYXXVGHqE2XpwCOaszZJAxHkhlzpKdyX5KEJsp8cXrH1pfhnJrjwtOPkjXVHZXGK2RLhElR95U1poXtdOWg-uts_H8E8g8/s550/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO%20550x245.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="245" data-original-width="550" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtdPN_x9i6FfmJIdg8tr9pj4eRb8j3NJTC1aMPvHBa7r-T0NZrQYa2QEEGBZCODpWRb7TEOI_32bQr2eYhEgyMHMaGk6nA3tYXXVGHqE2XpwCOaszZJAxHkhlzpKdyX5KEJsp8cXrH1pfhnJrjwtOPkjXVHZXGK2RLhElR95U1poXtdOWg-uts_H8E8g8/w767-h342/QUESTURA%20-%20%20REPERTORIO%20550x245.jpg" width="767" /></a></div><br /><p>La Polizia di Stato di Matera ha effettuato un arresto in flagranza di reato; ipotizzati nei confronti dell’uomo i reati di furto con strappo e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Gli equipaggi della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono prontamente intervenuti, su richiesta di alcuni passanti che avevano assistito allo scippo consumatosi in via Marconi, ai danni di una donna di 84 anni. I cittadini hanno chiamato immediatamente il 113, inseguendo, senza mai perdere di vista, l’autore del reato, che nel frattempo cercava di dileguarsi tra le vie cittadine.</p><p>Così, la Centrale Operativa della Questura di Matera ha potuto inviare il personale in servizio di controllo del territorio, al quale sono stati forniti una serie di dettagli relativi agli abiti indossati dal soggetto. Il tempestivo arrivo degli agenti ha consentito di intercettarlo e bloccarlo nei pressi di Via Lecce, grazie anche all’ausilio di uno dei cittadini.</p><p>A seguito di una perquisizione personale, l’uomo è risultato in possesso di un coltello da cucina con lama fissa di circa 12 cm e di 40€ in contanti. Pertanto, è stato accompagnato in Questura, per svolgere ulteriori accertamenti.</p><p>Gli agenti, quindi, hanno ascoltato i passanti ed acquisito la denuncia dell’anziana signora. Quest’ultima, visibilmente provata dall’accaduto, tanto da aver richiesto anche l’intervento di personale medico del 118, ha dichiarato che all’interno della borsa in similpelle che le era stata strappata di dosso, poi rinvenuta in una via adiacente al luogo dell’accaduto, custodiva la somma di 40€.</p><p>Al termine dell’attività svolta, l’uomo è stato dichiarato in arresto per il reato di furto con strappo e deferito in stato di libertà per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.</p><p>Si precisa che gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. </p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/13013027861380542530noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8461051452466341497.post-17076384648549056762023-11-01T17:46:00.000+01:002023-11-01T17:46:12.481+01:00Ugl Matera: Cordoglio per scomparsa mamma Assessore Casino<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj08Mi8KbZPbNV1Zrg7ec6xuuLhKRsjkVh6ZRSSAtYhwJVZW3VizFFRbrKF4JfYvQptpgmbyxIw0YKvDoDwWzzl1JiO0C2xi2P1yUKIfdb1fBKvezZoh9QYE06L3HX-KFIuq7Zg6bpt37o31p432M0JyEmJ15auhgmQrQAQ-DF9-Sk1Ay0pwA82W2srA-Nx/s1600/casinoass.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="965" data-original-width="1125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj08Mi8KbZPbNV1Zrg7ec6xuuLhKRsjkVh6ZRSSAtYhwJVZW3VizFFRbrKF4JfYvQptpgmbyxIw0YKvDoDwWzzl1JiO0C2xi2P1yUKIfdb1fBKvezZoh9QYE06L3HX-KFIuq7Zg6bpt37o31p432M0JyEmJ15auhgmQrQAQ-DF9-Sk1Ay0pwA82W2srA-Nx/s1600/casinoass.jpg"/></a></div>MATERA - “L’Ugl Matera si stringe al dolore che ha colpito l’assessore regionale Michele Casino e la sua famiglia per la perdita dell’adorata mamma, N.D. Angela Camicia. Appresa la triste notizia del decesso rivolgiamo il nostro più sincero e sentito affetto in questo triste ed indimenticabile momento, sapendo quanto gli era legata e lo choc che questa scomparsa gli causa”.
A testimonianza di tale sentimento è il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
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“Ed è tanto più doloroso perché nessuno potrà sostituire la mamma, persona che amava, tanto meno qualunque parola si usi per aiutarlo a sopportare questa inammissibile assenza. Vorremmo perciò semplicemente dire all’amico Michele che condividiamo il suo dolore, sicuri che il tempo riuscirà a lenire, per quanto possibile, il dolore e lasciar spazio ai ricordi dei bei momenti trascorsi insieme alla cara mamma Angela. Le persone non ci lasciano mai definitivamente se continuano a vivere nel nostro cuore”. Il Segretario Giordano conclude dicendo:” Tutta l’Ugl si unisce al dolore dell’assessore regionale ed esprime condoglianze e cordoglio alle intere famiglie Casino-Camicia”.
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