Manovra: Governo sulla fiducia per nuove modifiche

ROMA. "Il Consiglio dei Ministri, convocato in via d'urgenza impone la fiducia sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 138, avendo collegialmente ravvisato nel ricorso alla fiducia lo strumento regolamentare necessitato per conseguire una celere conversione del decreto-legge, come impone la gravità del contesto internazionale di crisi finanziaria". Questo è ciò che si legge nella nota di Palazzo Chigi apparsa sul sito web. ''Il Governo intende porre la fiducia sul Testo della Manovra approvato in commissione, con le seguenti aggiunte: - aumento di un punto IVA, dal 20 al 21 %, con destinazione del maggior gettito al miglioramento dei saldi del bilancio pubblico; - fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 300.000 euro; - adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. Giovedi' il Consiglio dei Ministri approverà l'introduzione in Costituzione della ''regola d'oro'' sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province''. E' quanto si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza tenutosi a Palazzo Grazioli. Il voto finale del Senato sulla manovra economica è fissato per domani. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo che ha accolto le richieste di accelerare i tempi di approvazione della manovra correttiva anche se si aspetta il maxiemendamento su cui il governo porra' la fiducia. Non e' pervenuto ancora il maxiemendamento alla manovra, annunciato alla conferenza dei capigruppo e la seduta dell'Aula, una volta esaurita la discussione generale sulla vecchia manovra, e' stata aggiornata domani mattina alle 9.30.
Durissime le risposte delle opposizioni. "Avevano promesso di non mettere la fiducia per consentire il dibattito e il contributo da parte di tutti. Ma ancora una volta hanno cambiato le carte in tavola. Questo è un governo che sa solo mentire. L'ennesima chiusura di ogni possibile discussione ci consegna una manovra che resta iniqua e inefficace". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
''Come al solito il governo e' in ritardo e fa solo oggi quello che avrebbe dovuto fare da oltre un mese. Comunque a questo punto e' meglio tardi che mai: questa manovra non ci piace e non la voteremo, ma quello che hanno deciso di fare almeno lo facciano subito senza perdere altro tempo''. Queste le dichiarazioni del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, anche lui molto critico sugli interventi della manovra.
''Le decisioni prese oggi sulla manovra sono il risultato di un governo in evidente stato confusionale, sordo di fronte al paese e sempre piu' condizionato dagli umori dei mercati''. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, per cui ''le novita' confermano, anzi rafforzano, l'iniquita' di una manovra sbagliata, che produce effetti depressivi e non e' in grado di raggiungere gli obiettivi di sviluppo e di crescita''. L'ennesimo ricorso al voto di fiducia e' la dimostrazione di una maggioranza debole e incerta non in grado di confrontarsi con il paese ed il parlamento''.