Governo: sorrisi e provocazioni tra Berlusconi e Tremonti a Cannes


CANNES. Seduti uno di fianco all'altro, separati solo dalle bandiere dell'Italia e dell'Unione europea. Sorridono entrambi, anche se con motivazioni che paiono differenti. Il primo, Giulio Tremonti, si lascia andare a qualche atteggiamento un po' beffardo. Il secondo, Silvio Berlusconi, a volte fa buon viso a cattivo gioco.

Cio' che va in scena, durante la conferenza stampa che chiude l'impegno del nostro governo al G20 di Cannes, nonostante i frequenti sorrisi, non sembra fugare del tutto i dubbi sulle continue indiscrezioni di un rapporto personale piuttosto deteriorato. Di certo non li fuga nell'opposizione.

Per dirla infatti con le parole di Francesco Rutelli, si e' visto ''il duo piu' diviso del mondo''.

Cosi', al di la' degli accordi sanciti, del monitoraggio sull'azione riformatrice chiesto al Fondo monetario internazionale o delle rassicurazioni sul via libera parlamentare alle prime misure anticrisi gia' a fine mese, a Roma c'e' chi punta il dito su un'intesa che sarebbe ormai a tempo, quasi di comodo. ''La conferenza stampa elimina ogni dubbio su quello che sta accadendo all'interno di un esecutivo, che ormai e' alla frutta'', commenta Aldo Di Biagio, deputato di Fli.

Tre i passaggi chiave. Il primo si manifesta quasi subito, all'arrivo di Tremonti in sala stampa. Invitato dal premier a prendere la parola, il ministro dell'Economia sorride ma non apre bocca. Poco piu' tardi, la prima domanda scomoda, formulata da una giornalista italiana nel tentativo di fare chiarezza sul loro rapporto politico. Ovvero: ''Pensa che per il bene dell'Italia questo governo debba andare avanti o sarebbe meglio invece che Berlusconi faccia un passo indietro? Tremonti non replica, indica Berlusconi, che ne appofitta cosi': ''E' una domanda con risposta gia' certa.

Sentiamola...''. La risposta che si sente, prima di buttare giu' il microfono con una mano, e' pero' la seguente: ''Onestamente, dopo quello che ha detto il presidente del Consiglio, non credo ci sia altro da aggiungere''. Berlusconi scherza con l'autrice del quesito e si va avanti.

Infine, il passaggio forse il piu' eloquente, quando un altro cronista italiano chiede al titolare di via XX Settembre se sia vero, come riportano alcuni quotidiani, che abbia chiesto in privato le dimissioni del premier.

''Smentisce?''. Tremonti non risponde in maniera diretta, nel merito, ma avvia ironico un lungo ragionamento: ''Io devo dire che non ho letto i giornali in questi giorni, quando avro' un po' piu' di tempo li leggero'''. Berlusconi ride, Tremonti prosegue: ''Non credo sia dovere di nessuno smentire le cose che non ha letto. E naturalmente le cose che non ha detto''. Interviene il premier: ''Io confermo di non leggerli da molto piu' tempo: voi sapete bene che quello che e' rappresentato dai giornali sulla politica e' molto spesso lontano dalla realta'''. ''I giornali - incalza Tremonti, durante il botta e risposta con il cronista - sono fatti benissimo, pero' non ho avuto il tempo di leggerli''. Da Cannes a Roma, dove Rutelli attacca: ''Non si puo' neanche dire che sono separati in casa, perche' non si sa quale sia la casa''.