Matera, 'Il Popolo di Levi': la mostra sarà allestita dal 28 settembre al 4 ottobre

“In questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle cose, Cristo non è disceso. Cristo si è fermato a Eboli.” Era questa la Lucania che si presentò agli occhi di Levi quando, negli anni '30, fu confinato nella nostra terra dal regime fascista, "la Lucania, la terra dei boschi, è tutta brulla (...) era per me come un viaggio nel paese delle fate". Carlo Levi è stato uno dei primi ad immortalare la Basilicata nelle sue opere letterarie e artistiche, e il primo ad odiarla, amarla e soffrirne il distacco, tanto da esprimere il desiderio di venir seppellito qui. E a quarant'anni dalla sua morte, in una terra oggi in piena evoluzione, ma ancora ricca di contrasti, che si continua a celebrare la sua figura, che ha portato la Lucania nel mondo e che ha richiamato il mondo in Lucania. "Il popolo di Levi" è questo: un viaggio fotografico postumo realizzato da Domenico "Mimì" Notarangelo, di andata e ritorno tra l'autore e la terra mai raggiunta da Cristo, tra quello che era a quel tempo e quella che è oggi, cresciuta nel tempo. Ed è questo il tema della mostra omonima che si terrà a Ferrandina dal 28 Settembre al 4 Ottobre 2015, presso l'ex plesso Monastico di Santa Chiara, a cura delle associazioni Pensiero Attivo e Pasolini Matera e della Notarangelo Audiovisivi (Matera), in collaborazione con il Comune di Ferrandina. Durante le giornate di mostra sono previste diverse attività e ospiti (reading, incontri, dibattiti) che saranno comunicati preventivamente (seguire anche: www.facebook.com/pensieroattivo). Mercoledì 30.09, alle ore 18:30, vi sarà la presentazione del nuovo libro di Mimì Notarangelo "E fu subito Lucania", con un incontro - dibattito con l'autore. Nella settimana di mostra, sarà anche possibile visitare il MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA, sito nello stesso plesso, grazie alla disponibilità del maestro Mario Pallotta e dell’Amministrazione comunale.