Aspettando l’Epifania allo Stone

La Befana, secondo la tradizione, è una donna molto anziana che vola su una scopa per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio e riempire le calze lasciate da essi, appositamente appese sul camino o vicino a una finestra, con dolci e doni. Martedì 5 Gennaio allo Stone di Matera, la cui direzione artistica è affidata al materano Peppe Porcari, noto nel settore anche come Base Shaker, si attenderà l’Epifania con le selezioni musicali del dj Nicola Di Venere e le percussioni di Dominique Antonacci, frontman dei Terraròss, noto gruppo di musica popolare della bassa murgia. “A me è sempre piaciuto il tamburo come strumento per eccellenza – ha affermato il musicista – poi ho conosciuto le sue varie sfaccettature e tutti i suoni che poteva tirare fuori. Quando ho scoperto che si poteva suonare anche con le mani e non solo con le bacchette è stata per me una gioia incredibile. Subito l’empatia tra me e il tamburo è stata fortissima”. Avvicinatosi alla musica da giovanissimo, negli anni Dominique ha trasformato questa sua passione in un’attività professionale legandola sempre ad ambiti più innovativi. Tra i pionieri locali delle percussioni nel clubbing, ha iniziato a esibirsi in discoteca circa venti anni fa al Sabao di Castellaneta Marina (Ta) nel 1997 e d’allora non si è più fermato. “Durante la performance seguo sicuramente la musica. Sono attento al genere musicale, ai suoni del brano selezionato e cerco di intuire quali siano gli incastri ritmici. Quindi senza accavallarmi su quello che già c’è, cerco di inserire suoni affinché il disco possa dare più energia rispetto a quella che già da. Inoltre, un altro aspetto importante è guardare il pubblico che si ha di fronte”. Allo Stone Dominiqe suonerà sulle selezioni di Nicola Di Venere, tra i dj più rappresentativi del clubbing pugliese, il cui nome è legato alla discoteca Divinae Follie di Bisceglie, in quanto è stato il suo resident durante gli anni ’90, periodo più florido della struttura. Il nome di Dominique, invece, non si può prescindere da quello dei Terraròss, noto gruppo di musica popolare di cui è frontman. “Con il gruppo faccio musiche popolari e le percussioni sono fondamentali in questo genere, per tutte le etnie del mondo. Quindi c’è uno stretto legame, sebbene gli strumenti che si usano siano spesso differenti. Io porto il genere popolare, world, in discoteca. Con i Terraròss ho l’uso della parola ed è importante e fondamentale, in quanto lavoro sul dialogo con la gente, mentre con le percussioni punto sui suoni e sull’energia”.