"Incontro con la Boldrini, sconveniente il giorno delle amministrative"

POTENZA - A Matera, la Presidente della Camera Laura Boldrini incontrerà la Crpo per affrontare il tema dei diritti e della parità di genere. Nonostante reputiamo sconveniente un tale incontro proprio il sabato del silenzio elettorale delle amministrative, anche se Matera non sarà chiamata alle urne, auspichiamo sia un confronto plurale che dia spazio anche a quelle voci che non sono a favore delle quote femminili. Del resto questo ci aspetteremmo dalla Commissione che è, appunto, per le pari opportunità. E questo si aspetterebbe tutto quel mondo femminile di amministratrici o aspiranti tali, di donne impegnate nel sociale e nei sindacati che non hanno fatto affidamento su quote ghettizzanti, così come non faranno nel futuro.

Ci chiediamo che senso abbiano tutti questi incontri ‘fotocopia’ con la stessa tematica e gli stessi attori che recitano un copione ormai ben noto. Ci saranno voci contrarie, voci che metteranno in risalto le contraddizioni di chi chiede la parità attraverso un strumento che ci rende il ‘genere da preservare’?  Voci che chiederanno alla Boldrini come conciliare le sue affermazioni che, da un lato, reclamano la parità di genere e, dall’altro, che indicano i migranti l’avanguardia del nostro stile di vita considerando che, nella maggior parte dei loro paesi d’origine, le donne sono considerate di valore poco superiore ad un cammello? Qualcuno chiederà, durante l’incontro materano, alla Presidente della Camera di spiegarci questo che riteniamo essere un paradosso? Ci domandiamo, da donne, se un senso di atavica inferiorità si celi in questa spasmodica ossessione delle quote di genere e dei nomi che terminano in ‘a’.

Da donne di destra e, nello specifico, di Fratelli d'Italia - An, possiamo portare come esempio semplicemente il nostro partito che e' condotto, a livello nazionale, da una donna, Giorgia Meloni, eletta senza quote di genere, e, a livello regionale, e' formato da una maggioranza cospicua di donne.

In FdI-AN, le donne ‘comandano’ a patto che siano valide e capaci, senza pseudo-femminismo in salsa retrò, senza essere ombre di uomini di partito da cui farsi sponsorizzare, senza necessità di leggi da riserva indiana per avere spazio. Insomma, pare proprio che nella destra ‘misogina’ le donne occupano spazi che le ‘colleghe’ femministe di sinistra sono ben lontane dall’ottenere.

Auspichiamo uno scatto di orgoglio 'di genere' e ci auguriamo che anche in altri contenitori politici ed istituzionali possano valere solo il merito, le capacità e la tenacia. Nessun ruolo marginale e di contentino può essere definito come conquista femminile.

Siamo convinte che c'è solo un genere che può riscattare questa terra: il genere umano, composto da persone e non da quote. Così in una nota Mary Zirpoli, Responsabile Dipartimento regionale Pari Opportunità Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata