POTENZA – “L'inattesa ma incoraggiante convergenza
politica delle ultime settimane sulla Ferrandina-Matera è un segnale
incoraggiante per arrivare allo sblocco definitivo di un'opera
strategica per la mobilità regionale ed extraregionale”. Lo ha
detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino
Falotico, commentando le numerose prese di posizione dei parlamenti
lucani di ogni schieramento politico sul collegamento ferroviario
Ferrandina-Matera, "una convergenza da noi sollecitata e
auspicata per conseguire l'obiettivo infrastrutturale, saranno poi i
lucani a discernere i meriti". “Dopo decenni di buio totale è
arrivato il momento di accendere i riflettori sull'opera”, ha detto
il leader della Cisl, sottolineando che “l'opera non rappresenta
soltanto la risposta alle ragionevoli attese della comunità materana
di vedere la Città dei Sassi, capitale europea della cultura, nel
novero delle città servite dalla rete ferroviaria nazionale, ma è
soprattutto l'essenza politica del concetto di coesione regionale, un
antidoto al concetto delle macroregioni, oltre che un intervento
strategico per compensare la forza centrifuga che sta spolpando la
regione dal punto di vista economico e demografico con una forza
centripeta in grado di cucire le aree interne con le aree
transfrontaliere”. “Il nostro auspicio – ha detto ancora
Falotico – è che non prevalgano tentazioni egemoniche su chi ha
fatto di più e meglio per riaprire un capitolo che sembrava ormai
consegnato agli archivi e che si lavori con la massima unità per
fare in modo che alle mezze aperture del governo seguano impegni
concreti e adeguate risorse finanziarie”. Per Falotico “con il
completamento della Ferrandina-Matera la direttrice
Taranto-Potenza-Salerno riassumerebbe i connotati di asse nevralgico
intorno al quale riorganizzare anche la rete di trasporto secondaria
al servizio delle aree interne della regione in una logica di
integrazione intermodale tra ferro e gomma e di coesione
territoriale. I benefici sarebbe notevoli sia per la mobilità delle
persone, sia per la mobilità delle merci, da e per la Basilicata”.