Riattivazione attività Centro Regionale Prevenzione Cecità e Riabilitazione Visiva: Fdi, "la lentezza del Governo regionale pregiudica i diritti dei cittadini"

POTENZA - L’attuazione della nostra mozione del febbraio 2014 sulla riattivazione delle attività fornite dal Centro Regionale Prevenzione Cecità e Riabilitazione Visiva, compresi i corsi di orientamento e mobilità, tardava. Dunque, il 22 settembre 2015, avevamo presentato una interrogazione per saperne il motivo. Dopo un anno, nella seduta del 13 settembre scorso, l’Assessore ci ha risposto. La conclusione: l’attuazione della nostra mozione tarderà ancora.

Per chi non è addentro alla faccenda, riassumiamo in breve. Tutti quei servizi che attenevano alla prevenzione della cecità ed alla riabilitazione visiva prima venivano erogati e gestiti dall’Agenzia internazionale per la prevenzione delle cecità (SIAPC). Nel 2013, queste funzioni venivano trasferite alla ASP, in coordinazione con l’ASM. Nel 2014, altro trasferimento: dalle Aziende sanitarie al Dipartimento interaziendale di oculistica.

Ma le cose non sono così semplici. Infatti, le funzioni sono sì trasferite al Dipartimento ma l’erogazione delle prestazioni è sempre svolto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione delle cecità. Il primo detta solo gli obiettivi, le modalità cliniche e organizzative e il programma annuale. Servono, quindi, i finanziamenti alla SIACP per, in concreto, erogare i servizi.

Però, i nostri legislatori, da bravi ‘semplificatori’ quali si proclamano, cosa dispongono? Dispongono che il contributo venga erogato attraverso la ASP, previa emanazione di linee guida sulle modalità di erogazione da parte della Giunta. Ovviamente tali linee guida sono ancora in fase di elaborazione. Dal 2014 (l.r. 26/2014).

Come sempre, deve esserci stato un problema di comprensione o un po’ di confusione, nei nostri Governanti, tra la locuzione ‘tempi europei’ e ‘tempi biblici’. La nostra mozione si preoccupava di dare una risposta celere a quanti attendono la ripresa delle attività in favore dei lucani favore dei cittadini privi della vista o ipovedenti, soprattutto con riguardo i corsi di orientamento e mobilità indispensabili per l’affidamento dei cani guida. Per molti cittadini, tali corsi rappresentano un mezzo per l'inserimento sociale, scolastico e lavorativo. Tuttavia, l’insensibilità di questa Giunta regionale, ha lasciato che la mozione rimanesse lettera morta.

In questa Regione, la rivoluzione, se ci fosse mai stata l’intenzione di farla, ma ne dubitiamo, è morta prima di iniziare. La nostra mozione prevedeva trenta giorni di tempo affinchè la Giunta relazionasse sui provvedimenti presi per la riattivazione dei servizi in favore dei cittadini privi della vista o ipovedenti.

Eravamo stati ottimisti, come sempre. Non solo sono passati due anni, ma senza la nostra interrogazione il Governo non si sarebbe mai sognato di venire a parlarne in Consiglio. Noi continueremo a vigilare. Ed i cittadini ad attendere.
Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.