Sanità, Ugl: “La politica sfugge al confronto”

POTENZA - “Tra le misure populiste e quelle impopolari ma rigorose, l’Ugl Basilicata preferisce le seconde”. E netta è la posizione del segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e di Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, in materia di conti sanitari in Basilicata.

Per i sindacalisti, “Certamente se il sindacato si limita a chiedere più servizi a meno costi non fa il suo dovere perché fa demagogia. Se abbiamo compreso le difficoltà del momento economico, se siamo convinti della necessità di mantenere i presidi sanitari sul territorio, non possiamo anche chiedere che i costi restino costanti, specie quando servono a frenare gli sprechi. Come, non ci convincono le parole del presidente del Consiglio relative ai troppi tagli effettuati sulla sanità: non ci sembrano il segnale di una vera presa di coscienza e di una ‘marcia indietro’ da parte del Governo, ma piuttosto la solita promessa senza compimento. Su tematiche di grande interesse sociale l’Ugl interviene con una energica richiesta al Presidente Pittella:  ”Riteniamo che si debba aprire un confronto  tra regione e sindacati, al fine di realizzare una valutazione  complessiva sull’attuale sistema sanitario se veramente vogliamo contribuisce a combattere condizioni di estrema indigenza. Al presidente della Giunta Regionale, diciamo di non bendarsi gli occhi, dobbiamo combattere l'emigrazione sanitaria, sostenere la ricerca, la cura e il radicamento dei centri d'eccellenza sul territorio lucano. Oltre il 30% dei lucani continua a spostarsi verso altre regioni nella speranza di ricevere cure migliori o più tempestive. Oggi – proseguono Tancredi e Giordano -  è nostro preciso dovere impegnarci in prima persona per sostenere e aiutare tutte le strutture dislocate sul territorio grazie alle quali migliaia di famiglie in difficoltà possono trovare punti di riferimento importanti, qui in Basilicata, per i problemi di salute dei propri famigliari, senza dover sopportare il sacrificio di lunghi, estenuanti e costosi viaggi della speranza fuori regione. Particolare attenzione dell’Ugl è dunque rivolta al settore del sistema sanitario per quale sono sicuramente necessarie proposte concrete da attuare a breve termine. La Regione Basilicata nulla sta facendo per riorganizzare il sistema della sanità bensì, solo proclami su centri di eccellenza che sono già esistenti, nulla facendo fondamentalmente per abbattere la mobilità sanitaria passiva ma soprattutto attrazione per quella attiva. I tagli fin qui effettuati, non hanno premiato né i lucani né chi li ha fatti. La domanda dell’Ugl per il Governo Regionale è: vuole raddrizzare questa sanità pubblica o ne vuole una nuova mista dove i ricchi si curano e i poveri sono lasciati a se stessi? Se finora non si è riuscito a fermare l’emorragia di denaro pubblico che assorbe tre quarti del bilancio regionale, ingessandone di fatto l’attività, certamente và dato merito a chi di competenza come, il D.G. Asm dott. Piero Quinto che mette mano sempre e puntualmente ad una situazione così complessa in un’impresa da far tremare i polsi. Ma l’Assessorato regionale alla Sanità, ha dimostrato sempre di non volere il supporto della nostra o.s., di avere – concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano – le idee confuse, sottraendosi alla responsabilità di indicare anche alla nostra o.s. un preciso percorso da seguire per garantire ai lucani cure adeguate, qualificate, di livello europeo ed economicamente sostenibili”.