I rimedi contro la malasanità

POTENZA - Al giorno d'oggi è sufficiente ascoltare telegiornali in radio e in tv o leggere i quotidiani per rendersi conto di quanto la malasanità sia un tema, purtroppo, sempre più protagonista nella nostra cronaca italiana. Che si tratti di ospedali e strutture pubbliche o di cliniche private, troppo spesso il malato si ritrova a pagare sulla propria pelle le spese di personale medico e sanitario non sempre diligente, qualificato e professionale.

Tutti nella vita, prima o poi, ci ritroviamo ad interagire con strutture mediche per curare noi stessi o per assistere i nostri cari. Ma siamo davvero a conoscenza dei diritti che ci spettano in veste di malati? A quanto pare, molti italiani non conoscono l'ampia sfera di diritti di cui godono una volta ricoverati in reparto. Un'ipotesi? Primo fra tutti c'è il godimento del diritto di informazione. Per esempio, una donna che voglia sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica per un lifting al viso gode del diritto di informazione preventiva. In cosa consiste? Prima di entrare in sala operatoria, la paziente ha diritto di conoscere in anticipo tutti i dettagli dell'intervento al quale verrà sottoposta. Il medico avrà, infatti, l'obbligo di illustrarle le modalità dell'operazione e soprattutto gli effetti collaterali e tutte le possibili conseguenze a cui la donna andrà in contro. Solo dopo essere stata messa al corrente la paziente potrà decidere di firmare o meno tutti questi fogli informativi, prestano il cosiddetto consenso informato. E, attenzione, non si tratta di una procedura meramente burocratica, poichè è proprio questo consenso informato che, in sede di responsabilità civile potrà ricoprire un ruolo più che fondamentale per la determinazione del grado di responsabilità del medico che ha operato.

La legge italiana disciplina molto attentamente il profilo della responsabilità medica, facendola rientrare nella più ampia categoria della responsabilità civile e professionale (disciplinata dagli articoli 1218 e seguenti del nostro codice civile). Esiste un vero e proprio nesso di causalità fra la prestazione svolta dal medico o dal personale sanitario e il danno (biologico, morale o esistenziale) che viene cagionato al malato. Per questa ragione esiste una tutela risarcitoria per malasanità, che non spesso è facile ottenere. Il più delle volte, infatti, è necessario rivolgersi ad esperti del settore, in grado di fornirci un'adeguata consulenza tecnico-legale. La legge dispone che l'azione per dichiarare la responsabilità civile del medico può essere esercitata entro e non oltre 10 anni, ma prevede anche un ulteriore caso. Non bisogna dimenticare, infatti, che nei casi più gravi la responsabilità può anche essere penale, per cui starà al paziente farsi indirizzare da un ottimo consulente, al fine di comprendere meglio quale strada intraprendere fra quella civile e quella penale, scegliendo il profilo risarcitorio o quello sanzionatorio.