Leggieri (M5S): "i sostenitori delle trivelle tornano alla ribalta"

POTENZA - E’ davvero singolare la posizione espressa in questi giorni da parte di Confindustria Basilicata sulla vicenda petroliera. Si lanciano accuse di miopia rispetto a chi vede una contraddizione nella convivenza tra trivelle e agricoltura e turismo, ma si omette ogni analisi sulla situazione reale in cui si trova la Basilicata oggi. Sarebbe il caso di analizzare con attenzione questi vent’anni di estrazioni petrolifere cosa hanno portato alla nostra terra. Sarebbe il caso, se si vuole condurre un’analisi seria e non offuscata da interessi di categoria, capire quali benefici sono derivati alla nostra Regione dal 1998 ad oggi in termini di occupazione, di aumento della ricchezza pro capite, in termini di pubblicità e di attrattività. Sono di qualche giorno fa i dati di SVIMEZ: 16 mila giovani (7 mila laureati) costretti a fuggire dalla Basilicata negli ultimi 10 anni. Dati incontestabili che non lasciano spazio ad interpretazioni e che dovrebbero far riflettere anche il più tifoso e sostenitore delle politiche petrolifere in Basilicata. Ma naturalmente è meglio non parlare di questi argomenti, è meglio tacere sull’emigrazione soprattutto giovanile, sul mancato sviluppo economico, sulla situazione occupazionale disastrosa che ha portato ad un lento ed inesorabile spopolamento della nostra regione. Così in una nota Gianni Leggieri, M5S.