"Sul TPL si 'tira a campare' in attesa della gara: mentre la Giunta regionale si genuflette dinanzi al CO.TRA.B"

POTENZA - Ennesima dimostrazione della totale incapacità del governo regionale nel far rispettare e nel realizzare i sacrosanti diritti dei cittadini: ecco lo spettacolo vergognoso cui si è assistito nell’ultima seduta del consiglio regionale. Nonostante la maggioranza pittelliana si trascini ormai stancamente verso le prossime elezioni, il M5S Basilicata è riuscito ad accendere un minimo di dibattito sulla disastrosa situazione nella quale versa il trasporto pubblico locale (TPL) in Basilicata.

Rispondendo alla nostra interrogazione scaturita dagli ultimi avvenimenti che palesavano un’assoluta insicurezza dei cittadini pendolari nelle loro corse quotidiane, l’Assessore Benedetto, illustrando il quadro generale della situazione del TPL su gomma, ha certificato il completo degrado del sistema: all’epoca dell’affidamento del servizio si era tenuto conto di una domanda di mobilità che ormai risulta essere datata e superata (ad esempio, si pensi a linee come quella dei lavoratori dell’area ex ANIC). Di contro, lo sviluppo del polo automobilistico di Melfi ha richiesto lo stanziamento di ulteriori risorse non previste all’epoca della programmazione e della gara TPL. Miopie e incapacità causa dell’attuale tracollo del TPL.

Il contratto iniziale, aggiudicato a CO.TRA.B., prevedeva la possibilità di modificare fino a 1,5% dei chilometri delle corse; ma, sempre stando alle parole di Benedetto, sarebbe mancata la “volontà di collaborare” delle ditte consorziate in CO.TRA.B.. Trattasi di affermazioni imbarazzanti e disarmanti: il CO.TRA.B, pagato con i soldi di tutti i cittadini lucani, rifiuterebbe le richieste della Regione e utilizzerebbe i fondi (regionali) per compensare i costi di servizi non previsti nel contratto. Se a tutto ciò si aggiunge la mancanza di trasparenza sul trattamento applicato al personale utilizzato per espletare i servizi di trasporto, il quadro appare sconcertante. E l’assessore che fa? Sconsolato e rassegnato ne prende atto e chiede aiuto in vista della nuova gara, promettendo condizioni a tutela dei viaggiatori e dei lavoratori del settore, quasi a voler tirare a campare. Un temporeggiare dinanzi ad un sistema TPL che mortifica i bisogni di mobilità dei lucani.

Insomma, viaggiatori e pendolari, spesso alle prese con servizi scadenti, se ne facciano una ragione e attingano ancora al serbatoio della propria (stoica) pazienza. Ai lavoratori CO.TRA.B che verrebbero, secondo voci non ancora smentite dall’Azienda, pagati con “buoni lavoro” (voucher) giriamo il consiglio del “padrone del vaporetto”, il Presidente Franco Mollica: denunciate tutto alle autorità competenti! L’utilizzo dei voucher è vietato per le aziende che gestiscono appalti pubblici (circostanza che avevamo già ampiamente sottolineato nel testo dell’interrogazione). Per tutto il resto rivolgersi a Lacorazza, che per l’occasione ha vestito i panni del tetragono difensore del CO.TRA.B. Per Lacorazza la panacea di ogni male sarebbero le “royalty”: il frutto marcio del petrolio e droga che ha inesorabilmente dopato le finanze regionali, scaricando le terribili “esternalità negative” delle estrazioni sull’ambiente e sul territorio, ipotecando di fatto il futuro dei cittadini lucani. Royalty incastrate nel Patto di stabilità e che anche per questo non possono salvarci. Quel patto di stabilità che proprio il PD ha contribuito ad inserire in Costituzione attraverso il “pareggio di bilancio”: un malefico arnese eterodiretto dalla Commissione Europea che sta inesorabilmente stritolando i diritti costituzionali fondamentali di milioni di cittadini italiani ed europei.
Così in una nota Gianni Perrino, M5S Basilicata.