Pedicini: "Salvaguardare il Crob"

POTENZA - Se fosse vero che il governatore Pittella avrebbe intenzione di ridurre, o starebbe riducendo, le attività dell'ospedale oncologico Crob di Rionero per trasferire alcuni servizi in altri ospedali lucani, sarebbe un errore molto grave che colpirebbe un'importante e fondamentale presidio della sanità lucana.
Si tratterebbe di un inaccettabile spreco di risorse economiche e di una scelta sbagliata e inspiegabile che danneggerebbe migliaia di lucani che utilizzano la struttura ospedaliera.
E' noto a tutti che le attività specialistiche di un polo di eccellenza e di ricerca come il Crob, per essere salvaguardate e al passo con l'evoluzione medica e scientifica, vanno fortificate e implementate anno per anno e non ridotte o depauperate.
L'eventuale ipotesi di ridimensionamento del Crob sarebbe inammissibile se consideriamo gli ingenti investimenti economici che hanno portato il Crob a dotarsi di attrezzature costosissime, come il nuovo acceleratore per radioterapia (quasi 5 milioni di euro), la risonanza 3 Tesla, la Iort per radioterapia intraoperatoria, la brachiterapia super accessoriata, e dopo aver speso tantissimi soldi per formare il personale specializzato e per attivare i laboratori di ricerca.
Il Crob nel corso degli anni è diventato un polo d'eccellenza per tutti i lucani e anche per i cittadini di altre regioni. Ha acquisito un ruolo nel settore oncologico meridionale e nazionale e qualsiasi disegno che porti la struttura a subire un indebolimento della sua funzione, delle sue attività e dei suoi programmi di sviluppo va evitato e scongiurato.
In particolare quando si parla di sanità, non può accadere che per mere beghe campanilistiche, di potere o di gestione delle carriere personali, si facciano scelte che vadano a depotenziare un progetto di rilievo nazionale o a nuocere gli interessi del bene comune e di un'intera collettività.
Così in una nota Piernicola Pedicini, eurodeputato del M5S.