Andamento finanziario, è boom per i fondi comuni

L’incertezza finanziaria non accenna a diminuire, e le incognite nel sistema sono sempre molteplici. Agli investitori molto spesso non basta neppure l’esperienza per sopperire ai continui colpi di scena del mercato internazionale. Nonostante le criticità, però, il numero di coloro che decidono di investire i propri risparmi cresce, così come aumenta l’ammontare della liquidità gestita dai consulenti finanziari e dagli strumenti digitali. Le rilevazioni dell’associazione di categoria Assoreti parlano di una cifra mensile che supera i 2,8 miliardi di euro, con una ripartizione totalmente sbilanciata verso gli investimenti netti sui prodotti appartenenti alla categoria del risparmio gestito. Ulteriore dato a favore dei prodotti amministrati è il saldo delle movimentazioni, che si attesta a quota +119 milioni di euro.

La novità sostanziale riguarda la crescita esponenziale dei fondi comuni, una delle soluzioni “preferite” dagli investitori. Questa tipologia di prodotto di risparmio è tra quei contenitori che totalizzano di più da inizio 2017. Il volume d’affari dei fondi esteri è pari al 62% del totale per una cifra che raccoglie un miliardo di euro. Complessivamente positivo anche il bilancio dei fondi che ricadono sotto la legislazione italiana, che nel corso dell’aprile 2017 hanno raccolto 301 milioni di euro, poco meno di quanto fatto registrare dai fondi chiusi mobiliari che arrivano a 309 milioni.

Non è però trascurabile il trend riguardante anche le polizze. Sono tanti infatti gli investitori che preferiscono gestire le proprie finanze guardando al futuro con coperture assicurative e previdenziali, che riescono quindi ad ottenere buoni flussi di denaro. Secondo Assoreti, i prodotti finanziari di maggiore successo sono le polizze multi ramo, che hanno raccolto oltre 400 milioni di euro. Si fermano invece a 344 milioni di euro i servizi unit linked, che però riescono a prevalere nella quantità di premi lordi versati dai contribuenti. Questi dati testimoniano la fiducia degli investitori, ben consigliati in tal senso dai consulenti finanziari, in quelle misure volte a tutelare la persona.

L’associazione di categoria conferma un bilancio mensile assolutamente positivo anche per le gestioni patrimoniali individuali, che raccolgono un ammontare complessivo di 182 milioni di euro, suddivisi in 110 milioni sulle Gmp e 72 sulle Gpf. Se si guarda al sistema degli OICR aperti, la distribuzione diretta e indiretta delle quote genera un ammontare che supera i 2 miliardi di euro, guadagnando una fetta pari al 30% di tutte le risorse totali confluite nei fondi. Fa riflettere che le gestioni patrimoniali da inizio anno abbiano raccolto ben 10 miliardi di euro, con un incremento tale da portarli fino al 43% degli investimenti netti complessivi che sono stati registrati sulle gestioni collettive aperte.

Secondo Assoreti, però, il mese di aprile non arride al settore del risparmi amministrato, che ha fatto registrare una perdita di oltre 1 miliardo a causa della prevalenza delle vendite sui titoli in portafoglio a discapito delle acquisizioni. Decisamente migliore, invece, il saldo degli ETF e degli strumenti del mercato monetario, che raccolgono liquidità e risparmi per un totale di 1,2 miliardi. I dati globali attestano una crescita dei nuovi clienti, che nel corso del 2017 hanno sfiorato quota 4 milioni, che secondo l’indagine di Assoreti sono gestiti da un totale di 22137 consulenti finanziari abilitati a promuovere offerte fuori rete attualmente operativi.