"La crisi continua a mordere ma la Regione si inceppa anche sulla lotta all’usura e al racket"

POTENZA - Sembra non aver trovato ascolto la clamorosa denuncia di Don Marcello Cozzi e Don Basilio Gavazzeni sull’impasse delle iniziative regionali di contrasto al racket a all’usura. Le parole dei presidenti della Fondazione ”Interesse Uomo” e della Fondazione ”Mons. Cavalla” facevano da eco all’annuncio delle dimissioni da Commissario del Coordinamento regionale per le iniziative antiracket e antiusura del Prof. Egidio Basile presentate lo scorso 11 aprile. Per Don Cozzi e Don Gavazzeni, le dimissioni di Basile suonano come “una forte denuncia nei confronti di una politica della Regione Basilicata che, al di là dei proclami, riteniamo abbia in realtà abbandonato il fronte della lotta antiusura​”. Le parole dei due prelati intendono attrarre l’attenzione sulla mancata attuazione della L.R. 21/2015 recante “Nuove norme in materia di interventi regionali per la prevenzione e la lotta al fenomeno di usura e di estorsione”. Legge che fu approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale e che vide il contributo anche del M5S Basilicata con due emendamenti (uno dei quali, inteso ad estendere l’ambito di intervento della legge, fu poi soppresso dal Collegato 2016).
All’approvazione della legge il nostro appello fu quello di rendere subito effettive le misure ivi previste per fronteggiare la situazione, sempre più insostenibile, di usurati e delle loro famiglie. Ma da allora, come emerge dalla pubblica denuncia di Don Cozzi e Don Gavazzeni, appare evidente che la Giunta regionale abbia fatto molto poco: i fondi (375 mila euro per il 2014-2016 e 390 mila per il 2017) sembrano essere stati stanziati solo sulla carta. La stessa legge regionale prevede anche che sia presentata una relazione sulle attività svolte e il rendiconto analitico delle somme utilizzate con la relativa documentazione giustificativa da parte delle organizzazioni che hanno beneficiato dei finanziamenti e che hanno aderito alle convenzioni.
Cosa sta realmente succedendo alla lotta antiusura e antiracket della nostra regione? Invitiamo Pittella ad uscire allo scoperto ed interrompere l’inquietante silenzio sulla vicenda, riferendo in aula sulla mancata attuazione della legge regionale. Nei giorni scorsi abbiamo depositato un’interrogazione per sapere se e con quali atti e/o provvedimenti la Giunta regionale intenda ripristinare l’operatività del Coordinamento regionale delle iniziative antiracket e antiusura di cui alla L.R. 21/2015 ed attuare le finalità della stessa legge in collaborazione con gli organismi e le fondazioni antiusura; inoltre, si chiede di conoscere le motivazioni delle dimissioni del prof. Basile e se le relazioni annuali di cui all’art. 10, comma 2, della L.R. n. 21 siano state redatte e, in caso affermativo, di conoscerne il contenuto.
Si dia una mossa il Presidente Pittella: questa crisi infinita continua a mordere e, come certificato dalla CGIA di Mestre, la Basilicata è la seconda regione con il più alto indice di sofferenze bancarie, pari al 19,9 per cento dei crediti concessi.
Così in una nota Gianni Perrino, portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale.