POTENZA - È trascorso un anno dal taglio del nastro delle nuove sale parto dell’ospedale di Melfi avvenuto alla
presenza del Presidente Pittella per soli e palesi scopi elettorali visto che Melfi proprio in quei giorni era
chiamata ad esprimere il voto per scegliere il sindaco della città.
Preoccupati delle conseguenze che potevano verificarsi sull’ospedale di Melfi a seguito del riordino del
sistema sanitario, abbiamo avanzato denunce proponendo proprio in quei giorni un sit in di protesta per
dire NO al ridimensionamento del nostro ospedale ed evitare una nuova ferita al nostro territorio, essendo
ancora aperta quella del Tribunale.
Per questo siamo stati accusati di terrorismo e di aver “sfruttato” le preoccupazioni dei cittadini circa il
futuro dell’ospedale per racimolare consensi.
Tutto il centro sinistra di Melfi e il Sindaco, spalleggiati persino dal presidente Pittella hanno sempre
sostenuto nell’ultimo anno che l’ospedale di Melfi non sarebbe stato oggetto né di chiusura né di
ridimensionamento. Anzi…
Ora apprendiamo da un comunicato stampa del Pd di Melfi datato 23 giugno che sull’ospedale “le
rassicurazioni non bastano più. Servono fatti”.
Qualcosa non torna!
Allora sbagliavamo noi un anno fa quando esprimevamo forti preoccupazioni sul futuro del nostro
ospedale?
Perché oggi il Pd cambia rotta, sostenendo che “non si può più andare avanti in questo modo”? Non sono
più sufficienti le rassicurazioni del Presidente Pittella o anche il Pd di Melfi si è arruolato tra i terroristi? Così in una nota Forza Italia Melfi.