"Zone economiche speciali, l'ennesima fuga in avanti di Pittella"


POTENZA - Prosegue la corsa di Pittella verso l’assolutismo dittatoriale. Chi ha paura della deriva autoritaria, dovrebbe iniziare a preoccuparsi di personalità come il nostro Governatore, che, in piena solitudine e con una Giunta totalmente supina ai suoi desiderata, approva (D.G.R. n. 876 del 04/08/2017) uno studio preliminare presentato dall’Osservatorio Banche Imprese, acquisito appena il giorno prima, il 03/08/2017, e che indica come Zone Economiche Speciali della Basilicata: Ferrandina e, guarda caso, il feudo dei Pittella’s, Lauria.

Premesso che non abbiamo nessuna motivazione contraria, nel merito, ove il merito ci fosse, della scelta di Ferrandina e Galdo di Lauria, ma ci sembra assurdo il metodo con cui si è giunti all’individuazione.

Sulle Zone Economiche Speciali (ZES), di cui siamo stati i primi ad occuparci nel lontano 2014, avevamo chiesto alla Giunta Regionale di aprire un dibatto, coinvolgendo l’intero Consiglio Regionale, per giungere ad una scelta condivisa.

Per questo motivo, lo scorso 5 luglio avevamo presentato una mozione che individua le ZES in tutte le aree industriali e artigianali della Regione Basilicata. Nessun favoritismo e sviluppo per tutta la nostra piccola Regione.


Proprio per aprire un dibattito, anche con le parti sociali, e per permettere a tutte le forze politiche di far proposte e di dare suggerimenti, in quella occasione, non abbiamo chiesto la discussione immediata della mozione.

Ma, come sempre, Pittella e la sua Giunta sembrano voler procedere da soli senza tener conto delle prerogative del Consiglio Regionale e senza interpellare chi potrebbe essere interessato in prima persona a provvedimenti di questo tipo.

Con la deliberazione approvata viene demandato, ai Dipartimenti Regionali competenti, la verifica di introdurre come ZES una piattaforma logistica intorno a Ferrandina ed il polo logistico intorno a Galdo di Lauria. Chi lo ha proposto? Uno studio dell’Osservatorio Banche Imprese. Le motivazioni? La prossima realizzazione del polo logistico di Ferrandina e la vicinanza di Lauria alla Salerno-Reggio Calabria.

Non sappiamo se nello studio sono stati presi in considerazione altri territori lucani. Non sappiamo se sono stati presi in considerazioni altri indici per poter affermare che solo quelle due zone della Basilicata meritano di essere una Zona Economica Speciale.

Invece di avviare una fase di dibattito e confronto in Consiglio Regionale, si prende uno studio presentato un giorno prima e lo si approva in poche ore, per altro in periodo di ferie estive dove l’attenzione mediatica è inevitabilmente ridotta. E i lavori del Consiglio fermi.

La decisione della Giunta Regionale è ulteriormente aggravata dal fatto che ha letteralmente ignorato la nostra mozione presentata un mese prima, in cui si avanza una proposta precisa e sensata che avrebbe giovato non poco all’intera Regione.

Comprendiamo la necessità di Pittella di voler mettere il ‘cappello’ prima possibile sulla proposta. Ma in questo modo, dimostra di non avere una maturità politica che gli consenta di vedere oltre il suo ego e di pensare alla Basilicata.

Siamo dinanzi all’ennesimo esempio di una pessima politica che calpesta ogni prerogativa democratica. Non è la prima volta che il Governo Pittella tenta di delegittimare gli organi istituzionali democratici, talvolta assumendo decisioni che hanno comportato conseguenze disastrose per la Regione Basilicata. Purtroppo dobbiamo constatare che la maggioranza consiliare si fa facilmente esautorare del proprio ruolo o forse ancora non si è accorta di nulla.

Se così fosse, la invitiamo a prendere posizione e ad aprire un dibattito plurale in Consiglio.

Ci auguriamo che non vengano vanificate le opportunità offerte dalle Zone Economiche Speciali per la solita arroganza di Pittella e compagni. Si effettui la scelta sulla base delle reali potenzialità dei territori e non sulle solite logiche campanilistiche.