In Basilicata il Tar boccia il calendario venatorio 2017/2018

POTENZA - La Sezione Prima del Tar di Basilicata ha accolto in via definitiva il ricorso presentato da ENPA– LAV – LIPU – WWF ITALIA contro il Calendario Venatorio 2016/2017 perchè non aveva rispettato quanto contenuto nel parere dell’Ispra in merito a diverse disposizioni riguardanti principalmente i periodi e le specie cacciabili.

Per il WWF si tratta di un pronunciamento molto importante che dimostra che la tutela della fauna selvatica e della biodiversità sono e restano di piena potestà statale e che le Regioni non possono far finta che il parere Ispra non ci sia, come accaduto in modo clamoroso in Basilicata.

Fondamentale, inoltre, che tra le conseguenze della decisione del Tar ci sia quella di adeguare le date di chiusura ed apertura della stagione venatoria al dettato della Direttiva europea, che prevede il rigoroso divieto di caccia durante il periodo della riproduzione e della migrazione prenuziale.

Il WWF chiede quindi alla Regione Basilicata di adeguare in autotutela in toto il Calendario Venatorio 2017/2018 alle disposizioni della Sentenza per evitare nuovi contenziosi.

Più in generale l’Associazione ribadisce la richiesta dei giorni scorsi fatta al Presidente della Regione, parallelamente a quella rivolta a tutti governatori, relativa all’«L’esclusione di qualsiasi ipotesi di apertura anticipata della caccia a qualsiasi specie; il divieto di attività venatoria per tutto il mese di settembre per consentire agli habitat e alla fauna di recuperare condizioni fisiologiche soddisfacenti; una verifica dopo il mese di settembre per valutare la situazione; un’azione capillare di contrasto al bracconaggio» per le difficilissime situazioni in cui si trovano molti animali selvatici a seguito delle eccezionali ondate di caldo ed alla drammatica siccità che sta interessando molte regioni italiane.