"Ma quante volte la Regione Basilicata finanzia lo stesso libro?"

POTENZA - Molte associazioni culturali presentano, quasi quotidianamente, alla Regione Basilicata richieste di contributo per iniziative o progetti, anche lodevoli, che non avrebbero, altrimenti, nessun supporto economico.

Ottimo. Ma, poiché con i soldi pubblici bisogna fare attenzione alla trasparenza ed alla imparzialità, ci siamo chiesti: esistono delle linee guide alle quali gli uffici si attengono per l’ammissione a finanziamento dei diversi progetti o prevale l’assoluta discrezionalità? Quante e quali richieste di contributo economico sono pervenute nel 2017? Quali di queste domande sono state finanziate e a quanto ammonta il totale dei contributi elargiti? Ci sono delle indagini incrociate per evitare il doppio finanziamento tra Enti regionali, tra Consiglio e Giunta?

Questo abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, presentata oggi.

Tutto nasce da una segnalazione informale: il Presidente della Colectividad Satrianese “San Rocco”, Domenico Sangiacomo, ha presentato all’Ufficio Sistemi culturali e turistici, afferente al Dipartimento di Presidenza della Giunta, il progetto Colectividad San Rocco Montevideo (Uruguay) - “L’Altra Satriano”, per cui viene chiesto un contributo economico totale di € 25.000.

Nulla di strano, se non che la proposta culturale del suddetto progetto, avente come obbiettivo principale il mantenimento del legame e dei reciproci rapporti tra la Colectividad Satrianese San Rocco in Uruguay e la comunità italiana di appartenenza, prevede diverse voci di spesa tra le quali notiamo: ‘Viaggi per spese di trasporto, vitto e alloggio da e per l’Uruguay’, per un totale di € 17.500, l’acquisto di 500 copie del testo “Il riscatto di un popolo in maschera. Storia del Carnevale dell’Appennino Lucano”. Ed. Porfidio, di Vincenzo Giuliano, per un totale di € 3.500.

Ora, oltre la cospicua voce di € 17.500 per spese di viaggio da e per l’Uruguay, spese di vitto e alloggio, che ci pare un po’ eccessiva, è singolare come sia stato inserito nel progetto culturale, quasi forzatamente, l’acquisto di n. 500 copie del testo “Il riscatto di un popolo in maschera. Storia del Carnevale dell’Appennino Lucano”. Ed. Porfidio, di Vincenzo Giuliano.

Testo, la cui promozione, è stata già oggetto di un contributo economico di € 1.000 da parte della Presidenza del Consiglio regionale di Basilicata. Ci pare, quindi, assai strano che venga ri-sottoposta alla richiesta di finanziamento un’opera già finanziata con contributo regionale. Certo, il soggetto richiedente il finanziamento è diverso. Ma la sostanza non cambia.

È per questo che sono importanti le linee guida per la concessione dei contributi. Ad esempio, il Disciplinare del Consiglio vieta che venga chiesto un contributo per la medesima iniziativa per la quale sono stati concessi altri contributi dal Presidente della Regione o dalla Giunta regionale. Ma l’ufficio sistema culturale ha un disciplinare? O è tutto ‘discrezionale’? Se per esempio, di un libro viene chiesto l’acquisto prima al Consiglio, poi alla Giunta e poi magari anche ad un Ente Parco, diciamo così, è legittimo?

Il nostro dubbio, al di là delle polemiche, è: quanti altri meritevoli progetti vengono scartati per permettere che ne venga finanziato ripetutamente uno? Non vorremmo che chi ha un ‘padrino politico’ che avalla il progetto si può permettere questo ed altri finanziamenti, mentre cittadini o associazioni non rappresentati da nessuno restano sempre al palo.

Insomma, la concessione di contributi economici a progetti ed iniziative culturali è sacrosanta ma deve essere ben ponderata. Soprattutto, vogliamo assicurarci che ci siano linee guide obbiettive che permettano a tutti gli stessi diritti. Speriamo, con la nostra interrogazione, di aver la giusta chiarezza e più precise delucidazioni. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.