Cementificio Matera, M5S presenta esposto

MATERA - Fare chiarezza sulle eventuali ricadute ambientali e sanitarie provocate dal cementificio Italcementi situato in contrada Trasanello, alle porte di Matera: questa la finalità dell’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica di Matera dall'eurodeputato pentastellato Piernicola Pedicini e dai consiglieri regionali M5S della Basilicata, Gianni Leggieri e Gianni Perrino.

I tre portavoce del M5S chiedono alla Procura di verificare il rispetto da parte del cementificio Italcementi della direttiva europea 2010/75/Ue sulle emissioni industriali e se le ceneri di Css (“combustibili solidi secondari”, mix di rifiuti non pericolosi bruciati nell’impianto) utilizzate nel ciclo produttivo del cemento siano o meno dannose per l’ambiente, per la salute pubblica e possano palesare rischi di perdita di resistenza meccanica dello stesso cemento prodotto (in altra inchiesta, rischi del tutto assimilabili sono già oggetto di accertamenti e approfondimenti da parte della magistratura leccese).

Ove l’esposto-denuncia dovesse trovare oggettivi e comprovati riscontri, i portavoce del M5S chiedono alla competente magistratura la conseguente adozione di misure cautelari.

"Siamo profondamente preoccupati per gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana del coincenerimento nei forni di cemento - hanno dichiarato Pedicini, Leggieri e Perrino -. Per questo abbiamo presentato l'esposto denuncia alla Procura di Matera e abbiamo portato la problematica all'attenzione della Ue e dell'opinione pubblica. In particolare, ci siamo attivati dopo che il governo italiano ha approvato una legge che consente la combustione dei rifiuti urbani come combustibili solidi secondari. Grazie a questa legge, molti cementifici, come quello di Matera, ora trovano redditizio bruciare i rifiuti".

"Nei mesi scorsi - ha aggiunto Pedicini - ho presentato un'interrogazione, insieme ad altri colleghi eurodeputati del M5S, e ho chiesto alla Commissione europea di far sapere che cosa intende fare per proteggere i cittadini da una pratica che aumenta le emissioni di inquinanti pericolosi e mette in pericolo la salute pubblica. Inoltre, ho anche chiesto alla Commissione di intervenire per far sì che i combustibili derivati dai rifiuti (Cdr) vengano coperti dalla Regolamentazione Ue relativa alla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei prodotti chimici". Così in una nota l'eurodeputato M5S Pedicini e i consiglieri pentastellati Gianni Leggieri e Gianni Perrino.