Ex Irisbus, Ugl: "Attendiamo stato di avanzamento e garanzia occupazionale"

POTENZA - Più volte rinviato, finalmente si è svolto oggi l’incontro per l’Ex Irisbus, Industria Italiana Autobus, presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del dott. Arcuri di Invitalia, il dott. Castano del Mise, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Avellino e Bologna. Il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera, presente con la delegazione Ugl.

“Si attendeva, com’era apparso dagli organi di stampa, che Invitalia entrasse in cordata con l’attuale proprietà di Industria Italiana autobus. Il dott. Arcuri – ha dichiarato Spera - ha smentito categoricamente che Invitalia entri nella proprietà ma nello stesso tempo, ha fatto sapere che c’è un fondo per il sud controllato, che potrebbe intervenire per rendere solida la società: ci sarebbe bisogno di un nuovo investitore che affiancherebbe  l’attuale società che permetterebbe al fondo di intervenire, l’azienda ha detto che è in contatto con un gruppo di imprenditori campani che sarebbero intenzionati ad affiancare l’attuale società. Anche Invitalia è in contatto con alcuni imprenditori che potrebbero essere interessati ad affiancare l’Industria Italiana Autobus. Confermato il piano industriale e, le produzioni in Italia da parte dell’azienda – spiega il segretario Spera -. Ora, si attende lo stato di avanzamento e verifica  che l’azienda dovrà presentare entro il 31 marzo ad Invitalia ed ha chiesto, una proroga per il completamento degli investimenti fino a giugno 2019, vista la situazione per il protrarsi del tempo per gli investimenti andati ben oltre del previsto. Da parte Ugl – conclude Spera -  è stata chiesta una ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali che termineranno il 31 dicembre 2018, in quella data tutti i circa 300 lavoratori dovrebbero rientrare in azienda a pieno regime: a questo si aggiunge una mancanza di inserire Valle Ufita da parte della regione Campania come area di crisi complessa, il nostro auspicio e augurio Ugl è che la stessa regione sciolga e subito anche questo nodo non da poco conto”.