"Il Ministero della Salute interroga ma la Regione Basilicata non risponde"

POTENZA - È da maggio 2017 che il Ministero della Salute prova ad avere risposte dal Governo regionale di Basilicata in merito al Ricorso Straordinario presentato alla Presidenza della Repubblica dal Comitato “La nostra voce per l’Ospedale di Chiaromonte”.

Tentativi caduti nel vuoto visto che, come apprendiamo da notizie informali in nostro possesso, sembra nessuno dagli uffici in viale Verrastro si sia ancora scomodato a rispondere.

Per questa ragione abbiamo presentato oggi un’interrogazione al Presidente Pittella in cui chiediamo la posizione del Governo regionale in merito a questo ricorso e le motivazioni per cui, a distanza di quasi un anno, il Ministero attende ancora le controdeduzioni richieste.

Lo riassumiamo in breve: in nome di una raffazzonata legge di riordino del servizio sanitario regionale, è stato fortemente ridimensionato il ruolo dell’Ospedale “San Giovanni Battista” di Chiaromonte. Nato come Ospedale per Acuti, successivamente trasformato in Ospedale Distrettuale, allo stato attuale, per carenze strutturali, di personale e per il nuovo riassetto organizzativo, non riesce più a garantire servizi fondamentali ed indispensabili a tutelare la salute di un territorio interno ed emarginato della Regione.

Il Comitato, fattosi sin dal primo momento promotore delle istanze dei cittadini, ha presentato, a maggio 2017, un Ricorso Straordinario alla Presidenza della Repubblica in cui contestava la legittimità della riforma sanitaria per quanto concernente l’Ospedale di Chiaromonte e motivando, punto per punto, le nefaste ricadute su un territorio già fortemente disagiato.

Motivazioni che sono state prese in dovuta considerazione dal Ministero della Salute che ha chiesto, tempestivamente, controdeduzioni alla Presidenza del Governo regionale.

Ma, evidentemente, Pittella, o chi per lui, è impegnato in faccende più importanti visto che per ben due volte ha già ignorato le richieste del Ministero. Continua a farsi beffe, in pari modo, dei cittadini e delle Istituzioni.

O probabilmente lui stesso ha difficoltà a difendere una Riforma che ha definitivamente distrutto il servizio sanitario regionale. Così in una nota il consigliere regionale Fdi-An Gianni Rosa.