Disabilità: siglato accordo a Potenza

POTENZA - È stato siglato l’accordo tra l’Associazione l’Ultima Luna e l’avvocata Morena Rapolla del foro di Potenza a tutela dei diritti degli associati con una particolare attenzione ai soci che vivono la disabilità. L’Associazione intende avvalersi della consulenza e tutela legale per le azioni di interesse sociale che intende intraprendere al fine di raggiungere lo scopo e le finalità previste nel proprio statuto.

La convenzione è stata voluta dalle parti a suggello di una collaborazione che già in passato ha contrassegnato con successo azioni messe in campo per tutelare i diritti delle persone con disabilità. È stato un atto naturale e spontaneo –ha dichiarato la presidente dell’Ultima Luna Rosa Marzico- una naturale conseguenza dovuta anche all’alto impegno civile mostrato in molteplici occasioni dalla brava professionista, che tra l’altro si avvale di uno staff giovane e competente, a cui affidiamo da oggi in maniera ufficiale, il compito di tutelare i diritti delle persone che da troppo tempo sono stati disattesi.

L’avvocata Morena Rapolla si occupa di diritto civile con particolare riferimento alle materie di diritto di famiglia e delle persone, diritto antidiscriminatorio e tutela dei Diritti Umani, diritto dei consumatori, diritto del lavoro, e infortunistica; Siamo sicuri di aver individuato le giuste professionalità e competenze. Con la sottoscrizione dell’accordo – ha aggiunto- si aggiunge un nuovo ed importante tassello al progetto che stiamo portando avanti da circa un anno che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio regionale.

L’avvocata Rapolla ha dichiarato di essere onorata di questa importante collaborazione ed ha aggiunto: “ Le battaglie di Civiltà e di Tutela dei Diritti vanno condotte con coraggio e determinazione, affinche' le persone disabili non siano più percepite come dei minus habens, e per valorizzarne abilita’, potenzialità e quella loro “unicita’” della quale tutti noi siamo chiamati a prenderci cura. Per chi come me - prosegue Rapolla - crede che lavorare ad un mondo migliore sia un dovere, la sola vera disabilita’ è e resta quella di chi non ha un cuore intelligente in grado di comprendere le difficoltà ed il dolore altrui.” L’intento è nobile e la determinazione è alta la direzione porta ad un totale abbattimento delle barriere non solo fisiche ma soprattutto culturali.