'Premio Memoria e Identità' ad Arnaldo Mazzoni

VIGGIANO - Una cerimonia ricca di emozioni e con grande partecipazione di pubblico, quella che si è svolta il 24 aprile scorso a Viggiano, per il conferimento del premio alla carriera all’artista Arnaldo Mazzoni. La premiazione si è svolta nel Centro Sociale “Alberti-Marone” di Viggiano (Pz), ed è stata organizzata  dall’Associazione “Bene Comune” di Viggiano nell’ambito della seconda edizione del “Premio Memoria e Identità”.

Arnaldo Mazzoni (Viggiano 1934- Viggiano 1989) è stato una personalità di spicco del realismo lucano. Formatosi alla  Scuola degli Artefici di Brera dove si diplomò nel 1959, da Milano si trasferì a Salerno dando avvio ad una vasta produzione artistica che sfociò in numerose mostre in Italia e all’estero, contribuendo largamente a veicolare la conoscenza della terra lucana, celebrandone scenari e tradizioni.

La figura dell’artista è stata oggetto dell’intervento del critico d’arte Grazia Pastore, dal tema “Mazzoni tra realismo e romanticismo”, dove è stato sottolineando come l’ artista fin dagli inizi della sua carriera abbia ricevuto premi e riconoscimenti, e da più parti sia stato definito un “genuino cantore della sua terra” e “un romantico della pittura”. Nell’intervento sono state illustrate le caratteristiche della pittura di Arnaldo Mazzoni, “condotta con tratto lucido e con realismo poetico”.           
«L’adesione romantica di Mazzoni – spiega Grazia Pastore - va intesa come spinta verso l’immanente, l’assoluto, che bene si evidenzia nella composizione lirica dei suoi paesaggi, da cui  non sfugge una struggente tensione nostalgica verso ciò che è spirituale e quindi irraggiungibile. La spinta romantica però non relega Mazzoni ad una rappresentazione puramente estetico - contemplativa, che rischierebbe di essere letta come  un esercizio di puro stile, perché dalla sua arte non è mai escluso l’impegno sociale e di denuncia dei mali della società».  Dell’artista la Pastore curò una mostra retrospettiva nel 2009 nella Biblioteca Nazionale di Potenza, dal titolo “Ora la sete mi sarà lieve”, in occasione della quale furono esposti dipinti dell’ultimo periodo di vita, alcuni autoritratti ed un ciclo pittorico dedicato al ruolo dell’arte.

La consegna del Premio ad Antonietta Dote, vedova dell’artista si è svolta in una sala gremita, allestita anche con alcuni dipinti dell’artista. La serata è cominciata con i saluti di Vittorio Prinzi, presidente dall’Associazione “Bene Comune” di Viggiano, a cui sono seguiti i saluti del Sindaco di Viggiano Amedeo Cicala e, dopo l’intervento di Grazia Pastore, alcune testimonianze da parte dei consiglieri regionali Aurelio Pace e Franco Mollica, e del presidente della Proloco di Viggiano, Gaetano Caiazza. Nel corso della serata sono stati  proiettati contributi video forniti dalla Rai Basilicata, ed  immagini sulla vita e la produzione artistica dell’artista.

L’Associazione “Arpa Viggianese” ha allietato la cerimonia con intermezzi musicali a sottofondo delle poesie di Maruska Mazzoni, sorella dell’artista, e dei contributi poetici a cura dell’Associazione culturale “Le Ali di Frida” dedicati ai dipinti di Arnaldo Mazzoni ed interpretati da Isabella Urbano.