"L’affetto non si tassa", Brambilla illustra la 'rivoluzione fiscale' a vantaggio dei proprietari di animali d’affezione


MILANO - “Agevolare, non ostacolare e deprimere come si è fatto finora, il rapporto affettivo tra proprietari ed animali da compagnia”. E’ quanto chiede l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, intervenendo all’assemblea pubblica “L’affetto non si tassa” organizzata a Milano per illustrare le proposte in materia fiscale. Non c’è ancora un governo cui rivolgersi. “Questa perdita di tempo, questi tira-e-molla – sottolinea l’ex ministro - sono qualcosa di inaudito. Il cosiddetto “contratto” è o vago o irrealizzabile, comunque una parodia del modello tedesco. E i nomi, lo vediamo, contano almeno quanto i programmi. L’immaturità politica e il dilettantismo dei Cinque stelle sono sotto gli occhi di tutti. Da tre mesi il Paese attende invano e io dico, come tanti italiani: se sono capaci a farlo, lo facciano, questo governo, altrimenti si vada, nei tempi debiti, al voto. Noi non abbiamo paura delle urne, qualunque sia la data”.

Infatti il Movimento animalista è impegnato al massimo nella campagna per le amministrative con il proprio simbolo, liste e/o candidati propri in moltissime città di tutta Italia. Siamo presenti in numerosi comuni di varie regioni dalla Lombardia, a Marche, Campania, Veneto, Sicilia. In alcuni casi in candidati sono ospitati nelle liste di Forza Italia o in civiche sensibili alle problematiche ambientaliste e animaliste. Quasi ovunque gli animalisti hanno chiesto, in caso di vittoria, l’assessorato all’Ambiente o l’incarico di Garante dei diritti degli animali. La formazione politica fondata un anno fa dall’on. Brambilla guarda anche alle prossime regionali in Basilicata e nel Trentino-Alto-Adige. “Chi pensava – puntualizza l’ex ministro - che fossimo un fuoco di paglia, si metta il cuore in pace: la storia del Movimento animalista è appena cominciata!”

Nel frattempo il Movimento richiama l’attenzione su un aspetto della questione fiscale solitamente trascurato: c’è un problema di equità (in senso lato) anche per i proprietari di animali. “Del ruolo sempre maggiore che il rapporto con gli animali d’affezione ha nella vita dei nostri concittadini – avverte l’on. Brambilla - lo Stato purtroppo si ricorda prevalentemente quando si tratta di far cassa: gli animali domestici sono nel redditometro come gli yacht, al cibo, ai farmaci e alle cure veterinarie si applica l’aliquota Iva massima, mentre le detrazioni previste per le cure sono così basse da rasentare l’irrilevanza: una presa in giro”.

“Già nella scorsa legislatura – prosegue la parlamentare - primi tra tutti avevamo denunciato ad alta voce questo stato di cose, apprestando anche i necessari rimedi: un pacchetto di proposte di legge che governo e maggioranza a trazione Pd hanno ignorato. Nei primi giorni di questa legislatura, dall’avvio così stentato, li abbiamo ripresentati tutti: l’AC 89 che riduce, rispettivamente al 4 e al 10 per cento l’aliquota Iva per la vendita al minuto e per la cessione di alimenti destinati ad animali da compagnia; l’AC 90 che elimina dai cosiddetto redditometro le voci «cavalli» e «animali domestici»; l’AC 25 che esenta dall’IVA le prestazioni veterinarie rese per animali legalmente registrati e non detenuti per scopo di lucro. Una scelta, quella dell’esenzione totale, che attua davvero il principio dell’ ”one health”, sancito dall’Organizzazione mondiale della sanità, dall’Organizzazione mondiale della sanità animale e dalla FAO: la salute è una sola, umana e animale. In alternativa mettiamo sul tavolo anche il progetto di un sistema veterinario agevolato per i proprietari meno abbienti. Allo scopo di rafforzare la nostra azione, riteniamo opportuno avviare anche una raccolta di firme tra i cittadini, a sostegno delle proposte di legge che vi ho illustrato”.

"In Parlamento lavoreremo - aggiunge l'on.Brambilla - anche attraverso l’Intergruppo parlamentare per la tutela degli animali e dei loro diritti, al quale hanno già aderito, su nostro invito, numerosi deputati e senatori di tutti i partiti. Noi siamo qui per cambiare le cose, perciò vogliamo portare la nostra gente nelle istituzioni, a tutti i livelli, e batteremo i pugni dovunque sarà necessario farlo. Intanto ringrazio il presidente Berlusconi, l’unico vero animalista tra i politici italiani, che è impegnato con me per realizzare i nostri obiettivi".