Le organizzazioni sindacali hanno anche ribadito la richiesta di sospendere la procedura di cambio di appalto, anche per attendere il pronunciamento del Tar a seguito del ricorso presentato dal secondo classificato, l’istituto uscente Città di Potenza. In assenza di accordo il tavolo in prefettura è stato perciò aggiornato a mercoledì prossimo alle 9,30 non senza il forte disappunto dei sindacati per l’ennesimo nulla di fatto. E ora nel mirino della triplice finisce anche la Regione Basilicata per aver disertato il tavolo prefettizio e per non aver vigilato adeguatamente – accusano i sindacati - sul sistema degli appalti regionali. Filcams, Fisascat e Uiltucs parlano di “situazione di totale anarchia in cui le imprese fanno quello che vogliono in barba ai capitolati d’appalto e ai contratti nazionali, a tutto svantaggio dei lavoratori che per le scelte scellerate delle stazioni appaltanti perdono salario, diritti e a volte anche il lavoro”.
Intanto, a conferma del clima glaciale tra sindacati e Cosmopol, prosegue lo stato di agitazione di tutto il personale lucano dell’istituto, con la sospensione delle prestazioni aggiuntive, ma “l’azienda – accusano i sindacati – continua a chiedere lavoro aggiuntivo e straordinario ben oltre le 48 ore settimanali”.