Conte: Tria non lascerà


ROMA - "Per me la moneta unica europea, come l'appartenenza alla Nato, non sono in discussione. E non lo sono anche per il governo da me presieduto". Così il premier Giuseppe Conte, in un colloquio con il Corriere in apertura.

In merito poi alle voci di un contrasto con il ministro dell'Economia Tria chiarisce: "non è così", "Tria è il cerbero dei conti, il loro custode arcigno. Ma non esiste che lasci il governo. Attenzione, peraltro, a non considerarlo un corpo estraneo a questo esecutivo. È parte attiva e coinvolta nel tentativo di ottenere dall'Europa spazi di manovra che ci permettano di cambiare le cose".

Conte sottolinea poi nel suo intervento che l'esecutivo è nato per "provare a ricucire il Paese su nuove basi": "Se M5S e Lega continuano a crescere insieme e a confermare il consenso del Paese, questo governo può durare cinque anni".

Il premier non disdegna la definizione di "populista", anzi lo ritiene un punto di forza rispetto agli altri capi di governo: "loro sono assillati dal fatto di avere nei loro Paesi forze populiste che li assediano ed erodono i loro consensi. Io, invece il cosiddetto populismo ce l'ho nel governo, anzi ne sono l'espressione, lo rappresento. E credo di potere aiutare anche gli altri leader europei a capire dove e come occorre cambiare, per fare in modo che queste forze aiutino il sistema a migliorare e non a implodere".